I dati del 2018 raccolti dalle associazioni di categoria (Assifact, Assilea e Assofin)
Lo stock del credito specializzato è salito a 497 mld
Pagina a cura di Roxy Tomasicchio

Boccata d’ossigeno per l’economia reale. Grazie a finanziamenti riconducibili a leasing, factoring e credito al consumo, lo scorso anno le nuove erogazioni hanno superato i 365 miliardi di euro, facendo registrare una crescita dell’8,1% sul 2017 (338 miliardi). Anche lo stock totale ha fatto segnare un incremento pari al 6,1%, attestandosi a 497 miliardi di euro (era a 480 miliardi). Sono in sintesi i dati relativi al credito specializzato, raccolti dalle tre Associazioni di categoria (Assifact, Assilea e Assofin) cui aderiscono le banche e gli intermediari finanziari rispettivamente attivi nel settore del factoring (la cessione dei crediti), del leasing (la locazione di beni) e del credito alle famiglie (i finanziamenti per l’acquisto di beni o immobili).
L’analisi, giunta all’undicesima edizione, sottolinea come il credito specializzato abbia un ruolo molto rilevante nell’ambito dell’economia italiana: il rapporto tra il suo valore e alcuni aggregati macroeconomici, infatti, mostra il suo peso come strumento per il finanziamento di imprese e famiglie. La nuova produzione di credito specializzato nel 2018 rappresenta il 26,1% degli impieghi totali di banche e intermediari finanziari, in crescita rispetto all’anno precedente quando era al 24,6%. L’incidenza rispetto al pil è quasi al 21%, contro il 19,7% del 2017. Proseguendo sui dati, il credito specializzato finanzia il 9,4% del totale degli investimenti a medio termine rivolti alle imprese, mentre per quanto riguarda le famiglie, rappresenta il 9% del totale delle spese da esse sostenute nel corso dell’anno. Anche in questi due casi c’è stato un incremento rispetto ai dati precedenti, rispettivamente pari all’8,9 e 8,7%.
Famiglie e imprese sono i settori che maggiormente ricorrono al credito specializzato: l’erogato per il 72% soddisfa le esigenze di credito delle famiglie (soprattutto attraverso operazioni di credito al consumo e mutui immobiliari) e per il 22,4% quelle delle imprese, in particolare attraverso operazioni di leasing e factoring. Il restante si riferisce al settore pubblico (2,7%), finanziato maggiormente da operazioni di factoring, al settore finanziario per lo 0,3% e ad altri soggetti per il 2,7%.
Passando ad analizzare i protagonisti, in termini di nuovi flussi di credito finanziati, si nota la prevalenza degli operatori specializzati, ripartiti tra intermediari finanziari ex art. 106, altri intermediari e banche specializzate, che complessivamente rappresentano circa i due terzi del totale erogato nel 2018, contro il 32,2% attribuibile alle banche generaliste (era il 34,2% nella rilevazione precedente). In particolare, posizione di rilievo è quella degli intermediari finanziari ex art. 106 che finanziano la maggior quota di credito specializzato (47,4%, in crescita rispetto al 43,6% del 2017). Relativamente ai dati di stock, si conferma la prevalenza delle banche generaliste, che detengono il 59,9% dell’ammontare, il cosiddetto out standing, al 31 dicembre 2018. Tra gli operatori specializzati invece, che insieme rappresentano il restante 40,1%, gli intermediari finanziari ex art. 106 detengono la quota di maggior rilievo (23,1%) seguiti dalle banche specializzate con il 16,3%.
Infine uno spaccato sui tre ambiti. Dal confronto dei flussi erogati nel 2018 rispetto all’anno precedente emerge un trend positivo di tutti i comparti, ma in dettaglio, i mutui immobiliari, dopo il calo del 2017, registrano una miglior performance sfiorando il +13%. Buona la crescita, sebbene più contenuta rispetto al 2017, per il settore del factoring (+8,3%), del credito al consumo (+6,2%) e del leasing (+5,5%).
In termini di outstanding, cioè l’ammontare totale dei crediti in essere, si assiste a un’accelerazione della crescita del factoring (+9,1% dal +1,9% del 2017) e dei mutui immobiliari (+7,5% dal +4%), grazie allo stock generato dai mutui di acquisto. Sugli stessi livelli dello scorso anno il trend del credito al consumo (+8,8% rispetto al +9,1% del 2017). Prosegue invece il calo del leasing, seppure in miglioramento rispetto al 2017 (-3,1% dal -6,2%).
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