BOOM DI POLIZZE A VERONA: +11% RISPETTO AL 2020 PER PROTEGGERE STRUTTURE E ALLEVAMENTI
di Filippo Merli
Ogni giorno guardano il meteo. E sperano che il bollettino sia positivo. Pioggia, grandine, acquazzoni improvvisi: il nemico numero uno degli agricoltori è il maltempo. Ecco perché la maggior parte di loro ha deciso di tutelarsi con un’assicurazione ad hoc. È il caso di Verona, dove il valore delle polizze contro le calamità naturali è aumentato dell’11% rispetto al 2020.

«Per l’Italia il settore agroalimentare è trainante, ma il comparto ortofrutticolo vive un momento difficile a causa di alcune questioni come la gestione del rischio per le calamità naturali», ha spiegato il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, a margine del MacFrut di Rimini. Secondo l’esponente del M5s «gli effetti del cambiamento climatico si combattono con alcuni strumenti di prevenzione e protezione su cui gli imprenditori devono investire».

Gli agricoltori veronesi hanno anticipato il prossimo temporale. E hanno protetto strutture, allevamenti e vivai con un’assicurazione contro il maltempo. I produttori che hanno tutelato il proprio reddito aziendale sono stati 2.931, per un totale di 421,2 milioni di euro: 42 milioni in più rispetto allo scorso anno.

«Sono molto soddisfatto, perché questo vuol dire che gli agricoltori sono sempre più sensibili nella tutela del proprio reddito», ha detto Luca Faccioni, presidente di Codive Verona, il consorzio degli agricoltori per l’assicurazione agevolata. «La polizza dev’essere intesa come uno dei tanti costi produttivi. Chi fa dell’agricoltura l’attività principale non può non ricorrere allo strumento assicurativo».

«Anche quest’anno, considerati i molteplici e pesanti momenti climatici avversi che si sono verificati tra gelate, grandine, siccità e trombe d’aria, l’assicurazione farà la differenza», ha proseguito Faccioni. «Solo negli ultimi tre anni le nostre aziende agricole hanno ricevuto risarcimenti per più di 118 milioni di euro. Gli agricoltori della provincia scaligera hanno scelto l’assicurazione per tutelare le proprie coltivazioni dai fenomeni climatici dannosi che sono purtroppo ormai all’ordine del giorno».

Le imprese veronesi associate a Codive hanno assicurato uva da vino per 158,5 milioni di euro, il 18% in più rispetto al 2020. Una dinamica che esprime l’attenzione del comparto che si accompagna a un’importante crescita delle assicurazioni delle strutture dell’11,7%, pari a 34,8 milioni.

Anche mais e oleaginose hanno registrato un incremento di 17 milioni di euro di valore assicurato. I cereali, invece, sono cresciuti del 4,2%. In aumento anche le polizze sulla frutta, sugli ortaggi e sulle colture industriali, mentre sono stabili quelle sul tabacco.

Il direttore di Covide, Michele Marani, ha sottolineato che «analizzando la zona dell’est Veronese interessata dalla tromba d’aria dello scorso agosto sono ben 3,5 i milioni di euro risarciti a 401 aziende agricole. L’evento ha causato danni in maniera importante a vigneti e strutture presenti nella zona interessata. È uno dei tanti esempi che dimostrano che il sistema della gestione del rischio in agricoltura funziona in maniera eccellente e tutela il reddito aziendale delle nostre aziende consociate».

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