di Anna Messia
Se gli agenti assicurativi dello Sna hanno scelto il Tar quelli di Anapa hanno optato per l’Antitrust, ma nel mirino c’è sempre lo stesso regolamento dell’Ivass: il numero 51 che ha introdotto l’obbligo di presentare al cliente più preventivi RcAuto, in particolare utilizzando il Preventivass, il preventitore online messo a punto dall’Istituto di controllo del settore assicurativo in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico. Novità che, secondo gli agenti, rischia di creare disparità nel mercato a danno dei clienti. Anapa, l’associazione di agenti di assicurazione presieduta da Vincenzo Cirasola, aveva già presentato proposte di modifica al regolamento dell’Ivass a gennaio dello scorso anno, quando l’autorità aveva avviato la pubblica consultazione, ma le sue osservazioni non sono state accolte. E ora, dopo la pubblicazione del documento definitivo l’associazione ha deciso di presentare una segnalazione all’autorità della concorrenza chiedendo la sospensione cautelare del regolamento. A giudizio di Anapa, anche nell’ultima versione del regolamento, permangono «gravi pregiudizi agli interessi di alcuni operatori di mercato e in particolare degli agenti assicurativi» che sarebbero tenuti al rispetto degli obblighi imposti dal regolatore a differenza di altre categorie di intermediari, per esempio i broker, che ne sarebbero invece esclusi. Il risultato sarebbe una disparità di trattamento degli intermediari in contrasto con le disposizioni della direttiva europea sulla distribuzione finanziaria (Idd) cha ha imposto parità di condizioni concorrenziali ai diversi intermediari, aggiungono da Anapa.

Non solo. Gli agenti segnalano che a cascata, anche i consumatori ne sarebbero danneggiati non potendo più contare su un medesimo set di informazioni precontrattuali e su un livello omogenei di protezione tra i diversi intermediari cui potrebbero rivolgersi (broker, agenti o banche). Rilievi che nella sostanza sono molto simili a quelli che nei giorni scorsi hanno portato gli agenti dello Sna a presentare un ricorso al Tar contro il regolamento dell’Ivass, ma da Anapa sottolineano di essere «consapevoli che l’Ivass abbia regolato la materia assumendo un’interpretazione letterale al dettato normativo sull’obbligo di preventivazione sancito dal Codice delle assicurazioni» e per questo motivo hanno preferito chiamare in causa l’Antitrust con l’obiettivo di «giungere ad una sospensione cautelare del regolamento e per sollecitare il Parlamento a chiarire la norma primaria in modo da rispettare la tutela della concorrenza e del mercato». Mentre da Ivass hanno più volte ribadito che il preventivatore è uno strumento di tutela del consumatore che favorisce la trasparenza. (riproduzione riservata)
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