di Nicola Carosielli
L’entità dell’effetto Covid-19, con la conseguente contrazione economica, ha spazzato via qualsiasi speranza di ripresa, almeno per quest’anno. Secondo le stime del gruppo assicurativo e di recupero crediti Atradius, il numero delle insolvenze a livello globale dovrebbe aumentare del 26% su base annua, con un’accelerazione nella seconda metà del 2020 dei fallimenti per via della graduale eliminazione delle misure di stimolo fiscale e della riapertura dei tribunali, con la conseguente ripresa delle procedure fallimentari. Comunque in Europa si dovrebbe registrare la crescita di insolvenze più contenuta: Italia, Germania, Francia, Austria, Belgio e Svizzera dovrebbero registrare un tasso tra il 6 e il 20%. Le stime di Atradius ipotizzano, in particolare, per l’Italia un’aumento delle insolvenze del 17%, del 6% per la Germania fino ad arrivare al 36% del Portogallo, al 34% dell’Olanda e al 20% del Belgio. La situazione potrebbe però migliorare nel 2021, quando l’Italia, così come Grecia e Portogallo, dovrebbe registrare un forte calo delle insolvenze (dal 10% italiano al 12% portoghese, fino al 25% greco), beneficiando di una discreta ripresa economica. Ma nel complesso, concludono gli esperti di Atradius, nonostante la generale ripresa di tutti i mercati l’anno prossimo, il confronto con i fallimenti aziendali del periodo precedente la recessione mostra comunque una crescita del 25%. (riproduzione riservata)

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