Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’entità dell’effetto Covid-19, con la conseguente contrazione economica, ha spazzato via qualsiasi speranza di ripresa, almeno per quest’anno. Secondo le stime del gruppo assicurativo e di recupero crediti Atradius, il numero delle insolvenze a livello globale dovrebbe aumentare del 26% su base annua, con un’accelerazione nella seconda metà del 2020 dei fallimenti per via della graduale eliminazione delle misure di stimolo fiscale e della riapertura dei tribunali, con la conseguente ripresa delle procedure fallimentari. Comunque in Europa si dovrebbe registrare la crescita di insolvenze più contenuta: Italia, Germania, Francia, Austria, Belgio e Svizzera dovrebbero registrare un tasso tra il 6 e il 20%.
Prende forma il trasloco di Sace sotto le insegne del ministero dell’Economia, e secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si andrebbe verso lo spezzatino del polo dell’export, con lo scorporo di Simest che rimarrebbe sotto l’egida di Cassa Depositi e Prestiti. Il dado non è ancora tratto ma l’orientamento del governo sarebbe questo, la soluzione infatti, da un lato permetterebbe di non urtare la suscettibilità del ministero degli Esteri, che punta molto su Simest per il sostegno alle esportazioni, e dall’altro potrebbe abbassare il conto per il Mef. Il decreto Agosto ha infatti stanziato fino a 4,5 miliardi per il riassetto del gruppo Sace-Simest, senza entrare nel dettaglio di come questo debba realizzarsi. Ma è ormai chiaro che l’intenzione dell’esecutivo sia quella, una volta riportato il controllo del gruppo assicurativo sotto il ministero dell’Economia, di formalizzarne anche il passaggio di proprietà. Il decreto Liquidità infatti ha affidato a Sace la responsabilità della gestione delle garanzie sul credito ai grandi gruppi del Paese, contemporaneamente riportandone la supervisione direttamente sotto il Tesoro, avviando il percorso di rientro nell’alveo pubblico della società guidata dall’amministratore delegato Pierfrancesco Latini, a meno di dieci anni dal suo acquisto da parte di Cdp proprio dal Mef.
Alla fine è stata Eurovita ad accaparrarsi l’alleanza con Deutsche Bank per i prossimi dieci anni. L’accordo prevede la distribuzione di prodotti Vita della compagnia guidata da Erik Stattin tramite la rete italiana della banca tedesca. La firma è arrivata dopo una procedura competitiva che ha visto la partecipazione dei maggiori player del settore assicurativo in Italia (secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Axa e Aviva) e a spuntarla è stata appunto Eurovita, la compagnia controllata dal fondo di private equity Cinven. La partnership entrerà in vigore in particolare nel 2021 e riguarderà la distribuzione di prodotti assicurativi di Eurovita attraverso le diverse reti distributive facenti capo al gruppo Deutsche Bank in Italia, quindi non solo le filiali ma anche la rete di consulenti finanziari e dei private banker che distribuiscono già e continueranno a distribuire (a questo punto non più in esclusiva) anche polizze della svizzera Zurich.

  • Contagi, primi dati
Sono 638 i contagi dalla riapertura dell’anno scolastico. Interessate 561 scuole, circa il 32% superiori. Infettati soprattutto studenti, che rappresentano il 74% dei casi Covid rispetto al 13% dei docenti e un ulteriore 13% di personale scolastico. Chiuso circa il 15% delle scuole colpite dal coronavirus. Questi i dati raccolti da Lorenzo Ruffini di You Trend, che, insieme a Vittorio Nicoletta, ha creato una piattaforma e una mappa per monitorare di casi di positività al Covid-19 nelle scuole attraverso notizie di stampa. Perché ancora non esiste un monitoraggio per calcolare, in maniera scientifica, quanto la riapertura delle scuole stia influendo sulla diffusione del coronavirus in Italia. Almeno fino a ieri. Il ministero dell’istruzione ha infatti avviato un primo monitoraggio attraverso una funzione, disponibile da lunedì 28 settembre sul portale Sidi, per la rivelazione settimanale dei dati relativi ad eventuali contagi e alle conseguenze misure preventive e organizzative adottate da ciascuna scuola. Una rivelazione lampo, che si chiuderà già oggi, 29 settembre alle ore 14. E che riguarderà i dati delle due settimane precedenti, le prime di riapertura delle scuole.

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  • «Gli italiani? Bocciati in previdenza e polizze»
Un intero mese — ottobre — dedicato all’educazione finanziaria e all’approfondimento dei temi legati all’economia e al risparmio più caldi del momento: le conseguenze finanziarie della pandemia da Covid19, le scelte in materia previdenziale e assicurativa, che saranno l’argomento portante dell’edizione di quest’anno, la conoscenza degli strumenti per un risparmio e un investimento consapevole. Prenderà avvio il primo di ottobre prossimo la terza edizione del «Mese dell’educazione finanziaria», iniziativa che il ministero dell’Economia e delle Finanze promuove dal 2018 attraverso il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria guidato da Anna Maria Lusardi. Si tratta di un appuntamento importante per l’Italia, un Paese che tutte le statistiche Ocse descrivono in forte ritardo in termini di conoscenza dei meccanismi fondamentali di funzionamento dell’economia, della finanza, della previdenza. «L’alfabetizzazione finanziaria è scarsa tra le giovani generazioni, dove solamente un quindicenne su cinque possiede competenze minime. Ma la situazione è ancora più grave tra gli adulti visto che gli italiani sono ultimi tra i Paesi Ocse, pur con grandi variazioni tra regioni, livello di educazione e appartenenza di genere», spiega Magda Bianco, rappresentante della Banca d’Italia e alla guida il dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria di Via Nazionale. I seminari e gli incontri sono gratuiti, totalmente privi di finalità commerciali e organizzati da enti no profit, scuole, associazioni specializzate nell’educazione finanziaria oltre che da operatori finanziari professionali, sottoposti a severi controlli affinché non vi siano conflitti di interesse. L’evento di apertura è previsto il 1° di ottobre, alle ore 15, con la partecipazione del direttore generale del Mef Alessandro Rivera e del direttore Comitato, Annamaria Lusardi.

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  • Per il cda Mediobanca spunta la terza lista dell’attivista Bluebell
Contro le previsioni, anche il fondo Bluebell avrebbe raggiunto la soglia minima del capitale Mediobanca (1%) necessaria a presentare una lista per il cda al rinnovo il 28 ottobre. Sarebbe una terza lista, oltre a quella già depositata del cda uscente che concorre per la maggioranza dei posti, e a quella in arrivo dal Comitato gestori, minoritaria e che rappresenta il mercato. Si presume che la “piattaforma” su cui Bluebell chiederà voti agli investitori istituzionali ricalchi la lettera, ben critica, che Bivona spedì al cda presieduto da Renato Pagliaro e guidato da Alberto Nagel a giugno. I principali rilievi alla gestione, a cui Bluebell chiede profondi cambiamenti, erano: il taglio dei costi ritenuti eccessivi della holding; la poca focalizzazione sull’attività storica di banca d’investimento; la governance che privilegia i manager “interni” rispetto agli altri (modifica, questo, che la parte straordinaria di assemblea già voterà il 28); la richiesta di affrancarsi da Generali distribuendo il pacchetto del 13% in extra cedola agli azionisti. E’ un programma che riprende alcuni rilievi fatti dallo stesso Del Vecchio sei mesi fa, quando esternava più criticamente (poi la vigilanza Bce, che ad agosto l’ha autorizzato a salire dal 9,9% al 19,9% in Mediobanca, gli ha suggerito posizioni più miti sulla gestione).

  • Popolazione anziana e crisi: il settore è in continua crescita

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  • Gli assicuratori D&O sotto pressione ma abbastanza grandi da gestire i sinistri da pandemia
Secondo Fitch Ratings, i sinistri legati alle ricadute economiche della pandemia emergono nel settore assicurativo della responsabilità civile degli amministratori e dei funzionari (D&O) negli Stati Uniti, gli assicuratori possono aspettarsi che i sinistri richiedano diversi anni per il pagamento dei risarcimenti e che le perdite di sottoscrizione continuino nel breve termine, secondo Fitch Ratings. Tuttavia, il rischio per i rating dei singoli assicuratori D&O è limitato a causa dei sinistri legati alla pandemia, ha detto Fitch.

Handelsblatt

 

  • I fondi pensione statunitensi citano in giudizio Allianz per quattro miliardi di dollari
Negli Stati Uniti, Allianz si trova a dover affrontare cause legali per miliardi di euro da parte di fondi pensione che hanno subito perdite drastiche con diversi hedge fund nella crisi del coronavirus. Alla fine della scorsa settimana, secondo la Reuters, le richieste di risarcimento danni presentate a New York ammontavano già a quattro miliardi di dollari. Allianz Global Investors (AGI) ha liquidato a marzo, dopo pesanti perdite, due dei fondi “Structured Alpha” con la strategia d’investimento più aggressiva. I querelanti accusano la filiale d’investimento del colosso assicurativo di Monaco di Baviera di essersi deliberatamente allontanata dalla strategia di copertura degli hedge fund con opzioni contro un crollo a breve termine dei mercati finanziari.