di Marco Capponi
Gli investimenti delle famiglie italiane nel corso del 2021 stanno prendendo una conformazione chiara: i risparmiatori scelgono di togliere il contante da sotto il materasso e indirizzare la ricchezza verso soluzioni di risparmio gestito. Una fotografia del trend emerge anche dai dati di luglio sulla raccolta pubblicati da Assoreti, che mostrano come le soluzioni gestite, con afflussi pari a 3,5 miliardi di euro, abbiano rappresentato i due terzi (65%) dei volumi totali del periodo. Si tratta di una crescita annua del 27,4% e mensile del 2,9%. In totale la raccolta di luglio delle reti è stata positiva per 5,5 miliardi (+40,4% annuo), con l’amministrato a quota 1,9, alimentato da volumi di liquidità in crescita (1,7 miliardi).

Da inizio anno la raccolta netta totale arriva così a 34,2 miliardi, segnando un incremento del 30% rispetto ai 26,3 del periodo gennaio-luglio 2020. Sul valore complessivo, 24,5 miliardi provengono dal gestito: 9,8 dagli Organismi di gestione collettiva di risparmio (Oicr), soprattutto fondi aperti esteri (9,3), 4,1 dalle gestioni patrimoniali individuali e 10,6 dai prodotti assicurativi e previdenziali. A livello di mix si può notare il ribaltamento assoluto rispetto allo scorso anno: se nel 2020 il periodo gennaio-luglio aveva mostrato afflussi per 14,7 miliardi nell’amministrato e 11,6 nel gestito, quest’anno le cose vanno esattamente all’opposto. Il gestito ha rappresentato, come già evidenziato, 24,5 miliardi, e l’amministrato appena 9,7.

Nel mese di luglio l’87% delle risorse confluite nella componente gestita ha riguardato Oicr e prodotti assicurativi, rispettivamente 1,5 e 1,7 miliardi. Si conferma anche nel periodo estivo la prevalenza per fondi di diritto estero, con afflussi pari a 1,4 miliardi. Lievi deflussi (-12,2 milioni), invece, sui fondi aperti italiani. Tra le polizze la componente dominante è stata quella delle unit linked con una raccolta mensile pari a 937 milioni. Seguono le polizze multiramo: gli afflussi sono stati di 587 milioni. Positiva infine la raccolta realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali: 346 milioni, ma in contrazione annua del 10,6%. In questo ambito gli investimenti netti si sono concentrati sulle gestioni patrimoniali in fondi (gpf), con una raccolta pari a 341 milioni. Appena 5 sono arrivati dalle gestioni in titoli (gpm). Per Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, «i dati di luglio, e in particolare la crescita di risparmiatori di 25 mila unità, confermano come il clima di fiducia degli italiani verso la verso la professionalità dei consulenti finanziari rappresenti un asse portante per la ripresa agli investimenti». E questo, ha seguitato il manager, «lo si vede dai dati del mese, ma soprattutto dalla lettura dei risultati ottenuti da inizio anno: gli investimenti netti su fondi, gestioni individuali e prodotti assicurativi-previdenziali hanno raggiunto i 24,5 miliardi, un volume d’attività che sostanzialmente equipara in soli sette mesi quanto realizzato nell’intero 2020, 24,2 miliardi». (riproduzione riservata)

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