Nonostante un contesto caratterizzato da tassi bassi o addirittura negativi e da un alto livello di sinistri legati alle condizioni meteorologiche, l’assicurazione francese ha resistito bene nel 2019, come risulta dal rapporto annuale pubblicato dalla Federazione Francese delle Assicurazioni.

Nel 2019 il settore assicurativo ha registrato un aumento degli affari, con una raccolta premi complessiva in crescita del 3,8%. Questa crescita è stata leggermente più marcata nelle assicurazioni di beni e di responsabilità civile (+4,2%) che nelle assicurazioni persone (+3,7%). I premi totali sul mercato francese hanno raggiunto 227,9 miliardi di euro, di cui 169,4 miliardi di euro nell’assicurazione persone e 58,6 miliardi di euro nell’assicurazione danni.

Nell’assicurazione vita e malattia, il ramo salute e protezione personale ha registrato la crescita più forte (+4,8%), mentre le assicurazioni vita e i contributi di capitalizzazione sono aumentati del 3,5%. Nell’assicurazione property e responsabilità civile, sono soprattutto i contributi all’assicurazione professionale (+5%, per un totale di 21,7 miliardi di euro) che stanno accelerando. Le assicurazioni persone, invece, hanno registrato una crescita più moderata (+3,8%, per un totale di 36,9 miliardi di euro).

I risultati delle compagnie assicurative aderenti all’FFA hanno registrato un calo del 12,6% nel 2019, scendendo a 11,2 miliardi di euro (-1,6 miliardi di euro). Tale flessione è dovuta principalmente al calo dei risultati delle compagnie danni (1,4 miliardi di euro, pari a -27% rispetto al 2018), in particolare a causa dell’aumento dei costi dei servizi e delle spese generali. L’assicurazione Danni/Infortuni ha risentito del peggioramento della redditività assicurativa nei rami auto, property e property professionale, che ha portato a un calo di 1 miliardo di euro dei risultati assicurativi. A questo calo della redditività della sottoscrizione si aggiunge un calo dei proventi finanziari (-0,4 miliardi di euro), che pesa sui risultati degli assicuratori del ramo property.

A causa del basso livello dei tassi d’interesse e dell’elevato livello dei sinistri legati alle condizioni atmosferiche (4 miliardi di euro in totale), il combined ratio di tutte le assicurazioni property e di responsabilità civile è leggermente peggiorato (di 0,1 punti percentuali), attestandosi al 97,6%. In particolare, il settore ha dovuto far fronte a ripetute siccità per un costo totale stimato di 735 milioni di euro, il che lo rende la perdita più alta del 2019 in relazione al clima. Il ramo delle catastrofi naturali ha ricevuto anche 2 miliardi di euro di richieste di risarcimento per tempeste, grandine o neve e 500 milioni di euro di richieste di risarcimento per l’assicurazione dei raccolti nel 2019.

Sotto il peso di siccità e inondazioni, il settore delle catastrofi naturali è stato in deficit negli ultimi cinque anni. Il suo combined ratio al netto della riassicurazione si deteriora notevolmente nel 2019, raggiungendo il 123,7%, contro il 106,8% del 2018. Il costo degli eventi climatici è in costante aumento da 40 anni, sia che si tratti di tempeste come Xynthia, sia di eventi coperti dallo schema cat’ nat’ come le inondazioni record del 2016 e gli uragani Irma e Maria nel 2017.

Un altro ramo che è stato in deficit negli ultimi 5 anni, è l’Auto, che registra un combined ratio del 102% nel 2019. Mentre la frequenza dei sinistri sta migliorando, sia nei furti e nelle rotture di vetri che negli incidenti con danni alle persone, il ramo soffre di un aumento dei costi medi, trainato in particolare dal prezzo dei ricambi. Questo, unito all’effetto delle tariffe basse, aumenta il costo dei sinistri.

Per quanto riguarda i danni alle proprietà professionali e agricole, un ramo la cui crescita è in accelerazione da due anni (+3,9% di contributi nel 2019), anch’essi risentono di un elevato rapporto sinistri/premi, come emerge dal rapporto annuale. Il costo dei grandi sinistri è aumentato lo scorso anno del 37%. Mentre questo aumento è particolarmente marcato nel settore agricolo, che ha subito danni da grandine e vento, il numero di sinistri superiori a 2 milioni di euro coperti da assicurazioni professionali multirischio al di fuori dell’agricoltura è in costante aumento da quattro anni. Questi hanno generato un costo di 1,146 miliardi di euro nel 2019.

Il settore delle costruzioni, invece, che è in deficit da diversi anni, conferma la ripresa iniziata nel 2018: il suo combined ratio sarà in verde nel 2019, al 91%, grazie in particolare al buon andamento dell’edilizia.

Nonostante lo shock dei tassi negativi (i tassi a 3 mesi si sono attestati a -0,38% al 31 dicembre 2019) e il persistere di tassi bassi (0,12% per il tasso a 10 anni), gli assicuratori francesi hanno mantenuto la loro solvibilità nel 2019. Spinti dalla donazione concessa dal Ministero dell’Economia a fine anno, che ha permesso loro di integrare nel capitale prudenziale gran parte del loro fondo di partecipazione agli utili (PPB), gli assicuratori vita hanno addirittura visto aumentare il loro coefficiente medio di solvibilità dal 211% al 259%. Per quanto riguarda gli assicuratori danni, la loro solvibilità è rimasta ad un livello elevato: 270%, rispetto al 272% di fine 2018.

Gli assicuratori, soprattutto del ramo vita, hanno continuato a finanziare l’economia nel 2019, poiché il 60% dei loro investimenti è stato utilizzato per finanziare le società, direttamente o indirettamente attraverso gli OICR. Anche il patrimonio in gestione ha raggiunto un livello record nel 2019: 2.600 miliardi di euro, di cui il 90% proveniente da risparmi.

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