Caro Francesco, ti sia lieve la terra. Come si usa salutare laicamente chi passa oltre la linea d’ombra dell’incognito.

Francesco Sellitri è mancato ieri pomeriggio, prostrato da un male contro il quale ha lottato a lungo, con tenacia. La stessa con cui si è dedicato, per una vita, a analizzare le problematiche e i più complessi argomenti della tecnica assicurativa.

Francesco si è sempre fatto forte del fatto di aver iniziato negli anni Sessanta la carriera manageriale alla Sai, la compagnia chiamata a rispondere alle esigenze di miglior copertura dei rischi del Gruppo Fiat. Una scuola di eccellenza che gli è servita per guadagnarsi giusta fama e stima, anche presso i competitori. Accreditato come fra i migliori specialisti dei rischi industriali e tecnologici è passato, negli anni Settanta, alla Zurigo e quindi, negli Ottanta, all’Italia Assicurazioni.

Sempre in ruoli di alta direzione tecnica e commerciale.

In Francesco la passione per le soluzioni “sul campo”, per il risk management in continua evoluzione, era controbilanciata dal fervore per i temi della formazione. Proponendo criteri collaudati in anni di esperienza e in progress, adeguandoli ai tempi nuovi.

Da oltre un ventennio la passione per la costruzione di programmi formativi lo aveva portato a diventare elemento indispensabile nell’accreditare Assinform come scuola di eccellenza. Francesco era capace di dedicare diverse lunghe giornate di lavoro nel collaborare fianco a fianco con Mauro Venier, Enzo Furgiuele e il nucleo dei formatori Assinform per arrivare a delineare i percorsi educazionali più efficaci e praticabili. Come a sfornare manuali tecnici aggiornati, utili a guadagnarsi unanimi riconoscimenti fra gli addetti ai lavori. Oltre che a scrivere articoli tecnici per Assinews.

La vocazione antiretorica impedisce di ricorrere a stereotipi nell’esprimere, alla moglie Grazia e alla figlia Simona, l’unanime cordoglio dei componenti dell’organico della scuola di formazione Assinform, della casa editrice e di Assinews.