logo_mf
Secondo l’agenzia di Mosca Interfax il gruppo Ingosstrakh potrebbe essere vicino a passare sotto il controllo del Leone di Trieste. Perché gli uomini d’affari Alexey Konovalov e Andrey Panov sono diventati proprietari del 16,03% delle azioni di Ingosstrakh, che precedentemente appartenevano all’imprenditore russo Pavel Ezubov, e secondo Interfax l’acquisizione potrebbe essere stata effettuata per conto del gruppo italiano guidato da Philippe Donnet. Scanario che da Trieste ha ricevuto un no comment e del resto ad oggi la partecipazione di Generali nella compagnia non sembra mutata.
Generali crea in Italia il suo polo tecnologico con un investimento di circa 100 milioni e con l’obiettivo di avere un cliente su cinque connesso alle nuove tecnologie entro il 2020. La nuova società si chiama Generali Jeniot, è controllata al 100% da Generali Italia ed è dedicata allo sviluppo di servizi innovativi, nell’ambito dell’Internet of Things e della Connected Insurance
E’ uno dei dossier immobiliari più importanti dell’autunno. Probabilmente sarà l’operazione più rilevante del secondo semestre. Il processo di vendita del portafoglio real estate (costituito da 5 proprietà) di Enel è entrato nel vivo. E dopo la presentazione delle offerte non vincolanti, adesso i pretendenti stanno affilando le armi per depositare le proposte binding che dovranno essere consegnate all’advisor del gruppo elettrico, ovvero la banca d’affari Lazard.
La scadenza è stata fissata per martedì 16 ottobre, termine ultimo per gli oltre dieci pretendenti per farsi avanti mettendo sul piatto anche i commitment bancari.
Eventi meteorologici sempre più frequenti e dannosi sono sintomo di un più ampio cambiamento del clima a livello globale. Poiché questi danni aumentano di anno in anno, i mercati hanno iniziato a prendere in considerazione i cambiamenti climatici più seriamente. I rischi ambientali e climatici (E&C) possono infatti influenzare la capacità e la volontà di un’azienda di far fronte ai propri impegni finanziari.
Reale Group nel semestre ha registrato un utile netto di pertinenza del gruppo di 85 milioni, in incremento del 68% rispetto a quello del primo semestre 2017 (50,5 milioni). Il risultato, si legge in una nota, è significativamente influenzato dalla plusvalenza (62,3 milioni netti) derivante dalla cessione parziale della partecipazione in Sara Assicurazioni, mentre ha pesato il costo per l’accantonamento a un fondo di solidarietà a favore dei dipendenti (28,1 milioni netti), costituito nell’ambito del progetto di riorganizzazione del gruppo dopo l’acquisizione delle compagnie Uniqa.
I nuovi prodotti individuali paneuropei di previdenza complementare, i cosiddetti Pepp, rischiano di rivelarsi un flop. A fare da Cassandra è la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina Per evitare che il nuovi prodotti anziché soste-nere la previdenza complementare si rivelino un diversivo allo sviluppo del sistema occorrerà superare «incongruenze al momento presenti»

Repubblica_logo

  • Pensioni d’oro, colpiti gli assegni oltre 4.500 euro
Il Movimento 5 Stelle torna sul taglio delle pensioni d’oro con una nuova proposta di legge depositata ieri in Parlamento e firmata anche dalla Lega che prevede di ricalcolare con il metodo contributivo le pensioni superiori ai 4.500 euro netti mensili. Il contratto di governo fissava il tetto a 5mila, e ieri il sottosegretario leghista alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la cifra: «Chi prende una pensione superiore ai cinquemila euro senza aver pagato i contributi non si vede perché debba prendere di più».

corsera

Trentatrè pazienti morti in ventuno giorni. Erano tutti ricoverati nel reparto di medicina dell’ospedale Apuane di Massa, per lo più anziani di 70, 80 e 90 anni, ma anche un sessantenne e due cinquantenni, affetti da varie patologie. «Sono stati uccisi da un batterio intestinale», ipotizzò in un esposto Stefano Benedetti, oggi presidente del Consiglio comunale, che fu immediatamente querelato dall’Asl. Adesso la procura della Repubblica di Massa apre un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo plurimo e indagando il dottor Alessandro Pampana, 63 anni, livornese, primario del reparto.
  • Assicurazioni e web, nasce Generali Jeniot
Il Leone costituisce Generali Jeniot, controllata al 100% da Generali Italia, che opererà nei settori dell’Internet delle cose e nella connected insurance sviluppando dispositivi tecnologici, come geolocalizzatori per le auto, assistenti virtuali per la casa intelligente, sensori che aiutino a prevenire gli incidenti sul luogo di lavoro o a migliorare lo stato di salute. Obiettivo: 2 milioni di clienti connessi entro il 2020.
  • Pensioni e quota 100. Tutte le soluzioni
Estendere la nuova soglia costerebbe 8 miliardi di euro. Le strategie per contenere la spesa. L’ipotesi di un fondo per il cambio generazionale

  • Mediobanca, il patto regge: UniCredit allineato agli altri soci
Il patto Mediobanca durerà almeno un altro anno: tutti i maggiori azionisti – UniCredit, Bolloré, Mediolanum, Benetton, Fininvest – sono orientati a non sfruttare la finestra di disdetta anticipata che si apre a fine mese. Oggi la questione potrebbe finire sul tavolo del cda di Piazza Gae Aulenti, che – come anticipato da Il Sole 24 Ore sabato scorso – pare ormai aver maturato l’idea di restare nel patto fino al prossimo anno.

 

  • Generali, in Russia pronta a salire al 55% di Ingosstrakh
Il dossier Russia è sul tavolo di Generali, da tempo. La compagnia già in passato ha tentato di stringere la presa su Ingosstrakh, gruppo assicurativo di Mosca del quale da anni il Leone possiede il 38,45%. Stando a fonti di stampa russe, l’ascesa nel capitale sarebbe questione imminente. La società non ha voluto commentare le indiscrezioni, tuttavia i rumor che circolano sul mercato raccontano che gli uomini d’affari Alexey Konovalov e Andrey Panov hanno acquistato dall’imprenditore russo Pavel Ezubov il 16,03% della società.
  • Il «Leone» lancia Jeniot, il garage insurtech
Generali Italia lancia Generali Jeniot, società controllata al 100% che opererà nei settori dell’Internet of Things e della Connected Insurance. In altre parole, l’zienda ha costituito un veicolo apposito destinato a occuparsi di un segmento chiave della futura offerta della compagnia: lo sviluppo di dispositivi tecnologici capaci di prevenire gli incidenti sul luogo di lavoro, in casa, o per strada e migliorare lo stato di salute.
  • Pepp, la previdenza di chi gira l’Europa per fare carriera
Un percorso irto di nodi e incognite, ma sicuramente ricco di potenzialità per il sistema di Welfare europeo e per ridurre il gap pensionistico dei cittadini europei per i prossimi decenni, stimato in 2mila miliardi di euro l’anno. I Pepp (Pan-European Personal Pension product) si candidano a diventare lo strumento di previdenza complementare per chi ha una carriera lavorativa distribuita in diversi paesi europei e vuole evitare di frammentare il suo percorso previdenziale. Tema al centro di un convegno svoltosi ieri a Milano, “La nuova previdenza integrativa e la sfida dei Pepp”, organizzato da Ania, che ha presentato per l’occasione due paper sul tema.

La tassa speciale del 9% sulle convenzioni assicurative sarà applicata all’intero premio versato dagli assicurati in caso di prestiti immobiliari e non solo ad una piccola parte di questi come avviene attualmente. Bercy intende infatti approfittare della prossima manovra per appesantire la fiscalità in particolare dei contratti che garantiscono il rimborso del prestito in caso di perdita di impiego, morte o invalidità dell’assicurato.

 

Sale la tensione tra SCOR e Covéa. Il riassicuratore francese chiede le dimissioni di Thierry Derez, numero uno di Covéa dal consiglio di amministrazione, accusandolo di conflitto di interessi, ma il gruppo mutualista, primo azionista di Scor, non ha intenzione di cedere.