STUDIO DELOITTE-UNIPV: CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA VERSO IL CLIMATE CHANGE
di Giovanni Galli
Il 94% delle società quotate in Italia riconosce l’importanza dei cambiamenti climatici.
Lo evidenzia lo studio «La disclosure climatica nelle società quotate italiane. Rapporto sullo stato d’attuazione delle Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (Tcfd)», predisposto da Deloitte in collaborazione con il dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Pavia. L’indagine è stata condotta sulla base di documenti pubblici aventi a oggetto la disclosure climatica di 236 società quotate. «Registriamo una crescente consapevolezza delle imprese quotate italiane per il cambiamento climatico, perlomeno per quanto attiene alla mitigazione delle emissioni di gas serra. Assistiamo altresì al progressivo superamento della mera riduzione del rischio in favore di una revisione strategica dei modelli di business, non solo da parte delle imprese che appartengono ai settori industriali più esposti», ha detto Stefano Pareglio, professore ordinario e independent senior advisor di Deloitte Italia. Dall’analisi condotta emerge che le società quotate italiane sono sostanzialmente in linea con i trend evidenziati dal rapporto globale 2021 Status Report della Tcfd. Rispetto agli anni passati, in particolare, si registra un forte aumento nella consapevolezza delle imprese rispetto alla materialità del cambiamento climatico, testimoniata dal crescente interesse a riorientare i modelli di business in direzione della transizione climatica ed energetica e dall’evidente maggiore disponibilità a rendicontare in modo trasparente sia gli impegni assunti che i risultati conseguiti.

Emerge tuttavia una serie di aspetti su cui è necessario agire più velocemente, che vanno dalle ridotte competenze dei consiglieri di amministrazione in materia di cambiamento climatico all’ancora scarsa diffusione di misure di adattamento e di impegni per la carbon neutrality, fino alla ridotta incidenza del climate change nelle politiche di remunerazione.
Fonte: