Nei bilanci semestrali delle compagnie la tensione sui Btp ha provocato tagli del Solvency II che hanno superato i 90 punti La volatilità dei bond continua e ora le imprese chiedono uno scudo. Gli effetti sono stati ovviamente più pesanti per chi nei titoli del debito pubblico italiano ha messo una fetta ampia dei propri investimenti. E un taglio netto è stato registrato anche da chi ha scadenze obbligazionarie più lunghe, tipicamente operatori più esposti nel ramo Vita rispetto a chi ha un peso maggiore nel ramo Danni.  Eppure il settore assicurativo potrebbe anche ottenere qualche vantaggio dalla ripresa dello spread e dei rendimenti dei titoli di Stato.

 

Il rialzo dei tassi ha reso di nuovo appetibili i titoli di Stato italiani per gli investitori. E le soluzioni con scadenza intorno ai 2-3 anni appaiono il giusto compromesso tra rischio e rendimento. I titoli di Stato poliennali hanno raggiunto rendimenti superiori 3% sulle scadenze più lunghe, oltre i 10 anni, arrivando al 3,7% sui ventennali, mentre i prezzi sono in diversi casi scesi sotto i 100. Così il differenziale tra Btp e Bund è risalito nei giorni scorsi oltre quota 280 punti base, livello peraltro vicino a quello indicato dai grandi investitori istituzionali interpellati nell’ultimo sondaggio mensile di BofA Merrill Lynch.

 

Oramai la gestione delle imprese “non può più concentrarsi solo sul successo di mercato grazie a una efficace strategia competitiva. Un’opportuna gestione dei rischi operativi è necessaria per tutelare la sua reputazione e con essa, in molti casi, la sua stessa esistenza”. Questa considerazione si adatta perfettamente alle società coinvolte nell’incidente di Genova, le quali negli ultimi anni avevano realizzato un percorso notevole di crescita raggiungendo importanti traguardi di mercato ed esprimendo uno dei pochi leader italiani a livello mondiale. Secondo le cifre dell’Ocse, l’Italia per rimodernare le strade nel 2015 ha investito 515 miliardi, la metà rispetto a Germania, Francia o Regno Unito. Bisogna imparare la lezione: nelle imprese i rischi operativi vanno gestiti al pari della performance aziendale al fine di prevenire o almeno attenuare le conseguenze negative di eventi catastrofici.
La ricerca delle soluzioni assicurative più adatte a tutelare la famiglia non è semplice. L’atteggiamento molto frequentemente assunto dal risparmiatore italiano è quello di utilizzare la liquidità precauzionale come una forma di auto-assicurazione. I rischi temuti vengono coperti però in maniera sub-ottimale mentre è fortemente sottovalutato il contributo che può essere fornito in prospettiva di maggiore efficacia ed efficienza finanziaria del portafoglio complessivo dalle polizze assicurative. Il punto di partenza è quello di individuare i rischi del quotidiano ai quali è esposto il risparmiatore e il proprio nucleo famigliare, anche in relazione alla sua professione e ad eventuali esposizioni debitorie, ed il suo patrimonio, individuare le coperture assicurative più opportune.

 

Il prossimo aprile scadrà il cda del Leone e il presidente non potrà essere confermato per raggiunti limiti di età. A meno che non si concretizzi l’ipotesi di modificare lo statuto della compagnia. Finora la lista è stata predisposta da Piazzetta Cuccia, coadiuvata dai soci italiani. Per l’ipotesi di non modifica dello statuto, i soci italiani risulta abbiano già esplorato la candidatura di Domenico Siniscalco, ex ministro dell’Economia e attuale executive vice president di Morgan Stanley International.

 

Arrivano le linee guida sulla cessione dello stipendio o della pensione aggiornate dopo le ultime riforme previdenziali, a partire dalla Rita. Le linee guida si pongono l’obiettivo di assicurare una gestione chiara e omogenea di tutte le situazioni. A tal fine, le disposizioni contengono, nel dettaglio, i comportamenti che le forme pensionistiche complementari e le società di intermediazione finanziaria devono tenere nella gestione di tali contratti. Le Linee guida sono state poi aggiornate in ragione dell’estensione anche alla forme pensionistiche individuali del riscatto per cessazione dei requisiti di partecipazione operata dalla Legge concorrenza.

Old Mutual pagherà un dividendo extra

Old Mutual pagherà un dividendo speciale, dopo che nel primo semestre gli utili headline rettificati sono saliti dell’1% su base annua a 5,39 miliardi di rand (316 mln euro). La società ha spiegato di avere riportato una crescita dei profitti, nonostante il debole contesto economico in Sudafrica e le incertezze politiche in Zimbabwe.  L’utile netto della società guidata dall’a.d. Mthandazo Peter Moyo è balzato del 42% a 10,65 miliardi (624 mln euro)
Chi s’infortuna in bici per andare al lavoro ha sempre diritto al risarcimento dell’Inail. Perché l’uso della bici è da ritenersi sempre necessitato, equiparato cioè a quello del mezzo pubblico o al percorso a piedi. Lo stabilisce la Corte di cassazione con la sentenza n. 21516 depositata ieri.

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L’Espresso svela le carte del progetto esecutivo con l’elenco delle parti degradate Il prof del Politecnico sentito come teste “Inascoltate le nostre raccomandazioni”. Autostrade, interpellata sulla questione, sostiene che l’elenco voleva fotografare «un deterioramento non eccezionale e giustificato dall’età del viadotto e dalla sua esposizione agli agenti esterni, che non comportava nessuna situazione di allarme o pericolo né di particolare urgenza».
Ciononostante, spiegano dalla società, si trattava di un quadro che giustificava un intervento del costo di 20 milioni.
  • “Chiesa crollata, colpa dei tarli” Si indaga sul restauro a metà
Avanza l’ipotesi di uno degli alti dirigenti del Mibact. Francesco Scoppola, intervenendo sull’Osservatore Romano, spiega che il crollo potrebbe essere stato causato dai tarli che avrebbero aggredito le travi. Oppure dalle precipitazioni e dal caldo tropicale degli ultimi mesi che potrebbero aver intriso d’acqua le strutture di legno a sostegno del tetto.

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  • Crepe, traffico, acqua: i luoghi di culto feriti Il ministero alla Cei: «Bisogna monitorarli»
Nella capitale ce ne sono 900. Il ministro della Cultura lo ha annunciato: ci sarà una mappatura di tutti i luoghi a rischio, incluse le chiese.

  • Vittoria Assicurazioni adesioni all’Opas al 94,2%
Si è chiusa ieri l’Opa lanciata da Vittoria Capital, controllante di Vittoria Assicurazioni, sul flottante della compagnia. Sulla base dei risultati provvisori comunicati da Banca Akros, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni all’offerta, risultano portate in adesione 25.864.274 azioni, pari a circa il 94,17% delle azioni oggetto dell’offerta ed al 38,39% del capitale sociale. Alla luce dei risultati provvisori dell’offerta, Vittoria Capital rende noto che la «condizione sulla Soglia si è avverata». I risultati definitivi dell’offerta, secondo quanto riporta una nota di Vittoria Capital, saranno resi noti entro il 7 settembre 2018.
  • Impossibile partire? Vacanza rimborsata
Chi ha comprato una vacanza, ma per una causa non dipendente dalla sua volontà (ad esempio una grave malattia) non riesce a partire, può invocare la risoluzione del contratto di acquisto del pacchetto per impossibilità sopravvenuta e pretendere di non pagarne il prezzo (o la restituzione, se già pagato).
Lo ha deciso la Cassazione (sentenza n. 18047/2018) affermando che l’impossibilità sopravvenuta dalla quale (articolo 1463 del codice civile) deriva la risoluzione del contratto non è solo l’impossibilità di uno dei contraenti di eseguire la prestazione promessa, ma è anche quella di utilizzare la prestazione da parte di chi deve riceverla.

 

  • Da Fintech sfide nuove per la «difesa»
Le tutele dei risparmiatori devono fare i conti con il fenomeno Fintech. Il commissario Consob Paolo Ciocca spiegava in un recente intervento che l’oggi di questo fenomeno, a livello di prima esemplificazione, è costituito da: «Tecniche di big data analysis e intelligenza artificiale applicate al marketing, alle previsioni di mercato, all’audit; roboadvice per la consulenza; sistemi di contrattazione automatica; chatbots; blockchain e più in generale le cosiddette Distributed Ledger Technologies per il backoffice; i cosiddetti smart contracts». Ma aggiungeva: «Fintech è molto più di questo: è la progressiva convergenza tra mondo dei dati e mondo della finanza». Un mondo, quello dei dati, sul quale occorre ancora capire effettivamente l’effetto sul pianeta finanza.