di Anna Messia

Per ora sono solo voci di mercato ma c’è chi è pronto a scommettere che l’uscita dell’amministratore delegato di Unisalute Fiammetta Fabris, annunciata lo scorso lunedì, potrebbe rimescolare le carte nel settore del welfare ai vertici di Unipol e Generali, le due principali compagnie di assicurazione italiane, incrociandosi con un probabile riassetto in Generali Italia. Da parte sua Unipol, come comunicato, ha scelto di sostituire Fabris con un’altra donna che vanta una lunga esperienza nel settore e che ha visto crescere il suo peso nella compagnia anno dopo anno: Giovanna Gigliotti, responsabile della direzione tecnica danni di UnipolSai, che ha rivestito ruoli di crescente rilievo strategico in molteplici aree del settore assicurativo. A lei toccherà spingere sulla crescita del welfare di Unipol, che rappresenta un pilastro del piano industriale 2019-2021 presentato a maggio dalla compagnia di Bologna, che già oggi ha una posizione di leadership nel comparto. Una spinta che ha comportato anche una riorganizzazione societaria, visto che a giugno i cda delle controllate Unisalute e Unisalute Servizi hanno approvato, per quanto di competenza, la scissione parziale proporzionale di Unisalute Servizi, con conferimento in favore di una società di nuova costituzione (newco) del ramo di attività costituito dall’erogazione di servizi specialistici di tipo medico-sanitario, e il successivo trasferimento della partecipazione nella newco a favore di UnipolSai. Dopo la scissione Unisalute Servizi potrà focalizzare l’attività sulla commercializzazione, promozione e gestione di servizi di assistenza socio-sanitaria, dando appunto una spinta alla crescita. Mentre Fabris, almeno per ora, ha scelto di chiudere la sua carriera avendo raggiunto i requisiti per la pensione, ma la pausa potrebbe non durare a lungo. La manager vanta una lunga esperienza nel settore, dopo aver lavorato per oltre 30 anni in Unipol, dove ha contribuito alla nascita di Unisalute, e sembra ancora pronta a dare il suo contributo a questo settore. Ecco perché appare probabile un suo rientro nel mercato dopo una fase di stand-by. Caso vuole che tra le possibile opzioni per Fabris ci sia anche un passaggio alla compagnia più diretta concorrente, dove la poltrona per guidare il welfare di gruppo si è da poco liberata.
Infatti nell’ambito di una più ampia riorganizzazione della squadra manageriale di Generali Italia, avviata ad agosto, Andrea Mencattini, l’ex amministratore delegato di Generali Welion, la società del gruppo dedicata al welfare, ha avuto un nuovo incarico nella compagnia, chiamato a occuparsi delle diverse unità di business e della gestione delle relazioni a contenuto tecnicoassicurativo con le istituzioni e
le associazioni di categoria. Mentre le deleghe di Generali Welion sono state assegnate ad interim al presidente Gianluca Perin e al consigliere delegato Paolo De Santis. L’esperienza di Fabris potrebbe essere decisamente utile per la crescita di Generali nel settore del welfare, business centrale anche nei piani del Leone. Ma, almeno per ora, sono poco più che voci di mercato. (riproduzione riservata)

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