Il primo anno di pandemia ha influito sulla raccolta premi infortuni, risultata in calo del 2% rispetto al 2019

Nel 2020 i premi Infortuni, raccolti da imprese italiane e rappresentanze UE ed extra-UE, sono stati pari a € 3,6 mld, in diminuzione del 2,0% rispetto all’anno precedente (il decremento annuo più alto finora rilevato), come conseguenza della grave crisi economica provocata dalla pandemia da Covid-19, in particolare durante i mesi di lockdown (infatti nei primi due mesi dell’anno la raccolta premi registrava un incremento annuo di circa il 2%, progressivamente annullato dalle contrazioni relative ai mesi successivi).

L’ANIA stima che i premi di nuova produzione sottoscritti nell’anno abbiano rappresentato il 17% del totale (16% nel 2019), a fronte di un ammontare pari a € 594 mln (+0,6% rispetto all’anno precedente).

premi infortuni
*): Nella voce Altro sono incluse garanzie come l’indennità di ricovero, il rimborso delle spese per la cura e la riabilitazione rese necessarie a seguito dell’infortunio, nonché ulteriori
altre garanzie che non rientrano in quelle indicate o che le imprese non riescono a distinguere.

Analisi dei premi infortuni per tipologia di polizza

Nel 2020 la percentuale dei premi contabilizzati relativi a polizze individuali è stata pari a 76% del totale del ramo, valore pressoché stazionario rispetto all’anno precedente (cfr. Figura 1.a); circa un quarto dei premi contabilizzati è, conseguentemente, afferente alle polizze collettive.

Relativamente ai premi di nuova produzione si registra una diminuzione dell’incidenza delle polizze individuali, che passa dal 77% nel 2019 al 71% nel 2020, dovuto principalmente alla forte emissione di nuove polizze collettive da parte di un numero ristretto di compagnie.

Mentre oltre un quarto dei premi contabilizzati delle polizze individuali si concentra nella copertura infortunio del conducente, vi è una scarsa penetrazione di tale garanzia per le polizze collettive per le quali, invece, vi è una maggiore diffusione nella copertura degli altri rischi. Un’analoga distribuzione si riscontra essenzialmente anche nei premi di nuova
produzione.

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