Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Dopo cinque mesi di crescita ininterrotta, a luglio la raccolta delle polizze Vita ha subito una frenata. Un andamento a due velocità, come emerge dai dati pubblicati dall’Ania. Se le polizze di ramo I (gestioni separate) sono risultate in contrazione, quelle di ramo III (le unit linked a maggiore contenuto finanziario) hanno invece chiuso sempre in crescita.
Per i broker assicurativi rappresentati dall’Aiba non c’è nessun vantaggio nel creare l’Oria, il nuovo organismo per la gestione dell’albo degli intermediari assicurativi. Anzi, il rischio è quello di fare aumentare i costi. Si alzano quindi nuove critiche verso l’Oria, il cui avvio è stato bloccato con la messa a punto della bozza di decreto del ministero dello Sviluppo Economico (Mise).
Francesco Gaetano Caltagirone ha raggiunto il 6% delle Generali confermandosi come il secondo azionista, dopo Mediobanca. Gli osservatori ritengono che l’attivismo dell’ingegnere romano miri a influire o condizionare la scelta che il consiglio di amministrazione della Compagnia dovrà compiere decidendo se presentare una propria lista per il rinnovo, nel prossimo anno, degli organi deliberativi e di controllo o, invece, rinunciare a questa possibilità che gli è consentita da una non lontana riforma dello statuto.
Il Superbonus al 110% rischia di essere azzoppato. La misura, che con le semplificazioni dei mesi scorsi ha decisamente ingranato la marcia dopo un avvio lento, è sotto la lente del governo e di Bruxelles. La conferma dell’agevolazione e la volontà di estenderla al 2023 non sono in dubbio, anche se il costo della misura è stellare (circa 18 miliardi), ma il punto è che a rischio potrebbe essere proprio quello che rende il Superbonus appetibile per i cittadini e cioé la cedibilità del credito, che di fatto permette di eseguire i lavori senza praticamente sborsare un euro o quasi.
JpMorgan prende il controllo della piattaforma di pagamenti di Volkswagen. La prima banca americana ha rilevato circa il 75% della società che gestisce le transazioni di acquisto, leasing, ricarica, parcheggio e assicurazione per conto della casa tedesca.
  • Axa Italia, Cavallaro ceo di Quixa
Continua il riassetto in Axa Italia dopo la nomina, a giugno, del nuovo amministratore delegato Giacomo Gigantiello. Salvatore Cavallaro, 50 anni, ex Zurich, laurea in Ingegneria meccanica e Mba alla London Business School, sarà il nuovo Chief Distribution Officer di Axa Italia e ceo di Quixa, in sostituzione di Domenico Martiello che lascia il gruppo. Giacomo Gargani, 33 anni, sarà il nuovo head of strategy, in sostituzione di Pietro Cazzola, che va nella Direzione Health di Axa Italia.

Risponde penalmente per gli effetti di un incidente sul lavoro il titolare dell’impresa anche se trattasi di un parente che ha fittiziamente simulato tale ruolo, essendo nei fatti sostituito totalmente dal padre. E’ questo l’importante principio sancito da una recente sentenza dalla Cassazione penale (IV Sez. n. 11686 del 2021) con la quale ha rigettato i ricorsi presentati. La vicenda riguardava un dipendente con mansioni di operaio che aveva avuto un grave incidente mentre stava svolgendo attività lavorative, riportando lesioni guarite dopo più di quaranta giorni.

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  • Tre morti sul lavoro in meno di 24 ore: oltre 700 da gennaio
Le statistiche dicono che in Italia il 2021 sta facendo registrare l’8,3% in più di infortuni sul lavoro rispetto allo scorso anno, ma soprattutto che siamo di fronte a una media di tre incidenti mortali al giorno, con un dato complessivo che ha già superato le 700 vittime. E non sembra esserci nessuna inversione di tendenza. Ieri sono stati esattamente tre gli operai per i quali un normale giorno di lavoro è diventato l’ultimo della vita. Uno è morto a Napoli, due in Toscana. E nessun settore pare immune: se non è l’industria, teatro delle recenti tragedie di Luana D’Orazio e Laila El Harim, sono i cantieri, i servizi, anche l’agricoltura.
  • Generali, Del Vecchio sale al 4,92%
Dopo Francesco Gaetano Caltagirone, anche Leonardo Del Vecchio si rafforza in Generali. Attraverso Delfin, il fondatore di Luxottica ha acquistato 1,5 milioni di azioni, pari allo 0,094% del capitale del Leone di Trieste. La holding di Del Vecchio arrotonda così al 4,92% la sua quota in Assicurazioni Generali, avvicinandosi alla soglia del 5% del capitale. Nei giorni scorsi Caltagirone, attraverso le holding Fincal e Finanziaria Italiana 2005, si era assicurato 2,15 milioni di titoli Generali arrivando al 5,13%.
  • Generali Re: «Gli uffici, asset class interessante»
Il settore immobiliare sta riprendendo quota dopo la crisi pandemica. Secondo Generali Real Estate gli uffici restano una asset class interessante, così come i cosiddetti «real asset», le classi di investimento che possono orientare capitali privati verso l’economia reale (per esempio il real estate e le infrastrutture) per supportarne lo sviluppo.

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  • Generali, un comitato nomine per decidere sulla lista del cda Donnet vuole la riconferma
Sale la tensione in vista del consiglio di Generali convocato per il 27 settembre, in cui dovrà decidere se attivare o meno la procedura della lista del cda per il rinnovo dell’attuale management, che scadrà la prossima primavera. Il 14 settembre è stato preallertato un Comitato nomine per discutere in via preliminare la questione, anche se a quanto risulta a Generali ancora non ci sarebbe stata una convocazione ufficiale. Tuttavia la spaccatura tra l’attuale assetto di vertice e una fetta importante di soci di Trieste rappresentati in cda, come il vice presidente Francesco Caltagirone (che ha arrotondato la sua partecipazione al 6%) e Leonardo Del Vecchio (che ieri è salito al 4,92%), pare insanabile.

  • Pensioni, prove di convergenza sui 63 anni
Le forze politiche guardano ad alcune ipotesi intermedie per le possibili nuove uscite anticipate. Con un possibile punto d’incontro sul requisito minimo dei 63 anni, almeno nel settore privato. Anche se tra i tecnici del governo la preferenza andrebbe a un allineamento a 64 anni tra il canale d’uscita (con almeno 20 anni di contributi) già previsto per i soggetti interamente “contributivi” e quello, tutto da creare, per i lavoratori retributivi e soprattutto con nel sistema “misto” (con una fetta di retributivo). Ma non viene neppure esclusa del tutto la possibilità di valutare pensionamenti anche a 62-63 anni ma con il vincolo di aver maturato almeno 41 anni di contribuzione.
  • Prima, sul tavolo Carlyle-Genovese il rebus della struttura societaria
È una partita a scacchi, la cessione della quota di Alberto Genovese in Prima Assicurazioni, leader nelle polizze online in Italia: sul tavolo c’è un 25%, indiretto, che fa capo all’imprenditore, incarcerato nel novembre dello scorso anno con l’accusa di violenza sessuale. La strada per il riassetto azionario non è ancora in discesa: al lavoro è l’advisor Vitale. L’operazione è complicata e la Procura, secondo i rumors, verrebbe informata dai legali sullo stato di avanzamento: complessa perché a vendere è un imprenditore sul quale pendono accuse pesanti, con tutte le correlate tematiche Esg, e anche perché l’architettura, a monte di Prima, è costituita da ben tre livelli, con numerosi veicoli esteri.
  • Anche Del Vecchio stringe sulle Generali
Dopo gli acquisti di Francesco Gaetano Caltagirone ormai prossimo a detenere quasi il 6% delle Generali, anche Leonardo Del Vecchio rafforza la presa sul Leone. L’imprenditore, attraverso Delfin, tra il 6 e il 7 settembre ha rilevato un altro 0,09% del gruppo assicurativo arrivando così a un passo dal 5% (ora detiene il 4,91%).
  • JP Morgan compra il 75% di Volkswagen Payments
JP Morgan all’affondo sui servizi finanziari collegati all’industria automotive. La banca americana ha annunciato ieri l’accordo per comprare il 75% di Volkwagen Payments, la piattaforma di pagamento fondata nel 2017 dal gruppo tedesco basata in Lussemburgo: tra gl altri servizi, offre la possibilità di utilizzare i pagamenti digitali per l’acquisto di auto, carburante, parcheggio e altri servizi, sul modello di Telepass.

  • Previsti ulteriori aumenti dei prezzi nella riassicurazione
Con l’avvicinarsi del rinnovo delle coperture degli assicuratori, i riassicuratori, colpiti dalla crisi di Covid-19, puntano il dito sul costo delle catastrofi naturali. Il 2021 sembra già molto costoso per il settore.
  • AXA IM e Natixis IM investono in un fornitore di dati ESG

Natixis Investment Managers (IM) e AXA IM, rispettivamente il secondo e il terzo maggiori asset manager francesi, hanno annunciato giovedì di aver acquisito una partecipazione nella società fintech parigina Iceberg Data Lab, specializzata in dati ambientali.