BILANCI 2020

Autore: Fausto Panzeri
ASSINEWS 333 – settembre 2021

Risultati positivi e sopra le aspettative – Il Covid-19 penalizza il ramo vita – Lieve flessione nei Danni, compensata dalla forte diminuzione dei sinistri Bene gli investimenti e la solvibilità

 

Come da tradizione, ormai consolidata da molti anni, ci ritroviamo all’appuntamento annuale con i nostri lettori per analizzare i bilanci delle compagnie assicurative operanti in Italia e pubblicati, a livello complessivo, sia dall’IVASS che dall’ANIA. Come è avvenuto per il 2019, anche per i bilanci del 2020 utilizzeremo i dati pubblicati dall’IVASS poiché, mentre iniziamo questa nostra analisi, non è ancora disponibile la pubblicazione dell’ANIA che, per molti anni, ha costituito la fonte più importante delle nostre informazioni.

Cominciamo col dire che il 2020 si è rivelato come un esercizio assai più favorevole di quanto era lecito attendersi dalle evidenze contabili del primo semestre dell’anno.
Più in particolare, destava una forte preoccupazione il turbolento andamento dei mercati finanziari che, da diversi anni ormai, stanno palesando una rilevanza determinante per i bilanci degli assicuratori, soprattutto nel settore vita che, peraltro, nel nostro Paese ha raggiunto un livello assai cospicuo sul totale del conto economico e dello stato patrimoniale dell’intero settore assicurativo.

Per fornire una prima sintesi possiamo evidenziare che nel 2020, nel ramo vita, sono stati raccolti 101 miliardi di premi, con una diminuzione del 4,4% rispetto all’anno precedente, mentre il ramo danni ha raggiunto i 34 miliardi, con una diminuzione del 2,2%.
Siccome il PIL nazionale è diminuito del 9% circa, è aumentata l’incidenza dei premi assicurativi sul PIL. Questa percentuale ha raggiunto un ragguardevole 8,2%, determinato soprattutto dal ramo vita che, con il suo 6%, colloca l’Italia al settimo posto del ranking mondiale calcolato per i paesi dell’OCSE.

I Danni, invece, con il loro esiguo 2%, collocano l’Italia al ventiquattresimo posto nella medesima classifica. Nell’attivo patrimoniale delle imprese gli investimenti hanno raggiunto gli 815 miliardi, ai quali vanno addizionati i 196 miliardi degli investimenti degli assicurati per i contratti index e unit linked. Giova altresì segnalare che, malgrado la pandemia, questi investimenti sono cresciuti rispettivamente del 6,3% e del 9,6% rispetto all’anno precedente.

Da sottolineare, inoltre, che l’utile di esercizio del 2020 ha raggiunto gli 8,6 miliardi, con una diminuzione irrilevante (-0,5%) rispetto al 2019, che era stato l’anno record delle compagnie di assicurazione. Da rilevare, infine, l’ottimo livello di solvibilità delle imprese che possiedono, nel loro insieme, mezzi propri equivalenti a 2,4 volte il requisito patrimoniale minimo.

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