L’Ocse ha lievemente migliorato le previsioni sulla flessione del pil globale e italiano attesi nel 2020. Per il Bel Paese, l’organizzazione si attende un -10,5% a fine anno rispetto al -11,3% indicato a giugno. L’economia mondiale dovrebbe invece scendere del 4,5%: caduta senza precedenti, ma di 1,5 punti inferiore rispetto a quanto stimato in precedenza. Nel 2020 è in vista una recessione per tutti i Paesi con l’unica eccezione della Cina, protagonista di un formidabile recupero economico.

Peggiorano invece le previsioni sul 2021. Per l’Italia ora il recupero del Pil è stimato al 5,4% rispetto al 7,7% atteso a giugno. Nel mondo invece il rimbalzo dovrebbe attestarsi al 5%. Sulle prospettive di ripresa, avverte l’Ocse, persiste una «considerevole incertezza» legata soprattutto all’evoluzione della pandemia», destinata a continuare «finché non avremo una cura permanente». L’Ocse ha messo in guardia i governi dal ripetere «gli errori fiscali dell’ultima crisi», rimuovendo troppo presto il sostegno a famiglie e imprese, sottolineando però che il supporto offerto dovrebbe porre maggior enfasi sulla riqualificazione dei lavoratori in settori dal futuro incerto e sulla riduzione dei debiti delle imprese, possibilmente convertendo i prestiti governativi in partecipazioni. (riproduzione riservata)

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