Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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In Italia cresce l’esigenza di coperture dai rischi legati al m&a. Nel 2022 il numero delle soluzioni assicurative nell’ambito di fusioni e acquisizioni è salito del 30%. Lo rivela l’Italian Transactional Risk Insurance Market Report di Marsh, società specializzata nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi. Il report evidenzia un aumento delle coperture nonostante il calo del valore complessivo delle operazioni di m&a rispetto al 2021. In particolare, nel 2022 le polizze di questo tipo sottoscritte in Italia sono salite a 285, il 30% in più dell’anno precedente.
Il settore healthcare da tempo è un’area promettente per l’adozione precoce dell’AI in quanto offre la promessa di migliorare la qualità, l’efficacia e la disponibilità delle cure. Si tratta di un ambiente che crea un enorme volume di dati, che possono essere utilizzati per addestrare i sistemi di AI a migliorare diagnosi, trattamenti e prevenzione. Gli operatori sanitari prendono regolarmente decisioni complesse basate su informazioni incomplete; i modelli di AI possono analizzare ampie serie di dati e offrire preziose indicazioni per assistere il processo decisionale.

Equo compenso per i professionisti come la «tela di Penelope»: la legge 49 del 2023 è, infatti, in vigore da fine maggio, ma sono già in atto (concreti) tentativi per disfarla da parte del mondo imprenditoriale e bancario. Verosimilmente, si andrebbe a depotenziare l’impianto della disciplina, sostenuta strenuamente dal centrodestra («in primis» dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni), messa sul «banco degli imputati» da Abi, Assonime, Confcooperative e Confindustria che in una recente lettera al governo hanno lanciato l’allarme, temendo «aumenti paradossali e indiscriminati» degli emolumenti per i lavoratori autonomi, paventando «un volume di costi insostenibile».
Ammontano a quasi 38 miliardi di euro i prestiti bancari non rimborsati dalle aziende italiane: il record è delle imprese della Lombardia, dove gli arretrati dei finanziamenti valgono, con oltre 9 miliardi, il 24,5% del totale nazionale. A seguire, nella speciale classifica delle “regioni più indebitate”, c’è il Lazio, con 5 miliardi e 500 milioni (15%); poi, sul terzo posto del podio, l’Emilia Romagna con 3,4 miliardi (9,1%). La Liguria, con 680 milioni (1,8%), l’Umbria con 569 milioni (1,5%) e la Calabria con 500 milioni (1,3%) sono, invece, il terzetto di coda nel ranking territoriale sui crediti ammalorati delle banche relativi ai prestiti concessi ad aziende e imprese familiari. È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa sui non performing loan (npl), secondo il quale a marzo scorso il totale delle rate non onorate di prestiti bancari alle imprese era pari a 37,5 miliardi: di questi 14,4 miliardi corrispondono a sofferenze (la categoria peggiore, che equivale a perdite per gli istituti), 21,8 miliardi a inadempienze probabili (la fascia intermedia sul piano dei rischi) e 1,2 miliardi sono, invece, rate scadute (la tipologia che ha più probabilità di tornare alla regolarità). “Si tratta di un allarme liquidità che mi pare fortemente sottovalutato.
Con la circ. n. 23/2023, l’Agenzia delle entrate ha fornito le istruzioni operative per l’applicazione dell’esenzione prevista dall’art. 40, dl n. 48/2023 (decreto Lavoro). Come noto, tale disposizione ha innalzato, per il 2023, a 3.000 euro annui la soglia di esenzione per i fringe benefit, incluse le somme anticipate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, erogati dal datore di lavoro ai dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati. Non si tratta di un regime inedito, in quanto già previsto per il 2022, con un perimetro soggettivo più ampio, dall’art. 12, dl n. 115/2022 (cd. decreto Aiuti bis), così come modificato dall’art. 3, comma 10, dl n. 176/2022 (cd. decreto Aiuti quater).
Il tema delle morti bianche è da sempre al centro della discussione quando si parla di lavoro. Spesso la questione sicurezza è palesemente disattesa dagli stessi addetti ai lavori, per motivi differenti. Tutti coloro che svolgono attività di sicurezza sul serio, sanno che le leggi ci sono e basta applicarle. Ma questo è il problema. L’applicazione della norma che nel nostro paese è più di forma che di sostanza.
La riforma del lavoro sportivo taglia il traguardo, questa volta definitivamente. Ieri, infatti, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 206 il decreto legislativo 120/2023, ovvero il provvedimento correttivo dei decreti attuativi della legge delega di riforma dello sport (legge 86/2019). Il testo, in particolare, si concentra sul dlgs 36/2021 (la parte legata al lavoro sportivo, appunto) entrato in vigore il 1° luglio di quest’anno. Ma non mancano le novità anche sugli altri quattro provvedimenti attuativi (dlgs 37, 38, 39 e 40 del 2021).


Handelsblatt

 

Secondo un sondaggio, l’aumento dei prezzi delle coperture riassicurative sta scoraggiando sempre più gli assicuratori primari come Allianz e Axa. Sebbene le perdite assicurative siano destinate a diventare sempre più costose, il 91% degli assicuratori intervistati non intende cedere ulteriori rischi ai riassicuratori il prossimo anno, ha reso noto lunedì a Londra l’agenzia di rating Moody’s. L’analista di Moody’s Helena Kingsley-Tomkins ha concluso che gli assicuratori primari probabilmente si accolleranno da soli una quota maggiore di perdite future. L’indagine è stata sollecitata dall’imminente incontro del settore a Monte Carlo. Lì, dal 9 al 13 settembre, riassicuratori come Munich Re, Swiss Re e Hannover Re sonderanno, come di consueto, le condizioni per il prossimo anno con i loro clienti. Per lo studio, l’agenzia di rating ha intervistato 42 acquirenti di coperture riassicurative. Secondo Moody’s, oltre il 70% degli assicuratori primari intervistati prevede che i prezzi delle coperture riassicurative continueranno ad aumentare nel 2024.
Dopo un attacco ai server, il sito web dell’autorità è accessibile solo in misura limitata. Tuttavia, secondo la Bafin, tutti gli altri sistemi sono funzionanti.