La Brexit potrebbe portare pesanti conseguenze per l’attività assicurativa e riassicurativa britannica. Secondo un rapporto di Bloomberg, Londra potrebbe perdere fino a 61 miliardi di sterline di attività assicurativa e riassicurativa a causa della decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea.

La pubblicazione ha rilevato che enormi quantità di attività vengono trasferite in centri finanziari rivali nel continente, che continueranno ad operare indipendentemente dagli eventuali termini dell’accordo Brexit.

L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha già fatto sì che ogni sottoscrittore con sede nel Regno Unito trasferisca le polizze detenute da clienti europei a unità con sede nell’UE.

La maggior parte di queste passività totali si sposterà verso altre giurisdizioni europee, ma circa 5 miliardi di sterline rimarranno nel Regno Unito se il paese lascerà la UE entro il 31 ottobre, secondo un recente rapporto della Banca d’Inghilterra.

I Lloyd’s di Londra potrebbero trovarsi in una situazione particolarmente difficile se il Regno Unito lascia l’UE senza un accordo globale, in quanto potrebbe non essere in grado di pagare legalmente i crediti sulle polizze europee sottoscritte durante i 25 anni precedenti l’apertura della filiale di Bruxelles.

Il mercato assicurativo e riassicurativo afferma che tutte le polizze rilevanti, del valore di circa 3 miliardi di sterline, saranno trasferite sul continente entro il 31 ottobre 2020.

I Lloyd’s sostengono che gli stati membri dell’UE hanno adottato misure per garantire che il 90% delle polizze possano essere pagate anche dopo un Brexit no-deal, e ha detto ai suoi sindacati di onorare tutte le richieste di risarcimento per i clienti continentali.

Attualmente, Londra rappresenta ancora circa un decimo del mercato assicurativo e riassicurativo mondiale, ma con un una Brexit no-deal, che sembra al momento l’ipotesi più probabile, questa posizione potrebbe continuare a peggiorare.

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