Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Osservatorio permanente sugli investimenti assicurativi 

Tra le offerte di UnipolSai, Gestimix è in sintesi una polizza mista multiramo con partecipazione agli utili e unit linked. L’obiettivo è l’incremento del capitale investito, pari al premio versato al netto dei costi, determinato dalla somma di quanto investito nel fondo interno della società e del capitale collegato alla gestione separata R.E. UnipolSai, che complessivamente costituiscono il capitale assicurato. La durata del contratto può oscillare tra un minimo di 10 anni ed un massimo di 20 anni, risolvendosi automaticamente alla scadenza o in caso di premorienza dell’assicurato. Il rendimento della gestione separata può avere valore positivo o negativo, ma al raggiungimento della scadenza contrattuale, oppure in caso di decesso dell’assicurato, di riscatto parziale o totale del contratto, la società garantisce un tasso di rendimento annuo minimo pari allo 0%. Per quanto riguarda il capitale investito nel fondo interno, nel rispetto dei limiti del profilo scelto dal contraente, la percentuale di allocazione iniziale nel fondo è stabilita dallo stesso contraente. Oppure è stabilita dalla compagnia in caso di adesione al Bilanciamento Gestito: in questo caso vengono affidate alla società le scelte, in base a criteri predefiniti, relative all’individuazione della percentuale di allocazione iniziale nel fondo interno e ai successivi ribilanciamenti.
Dimensione Multivalore Investimento di Groupama è un contratto di assicurazione multiramo a vita intera, a premio unico e premi unici aggiuntivi, le cui prestazioni sono collegate alla gestione separata ValorePiù e a fondi interni di tipo unit linked. In caso di decesso dell’assicurato è previsto il pagamento, a favore dei beneficiari designati, di una prestazione pari alla somma del capitale assicurato nella gestione separata e del controvalore delle quote nei fondi interni maggiorato del 7%, che scende al 2% se l’età assicurativa raggiunta dall’assicurato al momento del decesso è superiore agli 80 anni. In ogni caso, la maggiorazione del controvalore delle quote non può superare 10 mila euro.

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L’élite va protetta, la ricchezza gestita. Continua il mantra per le famiglie italiane, considerando anche il momento di stallo vissuto dal capitalismo familiare del Paese. La consapevolezza che la ricchezza, specie quando liquida, vada, però, anche consigliata con servizi di consulenza ad hoc prende sempre più piede, consentendo così di valorizzare il ruolo svolto dai family office, sempre più protagonisti della consulenza finanziaria. Certo, almeno a livello tecnico di family office per così dire puri, sono formalmente quelli di proprietà di una sola famiglia e per questo motivo sono rari almeno in Italia, data la necessità di detenere un patrimonio superiore ai 200 milioni per giustificare gli enormi costi.
La presidente della nuova Commissione europea è Ursula von der Leyen, a capo del Fmi ci sarà Kristalina Georgieva, mentre Mario Draghi si appresta a passare il testimone della Bce a Christine Lagarde. Un tris di donne in ruoli chiave per la futura governance europea e non solo. Seppur qualcosa quindi si muove verso una maggiore uguaglianza tra uomini e donne nel mondo della politica e del lavoro, ancora tanto resta da fare in molti settori. Per quanto riguarda il mondo della previdenza la Covip ha adottato le nuove “Disposizioni in ordine alla parità di trattamento tra uomini e donne nelle forme pensionistiche complementari collettive”, in sostituzione di quelle precedenti del 21 settembre 2011. Come rimarca l’Autorità di Vigilanza la nuova disciplina tiene conto del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna con cui è stata recepita la direttiva 2006/54/CE, riguardante la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.
Non è ancora chiaro se i movimenti in corso attorno a Mediobanca  preludano a una guerra ma, se questa scoppiasse, Jean Pierre Mustier potrebbe fare tesoro della massima cinese. Oggi in piazza Gae Aulenti c’è più di una ragione per mantenere un basso profilo: con un piano industriale da ultimare e una fusione da discutere, è comprensibile che il ceo non voglia restare coinvolto in baruffe dall’esito incerto. Tanto più che in questi anni ha preferito mostrarsi più attento al consenso sui mercati che alle logiche dei salotti e del capitalismo di relazione. Ecco perché, sebbene in palio ci sia il crocevia più ambito della finanza italiana, temporeggiare potrebbe rivelarsi la strategia più efficace. Una strategia che lascerebbe all’alleato l’onere di aprire le ostilità e di sostenere le prime battaglie.
Nei primi sei mesi del 2019, in Italia, i fondi sostenibili e responsabili (Sri) hanno registrato una crescita sostenuta in termini di raccolta: 2,6 miliardi di euro in aumento di oltre il 20% rispetto ai 2,16 miliardi dello stesso periodo 2018. Pramerica sgr, società di gestione che fa capo al gruppo americano Pramerica Financial, con i suoi 360 milioni di raccolta dei prodotti Sri nel semestre si posiziona tra i primi tre operatori in Italia nella classifica Assogestioni dei flussi di fondi aperti sostenibili. Ed è sesta per masse in questa asset class (1,53 miliardi su un patrimonio gestito di 62 miliardi).

Aumentano le tutele per i tributaristi Lapet. Oltre agli interventi in materia di welfare e previdenza di cui oggi i professionisti iscritti alla gestione separata Inps possono godere sul versante pubblico (vedi altro articolo nella pagina), la Lapet, per venire incontro alle esigenze dei suoi iscritti, ha adottato ulteriori ed interessanti servizi. Si tratta, nello specifico, di un accordo grazie al quale è possibile accedere a un network di strutture sanitarie convenzionate, a tariffare scontate. Scaricando apposita tessera da esibire alla struttura, si otterrà, infatti, uno sconto immediato, mediamente pari al 30% per ogni singola prestazione erogata.
Di tali benefici può usufruire non soltanto l’iscritto Lapet ma anche il suo nucleo familiare, e/o dipendenti di studio, fino a ben sei beneficiari. Garantita è altresì la qualità delle prestazioni e la capillarità delle strutture operanti su tutto il territorio nazionale.
Novità per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps. Il decreto legge n. 101/2019, recante «Misure urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali», prevede che l’indennità giornaliera di malattia, l’indennità di degenza ospedaliera, il congedo di maternità e il congedo parentale sono corrisposti a condizione che nei confronti dei lavoratori interessati risulti attribuita una mensilità (anziché 3) della contribuzione dovuta alla predetta gestione separata nei dodici mesi precedenti la data di inizio dell’evento o dell’inizio del periodo indennizzabile.

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  • Ritirati i farmaci dove c’è la ranitidina Impurità cancerogena
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di farmaci con il principio attivo ranitidina – utilizzato per trattare problemi gastrici come l’acidità – prodotto dall’officina Saraca Laboratories Ltd in India, a causa della presenza di un’impurità potenzialmente cancerogena. Si tratta dell’impurezza N-nitrosodimetilammina (Ndma) della classe delle nitrosammine, già trovate nel 2018 in alcuni anti-ipertensivi (sartani). L’Aifa sta lavorando con le altre agenzie per valutare il grado di contaminazione.

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  • Ritirati farmaci con ranitidina
L’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro di tutti i medicinali per la cura di problemi gastrici contenenti ranitidina pro-dotta in India da Saraca Laboratories Ltd perché sono state riscontrate im-purità potenzialmente cancerogene. Ha disposto anche il divieto di utilizzo di tutti i medicinali conte-nenti ranitidina prodotta da altre aziende in attesa dei test.
  • Sostanze killer, maxi processo (con la sorella di Carrère)
Nel corso di 33 anni, dal 1976 al 2009, il farmaco Mediator dei laboratori Servier è stato usato in Francia da 5 milioni di persone, prima nella terapia del diabete, poi anche nelle diete, per ridurre la fame. Lunedì, dieci anni dopo le morti sospette e il ritiro dal commercio, comincia a Parigi il processo alla casa farmaceutica fondata da Jacques Servier, scomparso nel 2014 a 92 anni. Sarà un procedimento giudiziario gigantesco: 7 mesi di udienze già programmate, venti imputati, 100 testimoni, 4.000 parti civili e 400 avvocati, tra i quali la più celebre è senza dubbio Nathalie Carrère, che dall’inizio della vicenda difende Jacques Servier e poi gli eredi e i manager dell’azienda. Quanti morti? Dai cinquecento delle prime stime a circa duemila, il processo proverà a stabilirlo.

  • Mediobanca, fondi in manovra in vista delle mosse in assemblea
Si surriscalda la partita Mediobanca. Piazza Affari fiuta lo scontro e spinge il titolo di Piazzetta Cuccia a ridosso della soglia dei 10 euro, livello oltrepassato nel corso della seduta, che non rivedeva dal maggio dell’anno scorso. Le quotazioni alla fine si sono fermate a 9,972 euro con un progresso del 2,8% dal giorno prima. Ma soprattutto sono esplosi gli scambi, con 11,44 milioni di azioni passate di mano, rispetto ai 3,9 milioni della vigilia, pari a quasi l’1,3% del capitale. Sarebbero entrate in azione mani forti in vista della prossima assemblea del 28 ottobre e delle possibili mosse del nuovo socio Leonardo Del Vecchio, spuntato nel capitale con una quota vicina al 7%. La convocazione ufficiale dell’assemblea sarà pubblicata lunedì prossimo e da lì decorreranno i dieci giorni di tempo utili per proporre un’integrazione dell’ordine del giorno. Delfin potrebbe far mettere ai voti la richiesta di convocare un’assemblea straordinaria per cambiare lo statuto, nella parte che prevede – a garanzia di una continuità operativa dell’istituto che non ha fatto mancare risultati in questi anni – che l’amministratore delegato (articolo 24) sia scelto tra uno dei dipendenti, ai quali sono riservati tre posti nel board, che sia dirigente del gruppo da almeno tre anni.

 

  • I Pir ad agosto riducono il rosso
Sarà stato l’andamento positivo dei mercati finanziari o, più banalmente, il clima vacanziero tipico del periodo, ma ad agosto i Pir hanno tamponato le richieste di rimborso. Rispetto a luglio il saldo dei piani individuali è stato infatti meno negativo: dalle casse dei gestori sono usciti poco meno di 47 milioni contro i -151 registrati il mese precedente. Certo, su 52 prodotti analizzati dall’Osservatorio di Plus24, la maggior parte ha ancora il segno meno vicino al dato di raccolta (32 per l’esattezza), ma la sensazione è che la buona performance messa a segno da inizio anno dai mercati abbia indotto i sottoscrittori a mantenere le posizioni. Nel 2019 sono ben 32 i Pir che viaggiano con rendimenti nell’ordine dei due punti percentuali, compensando le perdite accusate nel corso del 2018(il migliore è stato Anthilia Small Cap Italia, che ha spuntato il 25,2% e quello che si è rivalutato di meno è stato Euromobiliare Pir Italia Flessibile con il 3,9%).
  • Con la scatola nera prezzi giù ma il cliente è meno libero
I “big data” sono il futuro per molti settori, ma in particolare per quello assicurativo. Secondo lo studio di Sigma (Swiss Re institute), i dati generati a livello globale stanno aumentando esponenzialmente, grazie alla diffusione di dispositivi in grado di inviare e ricevere informazioni digitali. Nel 2019 si sono prodotti, per esempio, a livello mondiale, 40 zettabytes di dati (si tenga conto che uno zettabytes è pari a mille miliardi di gigabytes). Entro il 2025, i dati mondiali cresceranno del 27% raggiungendo i 175 zettabytes ( un terzo dei quali sarà in tempo reale). In questo scenario il vantaggio competitivo andrà alle compagnie in grado di intercettare segnali precoci per prevenire i rischi emergenti, per ottenere informazioni dettagliate sul comportamento dei clienti . Si spera che l’elaborazione di tutte queste informazioni vada anche a vantaggio degli assicurati e che vengano risolti e gestiti i problemi di privacy (lo scorso luglio sono state in tal senso pubblicate le linee guida di policy nell’utilizzo dei Big data a firma congiunta dell’Authority della Concorrenza, del Garante delle Comunicazioni e di quello della Privacy).
  • Groupama consolida l’alleanza con Ibm
Groupama accelera sul fronte della telematica dove già risulta la terza compagnia in Italia per installazione di black box Rc Auto (alle spalle di Unipol e Generali). Si consolida il rapporto con la big Ibm. G-Evolution, società di servizi telematici, partecipata al 100% da Groupama Assicurazioni, ha infatti annunciato giovedì 19 settembre l’avvio di una collaborazione con il colosso americano per lo sviluppo delle soluzioni digitali che cambieranno il modo in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata nell’industria assicurativa. La collaborazione mette a fattor comune il know-how di G-Evolution e le principali competenze di Ibm per la trasformazione strategica delle imprese attraverso le tecnologie più innovative come Internet of things, Artificial Intelligence e Cloud ibrido. «Nel corso degli ultimi due anni G-Evolution ha lavorato con Ibm Services e con Ibm Cloud & Cognitive per sviluppare una piattaforma leader nel settore – basata sulla Ibm public cloud che ne garantisce sicurezza, apertura e scalabilità – in grado di integrare e strutturare una miriade di dati provenienti da fonti differenti; dai core data in campo assicurativo, come i dati su polizze e sinistri, ai dati contestuali e storici, come quelli relativi alle condizioni meteorologiche, al traffico, e ai dati telematici.
  • Le vie della previdenza per l’economia reale
Non era mai successo che un gruppo di fondi pensione unisse le forze per un progetto comune di allocazione efficiente dei contributi versati dagli aderenti. Ancora più rilevante l’obiettivo, quello di investire nella cosiddetta “economia reale” o, per essere più concreti, nelle piccole e medie imprese italiane che rappresentano il tessuto produttivo italiano e troppo spesso non entrano nei radar della finanza. Il progetto Iride, di cui abbiamo scritto sabato scorso su queste colonne e approfondito mercoledì nella newsletter Pensioni24 ( http://24o.it/xPLPet) , presenta molti aspetti rilevanti; mette sul piatto subito oltre 50 milioni di euro per partire, premia le Pmi virtuose con vocazione internazionale, consente loro di ottenere quella visibilità che altrimenti non avrebbero. Motivi tutti che stanno spingendo altri fondi negoziali ad unirsi al consorzio per puntare su asset illiquidi, potenzialmente decorrelati dalla restante parte del portafoglio e che si sta imponendo come una via maestra per far evolvere la qualità dei portafogli previdenziali.