Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il campione del risparmio gestito italiano, nel secondo trimestre, sono le Poste. E tutto grazie a quella categoria che tanto ha fatto tremare il resto dell’industria, cioè le gestioni di prodotti assicurativi. Dai dati forniti ieri da Assogestioni emerge che, a fronte di una raccolta netta negativa per l’intera industria di 12 miliardi, la società guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante è andata in attivo di quasi 2,2 miliardi, superando per distacco tutti gli altri operatori censiti nel perimetro dell’associazione di categoria (il secondo, Blackrock, ha raggiunto nel trimestre gli 844 milioni).
La raccolta non si ferma ad agosto e le reti riescono ad archiviare un mese di solidi afflussi sul risparmio gestito. A cominciare da Azimut: per la società presieduta da Pietro Giuliani sono arrivati nel corso del mese 529 milioni di afflussi, il 92% dei quali indirizzati verso prodotti di gestito. Buono anche il contributo delle soluzioni assicurative, le cui masse hanno superato i 7 miliardi. Da inizio anno Azimut ha raccolto 4,8 miliardi, portando le masse totali a 87,7 miliardi con una buona diversificazione internazionale, tanto che il 28% del patrimonio proviene dalle Americhe e il 10% dall’Asia.
Generali Investments lancia Sosteneo sgr, una nuova joint venture che sarà focalizzata su investimenti in equity in progetti infrastrutturali greenfield (in fase di avvio) legati alla transizione energetica. A poco più di due mesi dall’acquisizione di Conning negli Stati Uniti, in un’operazione tutta carta contro, l’asset management del gruppo Generali fa una nuova mossa strategica. Sosteneo è una partnership tra Generali Investments Holding e asset manager con lunga esperienza nel settore dell’energia pulita e nella gestione di questa asset class a livello globale: si tratta di Umberto Tamburrino, Ivor Frischknecht, Chris Twomey e Chris Deves. Generali Investments Holding detiene in particolare la maggioranza del capitale, mentre i soci hanno il restante capitale. Un assetto che la holding di asset management del gruppo Generali, che a giugno scorso gestiva attivi complessivi per 514,4 miliardi, ha seguito in tutte le società di gestione controllate.
Non si dovrebbe ritenere un evento assolutamente imprevisto la richiesta di autorizzazione della Vigilanza unica avanzata dall’Unipol per passare da oltre il 9 al 20% nell’ex Popolare di Sondrio.  Carlo Cimbri ha condotto saggiamente l’operazione per la partecipazione in un settore che, come quello proprio, ha le origini nel campo cooperativistico di cui conosce bene ogni aspetto, insieme con quelli bancari e finanziari. Perciò si potrà ritenere che gli eventuali sviluppi ulteriori saranno calibrati e non affatto ostili.
In questi anni in cui l’inflazione sta erodendo il risparmio privato degli italiani, non ci si può limitare alle classiche risposte tradizionali, ma è necessario che si avvii un sistema virtuoso che coinvolga collettivamente i diversi soggetti della nostra comunità: il settore dell’energia, delle infrastrutture, del credito, delle assicurazioni, della gestione del risparmio devono essere coinvolti, con lo Stato a fare da regia, per mettere in campo un virtuoso meccanismo, in cui il risparmio degli italiani (il nostro «petrolio») venga inserito in un ciclo di sostenibilità. Un vantaggio collettivo di cui lo Stato deve farsi promotore per far sì che le stesse esternalità positive a lungo termine, legate ad investimenti Esg (in termini di risparmio energetico, idrico, delle materie prime e dei risparmi dei costi legati a interventi in emergenza), abbiano ricadute positive per i risparmiatori italiani, a differenza di quegli investimenti che hanno impatti o riflessi neutri o, peggio, negativi dal punto di vista della sostenibilità.

Il 1 settembre del 1923 il Giappone fece i conti con il Grande Terremoto del Kanto (magnitudo 7,9), uno dei dieci eventi sismici più forti degli ultimi cento anni. Oltre centomila vittime e una città, Tokyo, praticamente scomparsa. L’occasione servì a passare da una città sostanzialmente orizzontale a una verticale, a passare dal legno al cemento armato. Una rivoluzione urbanistica e della sicurezza delle case.
L’automobile elettrica è perfetta: è silenziosa, non inquina, può andare in centro città anche quando agli altri veicoli ciò è vietato. Ha una grande ripresa, non consuma molto e l’elettricità è a buon prezzo. È razionale, tanto è vero che ricarica le batterie in discesa, invece di sprecare con i freni quell’energia di posizione. Nello stesso modo, se la macchina elettrica è talmente meravigliosa che a breve lo Stato ci imporrà di buttare la nostra vecchia auto (anche se perfettamente funzionante) per godere di questa meraviglia, come mai nessuno vuole comprarla?
Generali Investments lancia Sosteneo sgr, una joint venture strategica focalizzata su investimenti in equity in progetti infrastrutturali greenfield legati alla transizione energetica. Si tratta di una partnership fra Generali Investments e alcuni executive attivi nei settori dell’energia pulita e della gestione dei fondi con decenni di esperienza: Umberto Tamburrino, Ivor Frischknecht, Chris Twomey e Chris Deves. L’obiettivo è quello di ampliare l’ecosistema di società di asset management di Generali Investments, arricchendo l’offerta complessiva nei real asset e rafforzando l’impegno per fornire ai clienti l’accesso a competenze di investimento orientate ai criteri Esg.
Nonostante la stagionalità e la concorrenza del Btp, il risparmio italiano emerge resiliente dai risultati commerciali di agosto. «In un mese da sempre caratterizzato da forte stagionalità e in un contesto di generale rallentamento delle raccolte sul risparmio gestito, Banca Mediolanum sta invece registrando una decisa accelerazione: 370 milioni raccolti, in rialzo del 24% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso», ha riferito l’a.d. Massimo Doris.
Il 2023 si conferma finora l’anno dei fondi obbligazionari. Secondo i dati di Assogestioni, nel secondo trimestre i comparti a reddito fisso hanno portato al sistema una raccolta pari a 8,7 miliardi di euro, per un totale di 11,6 mld da inizio anno. Ciò non è bastato a contenere il profondo rosso trimestrale (12 miliardi) dell’intera industria. Tra aprile e giugno, in particolare, i fondi aperti sono andati in negativo per 3,3 miliardi, trascinati al ribasso dai riscatti sui bilanciati (-4,5 mld) e suii flessibili (-6,2 mld). Si salvano, seppur di poco, gli azionari (+417 milioni). Ancora più pesante la contrazione delle gestioni di patrimonio, che hanno perso 9,5 miliardi quasi esclusivamente per colpa dei 7,6 mld riscattati dalle gestioni assicurative. Buoni segnali, invece, sul fronte del patrimonio gestito dalle associate, che a fine giugno ha raggiunto 2.277 miliardi dai 2.258 di marzo.
Non scattano le sanzioni a carico del commercialista che ha architettato la frode fiscale a vantaggio del cliente: la responsabilità del professionista sussiste solo ove abbia tratto un vantaggio patrimoniale tutto suo. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con una ordinanza 26057 del 7 settembre 2023, ha accolto il ricorso di un commercialista condannato dalla Ctr a versare le sanzioni amministrative per una frode fiscale di una srl, sua cliente.
Salvo la prova del dolo, il cessionario del credito d’imposta non concorre nella colpa grave qualora dimostri, congiuntamente, di aver acquisito il credito d’imposta e di essere in possesso della documentazione elencata al comma 6-bis dell’articolo 121 del decreto “Rilancio”. Il mancato possesso della documentazione non è, di per sé, indice di un coinvolgimento del cessionario per dolo o colpa grave, conservando quest’ultimo la possibilità di fornire, con ogni mezzo, prova della propria diligenza o della non gravità della negligenza. Con la circolare n. 27 firmata ieri, 7 settembre 2023, l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sulle novità introdotte dal Dl n. 11/2023 (decreto “Cessioni”), che modificando l’articolo 121 del Dl n. 34/2020 (decreto “Rilancio”) ha previsto, salvo precise deroghe, un generalizzato divieto di esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta derivante dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi. Lo stesso decreto ha inoltre delineato un nuovo perimetro di responsabilità del cessionario del credito d’imposta e previsto particolari fattispecie di remissione in bonis.
Allianz al fianco di Derthona Basket, la società sportiva di proprietà del Gruppo Gavio. Il gruppo assicurativo-finanziario affiancherà per cinque stagioni sportive fino al 2027/2028 i Leoni di Tortona con un focus particolare sul settore giovanile e sosterrà Derthona nei suoi nuovi progetti sociali, allo scopo di puntare sullo sport come promotore dei valori di inclusione e valorizzazione del potenziale di ognuno, in particolare dei più giovani. La partnership è stata presentata ieri in Torre Allianz, sede milanese del gruppo guidato dall’amministratore delegato Giacomo Campora.

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Nuova apertura di Mediobanca nei confronti di Delfin in vista del deposito delle liste per rinnovo del consiglio a fine ottobre che dovrà guidare la traiettoria di Piazzetta Cuccia nel prossimo triennio. L’orientamento che emerge dai lavori portati avanti in Mediobanca dal comitato nomine insieme al lead independent director Angela Gamba e dal cda è quello di formulare a Delfin una proposta che allinei gli interessi della banca relativamente alla realizzazione del piano a un’ampia inclusività e rappresentatività del board. L’intenzione è di proporre alla cassaforte degli eredi di Leonardo Del Vecchio tutti e quattro i posti che si rendono liberi con l’uscita dei consiglieri che hanno raggiunto i limiti di età previsti dallo statuto (75 anni), vale a dire Elisabetta Magistretti, Maurizia Angelo Comneno, Maurizio Costa e Maurizio Carfagna. Oltre a questo, la proposta che verrà formulata è di garantire una rappresentanza all’interno dei comitati endoconsiliari. L’obiettivo finale di Piazzetta Cuccia è avere una governance in linea con le banche italiane e europee vigilate con cui Mediobanca compete sui mercati.
La mappa trimestrale di Assogestioni certifica per il periodo marzo-giugno un trend di raccolta in calo di -12 miliardi di euro. Cresce di contro, il patrimonio gestito, salito a fine giugno a 2.277 miliardi euro rispetto ai 2.257 miliardi euro di fine marzo e ai 2.210 miliardi euro di fine 2022. Questo soprattutto grazie all’effetto mercato (crescita di valore degli attivi in gestione) che sta caratterizzando il 2023. Nel mese di agosto Fineco ha registrato una raccolta netta positiva per 648 milioni, che salgono a 6,3 miliardi rispetto a inizio anno. Nello stesso periodo Banca Mediolanum ha registrato un saldo positivo di 5,39 miliardi da gennaio e una raccolta netta di 225 milioni ad agosto.
Generali ha lanciato Sosteneo Sgr, una joint venture focalizzata in progetti infrastrutturali sostenibili. Fivelex ha assistito il gruppo Generali e i partner nella costituzione e autorizzazione di Sosteneo.

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La “globalizzazione” è un termine sempre più diffuso, anche se assume significati diversi.  Negli ultimi anni, però, si è caratterizzato, sempre più, in riferimento alle “paure”. Impostato e imposto da eventi traumatici e tragici. Che hanno cambiato la nostra vita. “Esterni” ma anche “interni” al Paese. Tuttavia, “esterni” alla nostra capacità e possibilità di controllo. Anche se hanno colpito, pesantemente,luoghi e territori vicini. Come l’alluvione che ha travolto e sconvolto l’Emilia- Romagna nei mesi scorsi. L’indagine di Demos-Unipolis, condotta nelle settimane scorse per l’Osservatorio Europeo sulla sicurezza, conferma come le paure “globali” – e locali – siano diverse e, comunque, diffuse fra i cittadini. Con alcune differenze rispetto al passato recente. Fra queste, in primo luogo, l’impatto di “disastri naturali, terremoti, frane, alluvioni”. Come pre-visto. Un fattore indicato e temuto dal 31% degli italiani: 8 punti in più rispetto al 2022. Comunque, il dato più alto degli ultimi anni. Mentre il calo più rilevante riguarda “l’insorgere di nuove epidemie”. Un problema che resta critico, ma, nella percezione dei cittadini, si è ridimensionato. Insieme al Covid, che resta presente e latente (di recente, in ripresa), ma non produce più gli stessi effetti osservati fra il 2020 e il 2022. Quando ha investito pesantemente la vita e la salute dei cittadini. Non solo, ma soprattutto in Italia.
I diretti interessati, cioè Mediobanca e Delfin, smentiscono qualsiasi contatto tra loro e scambio di documenti riguardo una possibile presentazione di una lista comune per il nuovo cda di Piazzetta Cuccia. Ma tra i consulenti legali, lo studio Chiomenti per conto di Mediobanca e lo studio BonelliErede al fianco di Delfin, non si nega uno scambio epistolare contenente i punti principali di un “Accordo di cooperazione” tra Mediobanca e l’azionista Delfin, che ha da poco inoltrato la sua controproposta. E di cui anche la Consob e la Bce sarebbero al corrente.
Tre manager italiani premiati dalla classifica di Institutional Investor, istituto di ricerca indipendente che ha sondato oltre 1.600 professionisti in rappresentanza di circa 750 società di servizi finanziari. Per il sesto anno di fila, Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, è stato indicato come miglior amministratore delegato nel settore bancario europeo. Il cda della maggior banca italiana è risultato al primo posto, per il secondo anno, nel comparto. «È motivo di grande orgoglio, per tutta Intesa Sanpaolo, ricevere per molti anni riconoscimenti così importanti, che ci vedono ancora una volta ai vertici in Europa – ha detto Messina – . L’apprezzamento di investitori e analisti è la conferma della capacità della banca di ottenere risultati significativi e sostenibili». L’ad di Generali, Philippe Donnet, è invece stato scelto come migliore manager nell’ambito delle assicurazioni europee. Mentre l’ad di Amplifon, Enrico Vita, è stato il più votato nel settore Medical Technology & Services (MedTech).
Generali investments lancia Sosteneo Sgr, partnership focalizzata su investimenti in azioni e nuovi progetti infrastrutturali legati alla transizione energetica. L’accordo è tra il Leone e alcuni gestori nel settore dell’energia pulita, con decenni di esperienza: Umberto Tamburrino, Ivor Frischknecht, Chris Twomey e Chris Deves. «Sosteneo amplia l’ecosistema di risparmio gestito di Generali investments, arricchendo l’offerta complessiva e rafforzando l’impegno nel fornire ai clienti l’accesso a competenze di investimento orientate ai criteri Esg», ha detto Carlo Trabattoni, ad di Generali asset & wealth management.


Handelsblatt

 

Christian Mumenthaler, CEO del secondo riassicuratore mondiale Swiss Re, prevede che le perdite da catastrofi naturali aumenteranno costantemente. “È evidente da tempo che le perdite assicurate da catastrofi naturali aumentano di circa il 5-7% ogni anno. In questo senso, anche gli anni futuri saranno mediamente costosi”, afferma il manager in un’intervista all’Handelsblatt. Uno dei motivi è che sempre più persone vivono in regioni a rischio e le tempeste hanno quindi un impatto maggiore. Ma Mumenthaler vede anche il cambiamento climatico come un importante fattore di aumento delle perdite.
L’umore tra gli assicuratori tedeschi del ramo vita è attualmente piuttosto contrastante, ma sono positivi per i prossimi tre anni. Secondo un sondaggio Ifo condotto giovedì per conto dell’Associazione tedesca delle assicurazioni (GDV), circa il 21% delle compagnie intervistate descrive la propria situazione reddituale attuale come favorevole, rispetto al 15% di un anno fa. “Allo stesso tempo, però, un numero maggiore di aziende valuta la propria situazione reddituale attuale come sfavorevole (22 dopo il 13%) e un numero minore come soddisfacente (57 dopo il 72%)”, ha dichiarato Joerg Asmussen, direttore generale della GDV. Tuttavia, le prospettive per gli anni dal 2024 al 2026 sono notevolmente migliorate. La percentuale di assicuratori del ramo vita che si aspettano un miglioramento degli utili a medio termine è più che raddoppiata, passando dal 19 percento dell’anno precedente all’attuale 54 percento.
L’attenzione è rivolta alle assicurazioni aziendali, alle polizze auto per i clienti privati e agli investimenti. Il Gruppo intende inoltre modificare le proprie attività commerciali.