di Anna Messia

Entra nel vivo la partita sul Bbva che vede coinvolta in prima linea Generali Assicurazioni. Le offerte vincolanti per diventare partner della banca spagnola solo attese nei prossimi giorni, al più tardi entro l’1 ottobre. La compagnia di Trieste, secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza, è lanciata sull’operazione, pronta a giocarsi le carte per spuntarla su Allianz, l’altra compagnia che sembra pronta a mettere sul piatto una ricca offerta per allearsi con la banca. Bbva a fine 2018 ha avviato il processo per la ricerca di nuovo partner assicurativo, affidando l’incarico a Bank of America, con l’obiettivo di siglare una joint venture bancassicurativa nei mercati nei quali opera, con un’operazione totale che potrebbe vale più di 1,5 miliardi di euro. In ballo ci sono prima di tutto la Spagna e il Messico ma anche Argentina, Perù e Colombia. Il dossier sta entrando nel vivo con una competizione che vede fronteggiarsi Generali e la tedesca Allianz, ma non è escluso che pure l’americana Liberty possa essere della partita. Qualora Trieste riuscisse a spuntarla, l’operazione Bbva potrebbe rivelarsi molto importante per il gruppo guidato da Philippe Donnet. Per la crescita in Spagna, prima di tutto, dove il Leone non ha ancora raggiunto una posizione di leadership, occupando oggi l’ottava posizione in termini di premi. Il group ceo Donnet non ha mancato occasione per ribadire che Generali punta a raggiungere sempre il podio dei mercati nei quali sceglie di operare, in termini di premi ma ovviamente anche di redditività. A seguire le manovre per conto di Generali sarebbe stato in prima linea il general manager della compagnia, Frédéric de Courtois, a dimostrazione dell’importanza che la compagnia di Trieste attribuisce alla
partita Bbva. L’alleanza con l’istituto iberico potrebbe essere anche un ottimo trampolino di lancio per l’America Latina. Le offerte vincolanti erano già attese a inizio settembre. I tempi si sono un po’ allungati ma ora si entra nella settimana decisiva. Spuntarla non sarà semplice per Generali visto che il colosso Allianz (che ha sciolto di recente il suo storico accordo con il Santander) sembra pronto a mettere sul tavolo una cifra significativa. Ma in questo momento anche al Leone non mancano le risorse finanziarie. La compagnia italiana è forte di una cassa che secondo il nuovo piano industriale 2019-2021 arriverà a 4 miliardi, e nei giorni scorsi ha chiuso anche un’operazione per ottimizzare la gestione del debito. Ha comunicato in particolare il riacquisto di tre serie di titoli subordinati con prima data di call nel 2022. L’importo nominale aggregato di tutti i titoli interessati dall’operazione è pari a 1,5 miliardi che rappresenta approssimativamente il 59,1% del valore nominale complessivo dei titoli in circolazione pari a 2,56 miliardi. Generali ha accettato in riacquisto un importo nominale aggregato di circa 1 miliardo mentre ha collocato un nuovo titolo Tier 2 denominato in euro e scadenza nell’ottobre 2030 con cedola del 2,124%, emesso sotto forma di green bond. Si tratta del primo emesso da una compagnia assicurativa europea e ha raccolto ordini finali superiori a 2,7 miliardi, pari a circa 3,6 volte l’offerta. Il coupon del nuovo bond è tra l’altro il più basso mai pagato da Generali su un bond subordinato e le due operazioni ridurranno il debito netto del gruppo di 250 milioni. Mentre la spesa annuale per interessi lordi scenderà di circa 68 milioni ha spiegato il cfo Cristiano Borean, superando il target di diminuzione dei costi per interessi, fissato lo scorso anno, tra i 70 e i 140 milioni di euro. (riproduzione riservata)

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