Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Vittoria Investimeglio Multiramo Open è una polizza multiramo a vita intera e a premio unico, collegata alla gestione separata Vittoria Obiettivo Crescita e all’andamento di alcuni fondi. Per la componente di premio investita nella gestione separata viene riconosciuta una rivalutazione annua (che può avere valore positivo o negativo) in base al rendimento della gestione stessa e la compagnia garantisce in caso di riscatto o decesso dell’assicurato la restituzione del premio investito nelle gestione separata. La prestazione in caso di decesso dell’assicurato prevede che la compagnia  liquidi ai beneficiari designati un capitale derivante dalla somma di diversi elementi: per la parte investita nella gestione separata, il capitale assicurato rivalutato in base al rendimento della gestione separata stessa, ma con minimo di rivalutazione dello 0%; per la parte investita in fondi, un capitale pari al numero delle quote attribuite al contratto moltiplicato per il valore delle stesse rilevato il terzo giorno lavorativo successivo dalla data di notifica del decesso.
Le reti di consulenti finanziari sono arrivate ad amministrare la cifra record di 580 miliardi, più che doppia rispetto ai 229 miliardi del 2009. Ma davanti hanno ancora enormi potenzialità di crescita. Lo dice convinto Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, che quest’anno, a meno di imprevisti scossoni di mercato, si prepara a staccare ricchi dividenti. Doris plaude al nuovo assetto di governo del Conte-bis, che ha fatto scendere lo spread, ma aggiunge che la vera scommessa sarà far ripartire il pil mentre. Quanto agli scenari del risparmio gestito, lancia qualche frecciatina alla Mifid II, molto costosa per le imprese. E, tra le prossime mosse di Banca Mediolanum, annuncia la volontà di diventare un punto di riferimento per le pmi in Italia. Mentre per i clienti retail aumenterà il peso delle polizze per la protezione
  • Crif conferma anche in agosto il trend negativo delle richieste mutui
Secondo quanto riportato dal Barometro Crif, in agosto le richieste di nuovi mutui e surroghe confermano la contrazione che perdura dall’inizio dell’anno, facendo segnare un calo del 7% rispetto allo stesso mese del 2018. Alla base del trend negativo in atto, oltre al costante ridimensionamento dei mutui di sostituzione, si può ipotizzare anche l’incidenza del peggioramento del clima di fiducia dei consumatori che potrebbe aver indotto molte famiglie a rimandare decisioni importanti come quelle sulla casa. L’importo medio richiesto delle richieste di nuovi mutui e surroghe si è attestato ad agosto a 129.662 euro, +1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2018.

Cinque uragani di categoria 5, il livello più alto, si sono formati nell’Atlantico negli ultimi quattro anni per colpa del riscaldamento climatico. L’ultimo è Dorian. Difficile provare che la serie in corso sia legata al cambiamento del clima dal momento che si tratta di fenomeni complessi, ma alcuni indizi ci sono secondo quanto ha detto, a Le Figaro, Frank Roux, specialista di cicloni all’università di Tolosa III-Paul Sabatier. Tra il 2003 e il 2007 sette uragani di categoria 5 hanno colpito la regione, ma negli otto anni successivi non ce ne sono stati.
Google e Facebook doppiamente sotto scrutinio negli Stati Uniti per le questioni che riguardano antitrust e privacy. Oltre alle indagini da parte degli organi federali, si stanno aggiungendo infatti anche quelle dei procuratori generali di una trentina di stati che vogliono vederci chiaro sulle pratiche dei due giganti del web. La notizia è già circolata nelle scorse settimane, ma secondo il Wall Street Journal lunedì ci sarà l’annuncio ufficiale di una delle due indagini, quella su Alphabet, la società che controlla Google.
A fare l’annuncio dovrebbero essere «almeno tre dozzine» di procuratori bipartisan rappresentati da quello del Texas, il repubblicano Ken Paxton.

 

Banca Mediolanum ha realizzato in agosto una raccolta netta di gruppo pari a 336 milioni di euro, con un totale di 2,6 miliardi da inizio anno. La raccolta del risparmio gestito è ammontata a 313 milioni (2 mld da gennaio). «Agosto si è rivelato tra i migliori mesi del 2019 nonostante le incertezze legate alla situazione geopolitica», ha osservato l’a.d. Massimo Doris. «Ancora una volta spicca il dato di raccolta in risparmio gestito di ben 313 milioni di euro, principalmente investiti nelle nostre soluzioni di lungo periodo, ovvero fondi comuni e polizze unit linked». L’erogazione di credito alla clientela che si è avvicinata a 1,5 miliardi di euro da inizio anno, in crescita del 13% rispetto al 2018.

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  • Omicidio stradale, pedone indagato
La Procura di Genova ha indagato un pedone di omicidio stradale: M.F, una donna di 43 anni, il 26 giugno scorso ha provocato un incidente, attraversando la strada fuori dalle strisce pedonali; ha urtato e fatto cadere a terra Giorgio Chiesa che a moderata velocità sopraggiungeva con il suo scooter in via Emilia, una strada pericolosa, lungo la valle che risale dallo stadio di Marassi e poi come Statale 45 finisce in provincia di Piacenza. L’anziano ottantenne è morto ieri, dopo due mesi e mezzo di ricovero all’ospedale Galliera. In giornata i vigili urbani hanno trasmesso al magistrato di turno Giancarlo Vona la notizia di reato, contemplata dalla nuova legge sull’omicidio stradale e sulle lesioni stradali gravi con diagnosi superiore ai 40 giorni (per queste ultime prima si procedeva dietro presentazione di querela di parte, adesso d’ufficio).
  • Paura da super batterio 17 morti sospette negli ospedali toscani
C’è un super batterio che preoccupa la sanità toscana, è di quelli resistenti agli antibiotici e micidiale. Si chiama New Delhi metallo beta-lattamasi, in sigla Ndm. Sono diciassette le morti sospette registrate da gennaio a maggio nelle corsie degli ospedali toscani su un totale di 64 pazienti che sono stati infettati. «Il New Delhi porta a una mortalità del 40 per cento per chi viene infettato ». Dalle ricerche eseguite fino ad ora risulta che nei vari reparti siano stati individuati 546 pazienti portatori sani (il germe si annida magari per anni nell’intestino di chi ha fatto uso di antibiotici e resta lì senza degenerare) e 64 invece che hanno sviluppato l’infezione. Di questi, diciassette sono deceduti, ma è al momento impossibile stabilire se la causa della morte sia proprio il New Delhi o altre patologie. Infatti chi viene colpito è un soggetto con le difese immunitarie abbassate: anziani, trapiantati, diabetici, ustionati o pazienti sottoposti a chemioterapia.

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  • Dorian, «un bilancio inimmaginabile»
«L’opinione pubblica purtroppo deve prepararsi a informazioni inimmaginabili sui numeri delle vittime e dei danni alle Bahamas». A pronunciare queste parole, ieri, è stato il ministro della Sanità dell’arcipelago, Duane Sands, mentre i soccorritori parlano di «centinaia, se non migliaia, di dispersi». «Il bilancio dei morti, finora ufficialmente fermo a 30, senza dubbio sarà molto più alto», ha aggiunto Sands mentre la Cnn sottolinea come siano stati inviati 200 sacchi per cadaveri nelle isole Abaco, le più colpite dell’arcipelago.Tantissimi residenti stanno usando i social per cercare di rintracciare amici e familiari e un sito: in particolare il DorianPeopleSearch.com elenca i nomi di oltre 5.500 persone di cui non si hanno notizie da giorni. Per quanto riguarda i danni, la Croce Rossa Internazionale teme che il 45 per cento delle case sulle isole di Grand Bahama e Abacos — vale a dire circa 13.000 immobili — siano state gravemente danneggiate o distrutte dall’uragano. E il primo ministro dell’arcipelago Hubert Minnis ha spiegato come i danni dureranno per «generazioni». E se le Nazioni Unite stimano che circa 70 mila persone abbiano bisogno di aiuto immediato, dall’Europa sono in arrivo 500 mila euro di aiuti. «L’uragano Dorian ha lasciato una grande scia di distruzione con molte vittime e case in rovina. I nostri pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, con le autorità delle Bahamas e i coraggiosi primi soccorritori. L’Ue è pronta a fornire ulteriore assistenza», ha affermato il commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides. Intanto Dorian, sceso a categoria 1, ha toccato la costa della North Carolina.
  • Auto sulla folla a Berlino: quattro morti
Una Porsche è finita a tutta velocità su un marciapiede in pieno centro a Berlino provocando quattro morti. Tra le vittime un bambino. Tra i feriti, in gravi condizioni anche il conducente dell’auto. L’uomo potrebbe aver perso il controllo del veicolo per l’alta velocità, nel quartiere di Mitte. A bordo oltre al conducente, ci sarebbero stati anche una donna e un bambino di 6 anni. Polizia e vigili del fuoco della capitale tedesca ipotizzano che si tratti di un grave «incidente stradale».
  • «L’antibiotico non serve, al bimbo date camomilla» Così è morto per un’otite
Le motivazioni della sentenza con la quale il 6 giugno i genitori di Francesco Bonifazi, morto di otite a 7 anni, sono stati condannati a tre mesi di reclusione per non «aver esercitato l’obbligo di protezione nei confronti del figlio» elencano gli errori agghiaccianti compiuti dall’omeopata cui si erano affidati. Massimiliano Mecozzi, studio a Fano, dovrà comparire il 24 settembre presso il tribunale di Ancona per l’avvio del processo. La ricostruzione dei fatti contenuta nel documento depositato questa settimana sembra già inchiodarlo a responsabilità gravissime. Il piccolo è morto il 27 maggio del 2017 per le complicazioni di un’otite media che, scrive il giudice per le indagini preliminari Paola Moscaroli, avrebbe potuto tranquillamente essere trattata con successo con antibiotici dati per tempo. Invece dal 7 al 27 maggio, cioè dai primi consigli omeopatici di Mecozzi (quasi sempre telefonici) fino alla scomparsa avvenuta nell’ospedale di Ancona, il piccolo Francesco ha ricevuto solo rimedi naturali nonostante le sue condizioni giorno dopo giorno peggiorassero. E quando infine il 18 maggio, ultima data utile secondo i periti per intervenire con gli antibiotici, aveva accettato controvoglia di visitarlo, non gli aveva neppure alzato il cappellino per controllare il liquido purulento nelle orecchie. La sentenza esprime un giudizio molto duro anche nei confronti dei genitori cui viene contestata tra l’altro la scelta «inadeguata e imprudente» dell’omeopata «come unica figura di riferimento nonostante la rigidità del professionista nell’approccio all’uso di terapie vaccinali e antibiotiche». I coniugi Bonifazi non avrebbero esercitato «vigilanza e vaglio di attendibilità dell’attività svolta dal medico». E si legge: «Neppure la fiducia riposta nel medico, legittima e giustificata, può escludere un residuo obbligo di protezione nei confronti del minore». Avrebbero quindi dovuto rivolgersi a un altro pediatra. L’avvocato della famiglia, Federico Gori, già all’uscita della sentenza aveva annunciato che, conosciute le motivazioni, avrebbe presentato ricorso.
  • Banca Mediolanum, ad agosto 336 milioni di raccolta netta
Banca Mediolanum ha registrato 336 milioni di raccolta netta totale nel mese di agosto, e 313 milioni riconducibili al risparmio gestito. Dal 1 gennaio 2019 la raccolta netta totale si è attestata a 2,63 miliardi, contro i 2,21 miliardi dello stesso periodo del 2018. Numeri che, secondo l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris, fanno di agosto uno dei mesi migliori dell’anno, nonostante le incertezze date dalla situazione geopolitica.

Maltempo nelle Langhe, danni a noccioleti e vigne

Il caldo e l’afa sembrano ormai avere le ore contate, almeno in buona parte dell’Italia dove le temperature hanno subito un calo e le piogge, a volte anche violente, hanno preso il posto di sole e calura. Insomma le prove tecniche dell’autunno hanno già fatto il loro esordio soprattutto in Piemonte e in Liguria dove ad essere colpita è stata la zona delle Langhe: in appena un’ora, nel pomeriggio di giovedì, sono caduti fino a 130 millimetri di pioggia ad Alba e nei paesi limitrofi, con la grandine che si è abbattuta sui vigneti alla vigilia dell’inizio della vendemmia. Infatti, stima la Confagricoltura di Cuneo, la violenta bomba d’acqua mista a grandine che si è abbattuta su una vasta zona dell’Albese nel pomeriggio di ieri rischia di compromettere seriamente i raccolti nei noccioleti e nei vigneti delle zone colpite. Una situazione, quella di “questa pazza estate” che, per il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha causato nelle ultime settimane danni per almeno dieci milioni di euro. Vento forte di burrasca e circa 16 mila fulmini si sono abbattuti invece la notte di giovedì su Genova e sul ponente genovese, interessati, come il Piemonte, dall’allerta gialla. Secondo Arpal della Liguria poco dopo la mezzanotte le raffiche di vento hanno raggiunto in alcune zone i 120 km all’ora. Tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco per alberi abbattuti, tegole e insegne pericolanti. Scarsa la pioggia a Genova anche se sull’estremo levante della città ha grandinato. Intanto la La Protezione civile del Veneto ha diramato lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idrogeologica per forti temporali fino alle ore 10.00 di oggi.

Rischi antitrust: nuova crociata negli Usa contro Facebook & Co

Gli stati americani partono all’attacco di Big Tech, mettendo nel mirino di una nuova ondata di inchieste antitrust colossi di internet del calibro di Facebook e Alphabet. All’avanguardia New York: il suo procuratore generale, la democratica Letitia James, ha annunciato ieri il lancio di un’ampia crociata bipartisan e coordinata con altre influenti autorità statali sulla minaccia monopolistica posta dal leader dei social network Facebook. Lunedì è invece previsto l’annuncio formale a Washington da parte di una quarantina di stati, capitanati dal procuratore generale repubblicano del Texas Ken Paxson, di un’indagine sulle pratiche del re dei motori di ricerca Google controllato da Alphabet.

MEDIOLANUM

In agosto raccolta

a quota 336 miloni

Banca Mediolanum ha registrato ad agosto una raccolta netta totale positiva per 336 milioni, 313 milioni riferibili al risparmio gestito. Da inizio anno la raccolta netta totale risulta pari a 2,63 miliardi. L’erogazione di credito alla clientela si avvicina ad 1,5 miliardi di euro da inizio anno: +13% rispetto al 2018.

generali

Promuove la cultura della diversità

Generali e il Comitato aziendale europeo hanno firmato una nota congiunta per promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione nel gruppo. Gli obiettivi: una visione in cui la diversità sia considerata fonte di arricchimento; una struttura che faciliti il bilanciamento della vita professionale con quella personale; il totale supporto alle persone con disabilità; la garanzia di pari opportunità; favorire lo scambio di idee e l’esclusione di tutte le forme di discriminazione.

  • Dalle banche ai Pir: i temi sul tavolo del nuovo governo
Un tema di particolare interesse, aperto in realtà da sempre è quello della “giungla” della fiscalità sul risparmio. Anche Plus24 ha più volte segnalato questa situazione con la “confusione” tra redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria con limiti alle compensazioni che spesso creano confusione o ingiustizie. Oppure tra risparmio amministrato e gestito. C’è poi il fronte dei Pir. Andrea Monticini, docente di econometria finanziaria all’Università Cattolica, spiega: «La riforma dei Pir non è stata ben accolta dal mercato in quanto ha vincolato le scelte dei gestori maggiormente all’Italia, aumentando il rischio paese lasciando inalterato il beneficio fiscale. Il segnale che ha dato il mercato è stato chiaro. A questo punto sarebbe meglio tornare alla versione originaria dando maggiore mano libera ai gestori e in questo modo garantendo maggiore diversificazione». E anche Maurizio Bufi presidente di Anasf (associazione di consulenti finanziari legati alle reti) segnala: «Si è registrato un rallentamento, anzi una raccolta negativa, cosa che indica un disinvestimento in questo canale, che doveva essere un canale di raccordo tra il risparmio privato e l’economia reale. Dopo l’introduzione di nuovi vincoli con l’ultima manovra di bilancio, il canale è bloccato, occorre rivedere la normativa»
  • A ottobre il Governo dovrebbe fare il punto sui «nuovi» Piani
In teoria a ottobre il Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe fare il punto sui Pir e «valutare opportunità di interventi normativi ulteriori». O almeno così è scritto nell’articolo 6 del decreto attuativo sulla nuova normativa che disciplina i piani individuali di risparmio (l’inserimento di soglie minime del 3,5% da destinare rispettivamente all’Aim e al venture capital per i prodotti nati dopo l’1 gennaio 2019). Ora il fatto che nel 2019 non sia nato nemmeno un Pir è un elemento di valutazione abbastanza esaustivo.
  • Attesi una decina di decreti sulle polizze
Sono almeno dieci i decreti attuativi i ambito assicurativo che dovranno a breve, si spera, essere licenziati dal nuovo Governo. La scrivania più affollata di bozze è quella del neoministro allo sviluppo Economico Stefano Patuanelli, chiamato a valutare, e a firmare, i principali dossier che riguardano il settore assicurativo, dove le principali riforme dell’ultimo periodo attendono ancora i decreti attuativi per essere pienamente operative.
RCA E SCONTI CON SCATOLA NERE
Una delle tematiche calde, e cara soprattutto al M5s, è quella dell’Rc auto. Qui mancano ancora all’appello il Decreto sul contratto base Rca e sul modello elettronico, necessario, tra l’altro, per mettere a punto il preventivatore di tariffe allo studio dell’Authority. Un altro tema nell’ agenda di Patuanelli è l’aggiornamento del decreto istitutivo dell’Archivio Informatico integrato antifrode (Aia) un provvedimento che serve a includere le altre banche dati previste dalla legge concorrenza 2017 e fondamentali per proseguire nella lotta ai “furbetti della polizza”.
Legge Gelli sull’Rc medica
Anche l’importantissima riforma sull’Rc Medica, nota come legge Gelli (n. 24/2017) in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie è ferma, in attesa dei decreti attuativi.
Lesioni macropermanenti
Arbitro assicurativo
La legge che lo introduce è già entrata in vigore, ma manca un provvedimento da parte dei ministero dello sviluppo: l’Ivass ad agosto ha presentato una proposta che dovrà essere valutata dal Mise, sperando che si agisca a breve, visto che l’Authority vorrebbe partire antro il 2020.
Di più di ampio respiro, ma molto importante, è poi il riordino in materia di fondi sanitari e mutue assicuratrici sanitarie.
  • Axa al top nella raccolta Poste nell’incremento utili
La congiuntura economica e finanziaria non è di buon auspicio per i titoli assicurativi. I bassi tassi di interesse, scesi in molti casi in negativo, non sono una buona notizia per il settore alle prese anche con i danni catastrofali che continuano ad aumentare. Tuttavia i gruppi europei sono ancora molto solidi, lo rivela un recente studio della Fundación Mapfre che ha passato al setaccio i dati societari del 2018 dei principali gruppi assicurativi europei. A guidare la raccolta premi in Europa sono ancora gli stessi cinque gruppi che risultavano al top nel 2017: Axa, Allianz, Generali, Prudential e Zurich che sono riusciti a incrementare il volume dei premi nel 2018, con l’eccezione del gruppo basato a Zurigo che invece ha subìto una flessione del 3,7% lo scorso anno.
  • Tenere alte le ambizioni di rendimento
Provate a considerare la possibilità di andare in pensione sette anni dopo il previsto. Difficile da digerire per chi si trova nell’ultima fase della propria attività lavorative e vede vicino il traguardo pensionistico ma anche per un quarantenne. Le conseguenze dell’allungamento dell’aspettativa di vita sulle pensioni però hanno il loro peso. Il dato di partenza è stato messo a fuoco in un recente report di Schroder e mette i sette anni di cui sopra al centro dell’attenzione: trentacinque anni fa, infatti, un sessantenne aveva davanti a sé un’aspettativa di vita pari a 18 anni, dal momento che all’epoca l’età media era di 78 anni. Attualmente questa è salita a 85 anni e ciò determina una serie evidente di conseguenze: l’innalzamento dell’età in cui andare in pensione, evidentemente, ma non solo. D’altra parte l’età e le circostanze in cui scatta il pensionamento sono determinate dalla politica, che ha interesse a soddisfare il più possibile le esigenze degli elettori di terminare il prima possibile l’attività lavorativa. Anche a costo di aumentare deficit e debito pubblico, che negative ripercussioni sulle generazioni più giovani e su chi non è ancora nato.
  • Buoni i rendimenti dei dividendi dei titoli Si fanno i conti di Dorian
Diminuisce lo spread e si risollevano le quotazioni dei titoli assicurativi italiani. Il balletto si ripete ormai da anni: come si può notare dal grafico in pagina, il differenziale tra Btp e Bund è infatti una vera spada di Damocle per le compagnie italiane che hanno in mano, va ricordato, il 15% dello stock del debito pubblico italiano. I titoli di Stato emessi dal tesoro Italiano rappresentano infatti circa il 40% degli investimenti dei gruppi assicurativi che operano in Italia. E la forte contrazione dello spread degli ultimi giorni ha dato fiato alle quotazioni. Così se si guarda il bilancio da inizio anno dei titoli assicurativi quotati a Piazza Affari si scopre che l’indice Ftse Italia insurance ha messo a segno quasi il 20%, sovraperformando dell’1% circa il Ftse Mib.