di Anna Messia
Federico Casini, presidente esecutivo e direttore generale di Aon spa, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è pronto a lasciare il colosso del brokeraggio assicurativo. Il manager, fratello del senatore Pier Ferdinando, vanta una lunga carriera nel settore del brokeraggio assicurativo dove è entrato nel 1986 iniziando con l’Amministrazione Brichetto, parte del gruppo Gpa. Nel 1990 ha poi partecipato, in qualità di socio e presidente, alla costituzione di Poseidon Insurance Brokers, società controllata dalla Cassa di Risparmio di Bologna, con l’obiettivo di sviluppare l’attività bancassicurativa in Emilia Romagna. Nel 2003 è stato poi nominato direttore generale di Sanpaolo Imi Insurance Broker Spa, nata dalla fusione di Poseidon Insurance Brokers di Bologna e Brokerban di Napoli (entrambe controllate da Sanpaolo Imi), mentre risale al 2006 il passaggio ad Aon Spa come direttore generale, con particolari incarichi di sviluppo commerciale e coordinamento delle aree-uffici operanti in Italia. Fino a essere nominato, nel marzo 2016, presidente esecutivo di Aon spa e confermato nella carica di direttore generale. Ora la decisione di lasciare l’incarico della società che occupa una posizione d leadership nel mercato del brokeraggio italiano, con il sostituto che dovrà essere indicato nelle prossime settimane. Un settore in forte movimento, quello del brokeraggio assicurativo. Come noto, a livello internazionale la stessa Aon aveva annunciato a marzo 2020 la fusione con Willis Tower Watson, destinata a coinvolgere anche l’Italia dove opera anche la seconda società. Poi però, a luglio scorso, è arrivato il passo indietro definitivo, con le due società che hanno annunciato di aver rinunciato al mega-matrimonio da 30 miliardi di dollari.

Una mossa decisa alla luce della causa intentata dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, intenzionato a bloccare un’operazione che – a detta del governo americano – avrebbe messo a rischio la concorrenza di mercato. Con Aon che, per chiudere la partita e i contenziosi legali, ha deciso infine di riconoscere a Willis Towers Watson una compensazione di un miliardo di dollari. (riproduzione riservata)
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