Tra i diversi profili pensionistici che il Governo che discenderà dal risultato elettorale del 25 settembre dovrà affrontare vi è quello di come rilanciare la previdenza complementare. Sulla base dei dati relativi all’anno 2021 pubblicati dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) risulta che le adesioni sono significativamente aumentate nel corso del tempo, anche per effetto della riforma del 2007.
Le recenti proiezioni aggiornate sulla spesa pensionistica pubblicate dalla Ragioneria generale dello Stato contengono un approfondimento tematico degli effetti determinati dallo shock inflazionistico che ha avuto inizio dalla seconda metà del 2021 alla luce di quelle che sono le stime previste dalla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def) 2021. Si considera poi il riflesso del trend demografico in un Paese come l’Italia caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione con un basso tasso di natalità e un innalzamento della vita media.
Continua la situazione di surplace delle banche nei confronti di possibili aggregazione. Se ne parla molto ma non si realizza quasi nulla. La Bce per lungo tempo ha insistito sull’opportunità di concentrazioni transfrontaliere, mentre ora pare che l’orientamento sia per le aggregazioni in genere; diversi osservatori sostengono la necessità di una fusione che abbia funzione di leader a livello europeo.
La polizza di UnipolSai si affida a un set di fondi interni a benchmark o con mandato flessibile
«Il welfare attivo delle Casse è una risorsa sociale da tutelare»
Il welfare a favore dei professionisti, per aumentare i redditi, rendere adeguate le pensioni future e creare nuove opportunità di lavoro professionale, può essere la chiave per risolvere la questione della tassazione sulle Casse private. Ne è convinto Stefano Distilli, presidente della Cassa di previdenza dottori commercialisti. Oggi il fisco è al 26% sugli investimenti e poi c’è il prelievo Irpef sulle prestazioni. Da anni l’appello delle Casse di previdenza private al Governo e alla politica resta inascoltato. «Va posto l’accento sulla funzione sussidiaria delle Casse private. Il welfare attivo creato dagli enti di previdenza –afferma Distilli – è una risorsa sociale, non solo per i professionisti».
I gestori. Le incognite iniziano a frenare la raccolta dei fondi
Nell’ultimo anno è successo di tutto, ma per il settore dei fondi comuni il bilancio si mantiene comunque molto positivo. In termini di flussi, ci sono state due battute di arresto a maggio e a giugno che hanno portato il secondo trimestre 2022 a chiudere con i conti in rosso per 866 milioni, ma nonostante questo in 12 mesi nelle casse dei fondi comuni aperti sono entrati quasi 42 miliardi. Il patrimonio di questi prodotti, invece, è stato penalizzato dall’effetto mercato: a fine giugno 2022 si è attestato a 1.115 miliardi, in calo rispetto ai livelli precedenti, ma nonostante il rallentamento rappresenta il 48,9% dell’intera industria del risparmio gestito. Per avere un’idea di come siano spalmati gli investimenti, il 33,4% delle masse fa capo ai prodotti obbligazionari, mentre sale costantemente l’incidenza degli azionari, arrivati ormai al 30,3%.
Portafogli. I clienti delle reti sempre più imbottiti di liquidità
Neppure le reti di consulenti finanziari sono riuscite ad arginare la voglia di liquidità che da mesi attraversa il popolo dei risparmiatori. Lo zoccolo duro sul risparmio gestito resta, ma c’è una quota importante di liquidità che avanza. Da mesi una congiuntura sfavorevole rende super volatili i listini dove le perdite sono consistenti mentre il rialzo dei tassi oscura le obbligazioni. Così, fa meno paura la corsa dell’inflazione che impoverisce i risparmi lasciati sui conti nella speranza che il quadro volga al meglio. Stando ai dati di Assoreti, l’associazione degli operatori attivi sul mercato con reti di consulenti finanziari, rispetto ad un anno fa, l’impatto della liquidità sul totale dei patrimoni a giugno aveva un peso del 17,4% a fronte del 15,5% del giugno 2021 e del 16,7% di marzo 2022. Non solo. Il timore degli effetti del caro energia già a luglio potrebbe aver fatto aumentare la quota.
Polizze Hansard. Fine indagini per riciclaggio e truffa aggravata
Sono dodici gli indagati del caso Hansard-Novium che nei giorni scorsi hanno ricevuto il decreto di chiusura delle indagini, (415 bis) un atto che, in genere, precede la richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati dal sostituto procuratore della Repubblica di Milano Cristian Barilli, subentrato nelle indagini a Luigi Furno, e dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, vanno dall’abusivismo finanziario, all’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al riciclaggio.
Liti finanziarie Quando andare da un arbitro è una causa persa
Conviene ancora andare dagli arbitri del settore finanziario? La domanda un po’ provocatoria in realtà è legata a un fattore fisiologico: ovvero all’interno delle decisioni degli arbitri maturano degli orientamenti che possono essere più o meno favorevoli ai clienti. Sapere quando può convenire rivolgersi all’Arbitro bancario finanziario (Abf) di Bankitalia per le controversie bancarie e all’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) della Consob è fondamentale per preparare un ricorso, tanto che gli stessi arbitri sui loro siti pubblicano le decisioni con agevoli criteri di ricerca e le relazioni annuali con rassegne delle decisioni più importanti del periodo. Al di là dei possibili dubbi, gli arbitri restano il modo più veloce e meno costoso per risolvere i problemi con le controparti nel mondo finanziario e molti casi si risolvono proprio grazie al fatto che gli arbitri ci sono. Il ricorso all’Abf costa 20 euro, che sono rimborsati nel caso di un esito favorevole, ed è totalmente gratuito quello all’Acf. Tantissime volte è quindi la soluzione migliore. Però ci sono dei casi in cui conviene un po’ meno e abbiamo provato a elencarli nelle schede in basso.
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