ASSORETI, ANCORA IN CRESCITA GLI ASSET DEI CONSULENTI: A GIUGNO +21,2% A 745 MILIARDI
di Paola Valentini
Procede a ritmo serrato la conquista di quote di mercato da parte delle reti dei consulenti finanziari al canale bancario. Il primo semestre 2021 si chiude con flussi netti di 28,8 miliardi di euro, in aumento del 28,3% rispetto ai risultati dei primi sei mesi del 2020 (22,4 miliardi), rileva Assoreti nella sua analisi del mercato. L’attività di raccolta e l’andamento dei mercati finanziari hanno spinto i patrimoni dei clienti delle reti a un nuovo massimo storico: a fine giugno gli asset valgono quasi 745 miliardi, +21,2% su giugno 2020. L’incremento più consistente è sulla componente finanziaria, assicurativa e previdenziale: le masse complessive dei prodotti del risparmio gestito risultano pari a 525,2 miliardi, +22,3% su base annua e il patrimonio dei fondi sottoscritti direttamente ammonta a 243,3 miliardi con una variazione pari al +23,4%. Mentre gli asset del risparmio amministrato hanno raggiunto i 219,7 miliardi, +18,6%. L’incidenza della componente di portafoglio costituita dai prodotti del risparmio gestito nel loro insieme è salita al 70,5% ed è cresciuta di 0,6 punti percentuali su base annua.

Scendendo nel dettaglio dei flussi, a dominare è il risparmio gestito con investimenti netti complessivi più che raddoppiati nel semestre (+136,6%) a 21 miliardi: il 72,9% dei flussi si è concentrato, quindi, sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi e previdenziali. Il risultato di raccolta realizzato sulla componente amministrata del portafoglio si è attestato invece a quota 7,8 miliardi, con una contrazione del 42,5% per via dell’uscita dei risparmi parcheggiati lo scorso anno nella fase più critica della pandemia e che, sotto la consulenza dei banker, continuano progressivamente a essere indirizzati nelle soluzioni gestite nell’ambito della pianificazione complessiva dei portafogli. Non a caso l’incidenza della liquidità in portafoglio è tornata ai livelli pre-pandemia al 15,5% dal 16,7% di giugno 2020.

Dai dati Assoreti emerge inoltre un’accelerazione della raccolta dato che più della metà dei volumi totali è stata realizzata nel periodo aprile-giugno (15,8 miliardi, +46% sullo stesso periodo 2020) con la conferma della maggiore predisposizione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (10,7 miliardi).

Nel frattempo è aumentato anche il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, ora pari a quasi 4,8 milioni; nei primi sei dell’anno sono stati circa 157 mila i nuovi investitori che si sono affidati alle reti, valore superiore del 29,8% rispetto a quanto osservato nei primi sei mesi del 2020 (attorno ai 120 mila). A fine giugno il numero dei consulenti con mandato da parte delle società che rientrano nella rilevazione di Assoreti è salito a 23.815 unità di cui 23.587 realmente operativi (con portafoglio maggiore di zero), con una crescita costante nei sei mesi, seppur contenuta.

«La propensione all’investimento continua a crescere e con essa il numero di famiglie italiane che si affidano alla consulenza finanziaria. Il lavoro svolto dalle reti associate nella prima parte dell’anno si traduce in un bilancio più che positivo, trainato dalla capacità dei consulenti finanziari di modificare l’asset allocation strategica degli italiani verso la componente gestita e garantire così una riduzione progressiva dell’accumulo di liquidità inattiva», ha commentato Paolo Molesini, presidente dell’Associazione delle società per la consulenza agli investimenti. (riproduzione riservata)
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