Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il garante della privacy irlandese ha comminato una multa da 225 milioni di euro a WhatsApp, il servizio di messaggistica di proprietà di Facebook. Secondo la Data Protection Commission (Dpc), la società sarebbe venuta meno agli obblighi di trasparenza imposti dal Gdpr, il regolamento europeo per la protezione dei dati. In particolare, WhatsApp non avrebbe comunicato con sufficiente chiarezza agli utenti come avrebbe utilizzato i loro dati e quelli dei loro contatti, nonché con quali società li avrebbe scambiati. Da quest’ultimo punto di vista l’autorità ha criticato soprattutto la mancanza di trasparenza riguardo a quante e quali informazioni WhatsApp condivide con la controllante Facebook e con le altre società del gruppo, una prassi da tempo fra le più controverse e criticate e nel mirino anche di diverse autorità antitrust.
La commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario avvierà un’indagine sulle modalità di distribuzione dei prodotti finanziari allo sportello. E’ stata così accolta ieri la richiesta del sindacato Fabi, che sarà anche il primo ad essere convocato in audizione per verificare il rispetto, formale e sostanziale, della disciplina di settore. La presidente della commissione Carla Ruocco, dopo la richiesta del sindacato sul tema delle pressioni commerciali nelle banche ha detto che «occorre accendere un faro su modelli distributivi e pressioni commerciali inerenti la vendita dei prodotti finanziari. I modelli distributivi e le pressioni commerciali sulla vendita dei prodotti finanziari pongono rilevanti profili di criticità sia sulla tutela del risparmio sia sul corretto funzionamento del sistema bancario e finanziario».
Negli Stati Uniti la compagnia aerea Delta Airlines ha deciso di imporre un premio assicurativo più alto di 200 dollari al mese ai propri dipendenti che rifiutano di farsi vaccinare. Il fatto è che il costo sanitario di una cura per il Covid-19 è 50 mila dollari, hanno spiegato dalla compagnia, e quel rischio maggiore va incluso nel premio assicurativo. Un po’ come avviene quando il premio viene incrementato quando l’assicuratore è un fumatore, più soggetto ad ammalarsi.
In Spagna il tribunale di Granada ha condannato le Generali a pagare 80.000 euro a un albergatore per la chiusura dell’attività durante la pandemia e ora decine di imprese turistiche del Paese sono pronte ad avanzare richieste di risarcimento alle compagnie di assicurazioni. E nei giorni scorsi anche la Paramount Pictures ha citato in giudizio un’unità dell’assicurazione americana Chubb per non aver pagato completamente i reclami relativi a ritardi e interruzioni causati dal Covid nella produzione di Mission Impossible 7, l’ultimo film della serie di successo prodotta dalla casa cinematografica che vede come protagonista Tom Cruise. In ballo c’è una polizza assicurativa che avrebbe dovuto rimborsare più di 100 milioni se i membri del cast non fossero stati in grado di prendere parte alla produzione, con conseguenti ritardi o interruzioni a causa del virus, ma la questione è finita davanti ai giudici.

Credemfactor, società del gruppo Credem specializzata nel factoring, ha registrato nel semestre un utile netto di 4,8 milioni di euro, quasi raddoppiato su base annua (+97,7%). Il risultato lordo di gestione è ammontato a 5,3 milioni (+8,1%) e l’utile lordo a 6,9 milioni (+94,5%). In crescita anche gli impieghi a 879 milioni (+7,2%) e il numero dei clienti (+2,3%).
  • Cattolica Assicurazioni torna in comunicazione
Al via la nuova campagna di comunicazione di Cattolica Assicurazioni, dedicata al prodotto Active Benessere. A partire da domenica prossima la compagnia sarà on air su tutti i principali media nazionali con un concept realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa Saatchi & Saatchi e un piano media curato da Vizeum, società del gruppo Dentsu Aegis Network, che abbraccia tv, stampa, radio, digital e affissioni. Attraverso istantanee di vita quotidiana, Cattolica Assicurazioni racconta quattro differenti situazioni esemplificative della filosofia alla base dell’offerta. Realizzato dalla casa di produzione Think Cattleya con la regia di Sami Schinaia, lo spot vanta una colonna sonora originale con Ready for life, creata da Sizzer.

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  • New York sommersa da Ida
 New York e la costa orientale, tra le aree più densamente popolate d’America, sono state schiaffeggiate dalla coda aggressiva di Ida, l’uragano che si era abbattuto sulla Louisiana domenica (uccidendo sei persone e lasciandone un milione senza acqua ed elettricità). Il sindaco Bill de Blasio e le neo-governatrice Kathy Hochul, così come il suo collega del New Jersey Phil Murphy, hanno dichiarato in fretta lo stato di emergenza, ordinando a tutti i veicoli di non scendere in strada almeno fino a dopo le cinque della mattina. Sui social circolavano intanto foto e video di cascate d’acqua dentro la metro, autobus inondati, strade bloccate, fiumi che rompevano gli argini, di un tornado che ha distrutto un intero quartiere a Mullica Hill, in New Jersey.

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  • Il panico a nove zeri dei clienti Ing
I clienti italiani della banca olandese che utilizzano il servizio di notifiche a pagamento (“alert”) si sono visti addebitare sul conto corrente commissioni miliardarie (si parla di euro, non di lire, quindi di cifre a nove zeri) in alcuni casi pari a 234 miliardi, anche conteggiate più volte. I maxi addebiti hanno seminato il panico tra i clienti, che hanno temuto di avere perso il denaro e che hanno denunciato l’impossibilità di effettuare pagamenti da un conto corrente in profondo rosso non per colpa loro. C’è chi sostiene di non avere potuto comprare l’insalata o pagare la cena. La mattina del 2 settembre quello che Ing Italia, scusandosi coi clienti, ha definito «un errore tecnico di poche ore e non un attacco hacker» era fortunatamente stato risolto.

  • Alle aziende occorre un approccio integrato che controlli il rischio
  • Generali, l’ipotesi ticket interno in alternativa al tris di Donnet