Il progetto “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali”, promosso nel 2010 dal Gruppo Unipol, evolve in un Think Tank. Dopo dieci anni di esperienza e grazie al contributo attivo di centinaia di stakeholder di settore, il progetto si rafforza attraverso la partnership con The European House – Ambrosetti.

Il Think Tank “Welfare, Italia”, presentato la scorsa settimana nell’ambito della 45esima edizione del Forum Ambrosetti, fornirà un contributo concreto alla definizione di welfare quale motore dello sviluppo sociale ed economico del Paese. In particolare, si configurerà come una piattaforma permanente di discussione, di condivisione di idee e di valorizzazione di buone pratiche di carattere pubblico e privato.

Molteplici sono gli obiettivi del Gruppo Unipol e The European House – Ambrosetti:

  • creare un osservatorio permanente del sistema di welfare in Italia, che tenga conto dell’evoluzione dello scenario economico, sociale e tecnologico di riferimento;
  • identificare e studiare i casi benchmark internazionali dai quali l’Italia può trarre ispirazione nel disegno delle politiche di welfare pubbliche e private;
  • definire una visione del welfare che valorizzi il ruolo complementare del privato e del terzo settore nel sostenere un percorso di crescita del Paese inclusivo e sostenibile;
  • identificare indirizzi e proposte di policy per l’ottimizzazione e la valorizzazione di tutte le componenti del sistema di welfare nazionale;
  • attivare una piattaforma autorevole e distintiva per la discussione di tutte le tematiche strategiche del welfare.

Obiettivi rispondenti alla serie di sfide che il sistema del welfare del Paese si accinge ad affrontare, quali: sostenere la crescita sociale attraverso l’evoluzione del sistema di welfare, considerato che ad oggi il 16,2% del PIL è assorbito dalla spesa previdenziale (pensioni e assistenza), mentre quella legata a servizi (assegni familiari, supporto per asili, congedo di maternità e paternità, supporto alle famiglie monogenitoriali, ecc.) pesa solo per l’1,0% del PIL; mettere a sistema le nuove forme di protezione e inclusione sociale (sostegno al reddito, formazione continua, lotta alle povertà); riorientare il supporto sociale alla mutata struttura familiare che presenta una maggior incidenza delle famiglie monocomponenti rispetto al passato (tra il 2010 e il 2018 sono passate dal 28% a oltre il 33% del totale); sfruttare le opportunità del progresso scientifico e tecnologico per migliorare i servizi di prevenzione, la gestione delle cronicità e le prestazioni assistenziali; sostenere l’integrazione tra welfare pubblico e privato, considerato che ad oggi la spesa sanitaria privata in welfare vale 40 miliardi di euro, di cui solamente il 9% è intermediata da forme integrative e la restante parte finanziata dalle famiglie out-of-pocket, mentre circa il 30% della forza lavoro (7,9 milioni di lavoratori) aderisce a forme di previdenza complementare; infine, accrescere il carattere universalistico della protezione sanitaria e previdenziale, anche attraverso l’ampliamento del welfare aziendale nel tessuto produttivo nazionale.

Il Think Tank porterà alla stesura di un Rapporto strategico che definirà sia la visione di medio-lungo termine per il sistema di welfare italiano sia il perimetro di prestazioni poste alla base della protezione e della coesione sociale. Inoltre, il documento fornirà approfondimenti specifici su temi di interesse per il welfare, oltre a indirizzi strategici e policy individuate per Istituzioni, Business Community e Terzo settore.

Il Rapporto strategico sarà presentato nel corso di un Forum annuale, la cui prima edizione si terrà il 4 dicembre 2019 a Roma, quando i risultati emersi saranno oggetto di dibattito e confronto tra leader politici, esponenti delle Istituzioni e della Business Community.

Welfare, Italia