In Italia ad agosto immatricolazioni in calo del 16% contro il 3% del mercato
Sui dati di Torino pesano le flessioni dei marchi Alfa (-68%), Maserati (-55%), Chrysler, Jeep e Dodge (-27%). Ma Lancia raddoppia (95%). E Unrae chiede al governo il rilancio del settore
di Nicola Carosielli

Agosto in rosso per le immatricolazioni in Italia. Dopo il dato stabile di luglio, il mese appena concluso ha fatto registrare un calo del 3,11% su base annua con 88.939 autovetture, rispetto alle 91.792 immatricolate un anno fa. Un contesto difficile che ha pesato soprattutto su Fca , che ha visto diminuire del 16,07% il numero di auto immatricolate su base annua (20.767 auto), con la conseguente riduzione della quota di mercato al 23,35% dal 26,95% di un anno fa.
Entrando nel dettaglio, il calo maggiore (così come fu a luglio) è stato quello di Alfa Romeo con 1.131 veicoli immatricolati, per una market share dell’1,27%, rispetto alle 3.610 unità consegnate nell’agosto dello scorso anno (3,93% la quota di mercato), per una variazione complessiva del -68,67%. In calo del 27,04% Chrysler , Jeep e Dodge, con 4.134 auto immatricolate (quota del 4,65%) rispetto alle 5.666 auto nell’agosto 2018 (quota di mercato del 6,17%). Il dato fa riflettere, considerando che a luglio Jeep e Dodge avevano invece segnato un progresso del 3,1% su base annua a 7.446 unità. Seppur meglio rispetto al dato di luglio, continuano a ridursi le immatricolazioni per il marchio Fiat . Ad agosto sono state immatricolate 13.000 unità, equivalenti a una quota di mercato del 14,62%, rispetto alle 14.188 unità dell’agosto precedente (15,46% la quota di mercato), per una variazione negativa dell’8,37%. Continua invece il trend positivo Lancia, che ha quasi raddoppiato le auto immatricolate nell’agosto 2019. Con 2.502 unità, Lancia ha infatti segnato un progresso tendenziale del 95,77% su base annua, portando così la quota di mercato al 2,81% rispetto all’1,39% raggiunta un anno prima con 1.278 unità. Infine, Maserati ha immatricolato 50 auto con una quota di mercato dello 0,06% a fronte delle 112 unità (0,12% quota mercato) dell’agosto dello scorso anno, per una flessione complessiva del 55,36%.
In termini generali, i dati rilasciati dal ministero dei Trasporti indicano un volume globale delle vendite di 325.375 unità, che hanno interessato auto nuove per il 27,33% e per il 72,67% auto usate, con 236.436 trasferimenti di proprietà (-9,23% rispetto agosto 2018).
Dall’Unrae, l’associazione che riunisce i rappresentanti dei produttori esteri di autoveicoli, tramite le parole del presidente Michele Crisci auspicano che «al più presto possa essere pienamente operativo un nuovo governo e che questo voglia mettere finalmente e seriamente nella sua agenda il rilancio del settore automotive, che da troppo tempo sta soffrendo una crisi ben più grave di quella dell’economia in generale». Una certo ottimismo arriva però dal Centro Studi Promotor, da cui sottolineano il discreto sviluppo, nel corso del mese, nell’acquisizione di ordini, che potrebbe consentire l’avvio di una fase di moderato recupero nel secondo semestre dell’anno. (riproduzione riservata)
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