Riassicurazione: l’agenzia di rating Moody’s ha mantenuto stabili le sue prospettive per il settore globale fino al 2020, caratterizzato da una forte capitalizzazione e prezzi in aumento che compensano i bassi tassi di interesse e il calo dei rilasci di riserve.

Gli analisti hanno osservato che il capitale regolamentare ed economico dei riassicuratori è rimasto resistente grazie al maggiore ricorso alla retrocessione, che ha contribuito a ridurre i sinistri catastrofali del 2017 e 2018.

L’aumento del ricorso alla retrocessione ha generalmente ampliato la distribuzione dell’esposizione al rischio, ma per alcuni riassicuratori la maggiore dipendenza dalle  retrocessioni dei rinnovi annuali ha avuto un impatto negativo sulla qualità del capitale.

Analogamente, un impegno più proattivo con il capitale alternativo ha aiutato molti riassicuratori ad aumentare la capacità, a limitare l’esposizione ai rischi maggiori e a generare maggiori entrate da commissioni, ma allo stesso tempo ha aumentato la loro esposizione alle dinamiche della domanda e dell’offerta del mercato.

Moody’s ha anche riconosciuto che i miglioramenti dei prezzi si sono finalmente concretizzati durante i rinnovi del 2019, alleviando in parte la pressione sulla redditività di alcuni riassicuratori.

D’altro canto, gli aumenti dei prezzi sono stati in gran parte limitati ai rami colpiti dalle catastrofi e sono stati attenuati da un’abbondante capacità di capitale alternativo.

Ad esempio, mentre i prezzi dei rami property non colpiti da grandi sinistri sono rimasti in media invariati durante la stagione di rinnovo del 2018 e del 2019, i rami property colpiti sono aumentati fino al 20% negli ultimi rinnovi di luglio, rispetto al 10% dell’anno precedente.

La capacità dei riassicuratori di assorbire i sinistri catastrofali superiori alla media rimane quindi limitata, ha concluso l’agenzia, con molte compagnie che non realizzano utili sufficienti a fornire un’efficace ammortizzazione contro anni di perdite superiori alla media.

Uno dei principali fattori di minore redditività è stata la diminuzione del potenziale di guadagno dalla riassicurazione contro le catastrofi immobiliari statunitensi, poiché il capitale alternativo è diventato più radicato, e l’attività è diventata più standardizzata, ha sostenuto Moody’s.
Il persistente contesto di bassi tassi d’interesse presenta un ulteriore vento contrario per i riassicuratori, hanno affermato gli analisti, in quanto i bassi rendimenti spingono le società ad assumersi maggiori rischi investendo in titoli di debito societario ad alto rendimento e attività illiquide.

In un contesto di bassa inflazione e di indebolimento della crescita economica, Moody’s prevede un ulteriore deterioramento, in quanto i bassi tassi di interesse e i rendimenti negativi dei titoli di Stato continuano a erodere i redditi dei riassicuratori e a mettere i profitti sotto ulteriore pressione.

Infine, Moody’s ha espresso preoccupazione per il rallentamento dei rilasci di riserve di riassicurazione, in quanto gli affari ammortizzati negli anni di sottoscrizione più redditizi si esauriscono.

In prospettiva, i cambiamenti climatici sono stati inoltre identificati come una delle principali fonti potenziali di rischio per il settore riassicurativo, soprattutto in termini di effetti sulla frequenza e la gravità delle catastrofi naturali.
In particolare, il rischio di incendi boschivi è stato considerato meno prevedibile a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, a seguito delle perdite senza precedenti registrate in California negli ultimi due anni, che potrebbero richiedere ai riassicuratori di rivedere le loro pratiche di modellizzazione.

Responsabilità ambientali, potenziali diminuzioni del valore degli investimenti legati alle emissioni di carbonio e un maggiore controllo normativo rappresentano ulteriori rischi legati al clima, ha detto Moody’s.

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