La grave siccità che ha colpito molte regioni d’Europa dall’inizio dell’anno è in ulteriore espansione e peggioramento a partire dall’inizio di agosto. Le cause sono rappresentate dalla persistente mancanza di precipitazioni e dal susseguirsi di ondate di caldo a partire da maggio in poi. A delineare tale scenario è l’ultimo rapporto “Dought in Europe – August 2022” elaborato dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione, un aggiornamento della valutazione della situazione di siccità in Europa sulla base dei dati e delle analisi dell’osservatorio sulla siccità, secondo cui il 64% dell’UE è ancora in condizioni di allerta, il che significa che le precipitazioni sono state inferiori alla media stagionale e l’umidità del suolo è carente. Ciò, naturalmente, contribuisce ad incrementare il rischio di incendi. «La combinazione tra la grave siccità e le ondate di caldo ha creato uno stress senza precedenti sui livelli dell’acqua in tutta l’Ue» sottolinea la commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù Mariya Gabriel, «attualmente stiamo notando una stagione degli incendi sensibilmente al di sopra della media e un impatto importante sulla produzione delle colture. Il cambiamento climatico è indubbiamente più evidente ogni anno, la Commissione europea e i suoi scienziati stanno lavorando instancabilmente per mappare e studiare questa crisi con la migliore tecnologia disponibile, dallo spazio e dal suolo, e stanno guidando gli sforzi per proteggere il nostro ambiente e i nostri cittadini dalle emergenze». Negative sono le prospettive riguardanti i raccolti, come confermato nel bollettino Mars del JRC del mese di agosto: le attuali previsioni di resa per mais da granella, semi di soia e girasoli a livello dell’UE sono, rispettivamente, 16%, 15% e 12% al di sotto della media degli ultimi 5 anni.

Il grave deficit di precipitazioni ha colpito quasi tutti i fiumi in Europa, creando conseguenze negative per il settore energetico, sia per la generazione di energia idroelettrica che per i sistemi di raffreddamento di altre centrali elettriche, nonché per il trasporto fluviale. Diversi Stati membri dell’Ue hanno adottato misure per limitare l’uso dell’acqua poiché l’approvvigionamento potrebbe ancora essere compromesso nelle prossime settimane.
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