IL CEO NAGEL HA INCONTRATO GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI. A OTTOBRE L’ASSEMBLEA
di Luca Gualtieri
Mediobanca si prepara alla penultima assemblea prima della scadenza del cda. Dopo la convocazione, in questi giorni la merchant bank milanese sta avviando i contatti con i grandi azionisti per la consueta attività di engagement che precede le assisi. Già tra la fine di luglio e l’inizio di agosto il ceo Alberto Nagel aveva incontrato alcuni dei principali soci istituzionali nel corso del roadshow internazionale di presentazione dei risultati di bilancio 2021-22. In quelle occasioni il dialogo con i fondi si era mostrato proficuo, con numerose manifestazioni di apprezzamento per i numeri al 30 giugno. Se insomma per Mediobanca le settimane che precederanno l’assemblea correranno sui binari della routine (non si ha peraltro notizia di proxy advisor ingaggiati per l’occasione), nella corporate governance non si escludono sorprese. I riflettori sono puntati sulla famiglia Del Vecchio e su Francesco Gaetano Caltagirone che, con gli acquisti fatti negli anni scorsi, si sono portati rispettivamente al 19,8% e al 5,6%. Per i due azionisti la prima scadenza utile per uscire allo scoperto è quella di martedì prossimo 4 ottobre. È quella infatti la scadenza per presentare integrazioni all’ordine del giorno che, per il momento, prevede soltanto l’approvazione del bilancio, la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi e il sistema di incentivazione 2023. Lo scorso anno, per esempio, Delfin aveva proposto alcune modifiche allo statuto, poi ritirate in seguito a una contromossa di Mediobanca. Se qualche osservatore specula su mosse analoghe, c’è chi fa notare invece che negli ultimi mesi il quadro è cambiato profondamente. Non solo per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio che ha imposto un rimescolamento negli assetti di governo e nella strategia di Delfin, ma anche perché nuovi equilibri sono emersi dall’assemblea Generali che nell’aprile scorso ha confermato il ceo Philippe Donnet. Senza contare che prima dell’estate, la Bce ha imposto paletti stringenti alla famiglia Del Vecchio, precludendole un’ulteriore salita nel capitale di Mediobanca senza una licenza bancaria. Alla luce di questi sviluppi c’è chi ritiene che lo stallo alla messicana in Piazzetta Cuccia potrebbe prolungarsi ben oltre la scadenza del 28 ottobre.

Sempre martedì 4 si riuniranno invece i soci storici presenti nell’accordo di consultazione per l’assemblea annuale. Se non si prevedono movimenti in ingresso o in uscita dalla compagine, negli ultimi mesi alcune famiglie hanno arrotondato le proprie partecipazioni. Dopo aver comprato 1,2 milioni di azioni Mediobanca nel 2021, per esempio la holding Aurelia dei Gavio ha infatti acquisito altri 410 mila titoli nei primi mesi di quest’anno. (riproduzione riservata)
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