Con il costante aumento dei tassi d’interesse, gli assicuratori del ramo vita sono diventati estremamente consapevoli delle potenziali perdite di capitale che potrebbero derivare dall’aumento della mortalità degli assicurati, ha rivelato Gallagher Re nella sua prima serie di documenti di ricerca intitolati “Gray Rhino“.

Questi documenti mirano a far luce sulle sfide che si profilano nel settore assicurativo prima che si trasformino in crisi gravi. La prima pubblicazione affronta la questione critica del rischio di riscatti di massa nel ramo vita europeo, una preoccupazione sempre più pressante per gli assicuratori della regione.

La metafora del “rinoceronte grigio”, coniata originariamente da Michele Wucker, sottolinea l’importanza di riconoscere e affrontare i pericoli prevenibili piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle catastrofi rare e imprevedibili, spesso definite “cigni neri”.

Oltre all’aumento dei tassi di interesse, le persistenti sfide al costo della vita affrontate dai consumatori hanno aumentato la probabilità di richieste di riscatto delle polizze e di reindirizzamento dei fondi verso diverse opzioni di investimento.

I fattori scatenanti di un evento di mass-lapse (riscatti di massa) sono molteplici e difficili da modellare con precisione. Tuttavia, le ripercussioni sono evidenti e potrebbero rappresentare un disastro per il settore assicurativo. Tra queste, la vendita di importanti portafogli a reddito fisso con una perdita di capitale per coprire i valori di riscatto, con un conseguente sostanziale disallineamento delle durate delle attività e delle passività.

Negli ultimi anni gli assicuratori europei sono stati costretti a diversificare in attività meno liquide a causa di prolungati periodi di bassi tassi di interesse e rendimenti obbligazionari.

Le agenzie di rating del credito hanno esaminato attentamente questo rischio, con rapporti dettagliati che evidenziano le potenziali insidie. Il rischio di decadimento non è distribuito in modo uniforme in Europa, e gli assicuratori di alcuni mercati sono più vulnerabili di altri, ciascuno con una serie di fattori di mitigazione specifici.

Le autorità di regolamentazione europee hanno da tempo riconosciuto il rischio di riscatto, imponendo agli assicuratori di mantenere un capitale sufficiente in vari scenari di riscatti, compresi quelli di massa.

Secondo Solvency II, un riscatto di massa è definito come uno shock unico nel primo anno, in cui fino al 40% delle polizze vita decade immediatamente (o fino al 70% per categorie specifiche).

In caso di aumento accelerato dei tassi di riscatto, la situazione potrebbe rapidamente deteriorarsi, portando potenzialmente a un rischio sistemico, simile a quello che si è verificato durante la crisi finanziaria del 2008.

Di conseguenza, un numero crescente di assicuratori sta cercando attivamente soluzioni di riassicurazione per gestire efficacemente tale rischio, insieme al rischio di liquidità, per salvaguardare la propria stabilità finanziaria.

La copertura riassicurativa può essere secondo Gallager Re una soluzione per trasferire il rischio di riscatto ai riassicuratori, garantendo così che la polizza riassicurativa risponda proporzionalmente ai tassi di decadimento che si discostano dalle aspettative. Questo approccio conferirebbe anche vantaggi sostanziali nell’ambito di Solvency II, soprattutto riducendo il requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) legato al rischio di riscatto e fornendo un certo sollievo in termini di margine di rischio.