Non si può condannare per l’incidente sul lavoro il neo-amministratore delegato della spa. O almeno è escluso che si possa farlo senza verificare se nei sei mesi passati fra l’arrivo al timone e il sinistro in fabbrica il manager abbia avuto la possibilità di conoscere ogni eventuale problema di sicurezza, considerando anche le dimensioni dell’impresa. La colpa, d’altronde, ha un profilo soggettivo oltre che oggettivo: bisogna verificare la possibilità che ha l’agente di osservare la regola cautelare accanto alla condotta posta in essere in violazione della disposizione. È quanto emerge dalla sentenza 33548/22, pubblicata dalla quarta sezione penale della Cassazione.

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Dario Ferrara
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