di Carlo Brustia
Il 2020 è stato «un anno difficile per i clienti nelle relazioni con le banche e gli intermediari finanziari, soprattutto per gli effetti della pandemia. La Banca d’Italia ha rafforzato i canali di ascolto anche attraverso interventi organizzativi: ha istituito un Dipartimento dedicato alla tutela dei clienti e all’educazione finanziaria». Lo ha sottolineato ieri il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nella presentazione della Relazione sugli esposti dei clienti delle banche e delle finanziarie. Nel 2020 Bankitalia ha ricevuto 11.230 esposti privatistici, in aumento del 36% rispetto al 2019, riguardanti prevalentemente l’accesso alle misure governative varate per fronteggiare la pandemia. La crescita è proseguita nel primo trimestre 2021 (2.708 segnalazioni, +9% rispetto al corrispondente periodo del 2020). Da inizio lockdown fino ad aprile 2020 gli esposti collegati all’epidemia sono stati oltre 6.500. Durante la pandemia sono state segnalate difficoltà economiche e disagi dell’utenza dovuti alla chiusura temporanea degli sportelli delle banche. Dal marzo 2020 è stato avviato un monitoraggio delle segnalazioni ricevute dalla Banca d’Italia e dalla commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario (che pure ha attivato un canale di ascolto): questo monitoraggio ha consentito tra l’altro di fornire informazioni alla task force istituita presso il ministero dell’Economia e delle Finanze sullo stato di applicazione delle misure e su possibili interventi normativi. Nel 2020 le lamentele legate alla concessione dei finanziamenti sono state circa il 49% del totale, con un forte incremento rispetto all’anno precedente (70%), riconducibile prevalentemente alle segnalazioni connesse con il Covid-19, in particolare sui mutui ipotecari e i finanziamenti garantiti. Le segnalazioni sugli strumenti di raccolta (ad esempio deposito e conto corrente) sono state circa il 20% del totale (+28); la quasi totalità ha evidenziato problemi relativi ai conti correnti. Il 14% degli esposti del 2020 ha riguardato strumenti e servizi di pagamento: in quest’area si è registrato un forte incremento (+59%) legato principalmente all’uso di carte di credito e bonifici durante la pandemia. (riproduzione riservata)
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