Il Leone lancia una nuova iniziativa con Aperture Investors. La società di gestione applicherà ai clienti commissioni pari a quelle degli Etf, che aumenteranno solo in caso di sovraperformance rispetto ai benchmark. Alla guida Kraus (ex Alliance-Bernstein)
di Francesca Chiarano (MF-DowJones)

Assicurazioni Generali ha lanciato con Aperture Investors a New York una società di gestione del risparmio basata su un modello di ricavi innovativo che sarà guidata da Peter Kraus, ex presidente e ceo di AllianceBernstein ed ex global co-head della divisione Investment Management di Goldman Sachs. Generali metterà a disposizione fino a 4 miliardi di dollari in capitale di investimento strategico per le diverse strategie di investimento, sottoposte all’approvazione dei cda del Leone e di Aperture Investors. Nel distintivo modello di ricavi di Aperture Investors la società addebita commissioni di base pari a quelle degli Etf, che possono aumentare solo quando i manager superano i benchmark di riferimento. Allo stesso modo, i manager ricevono un compenso di base limitato e possono guadagnare di più solo quando generano una sovraperformance. Si tratta di un’evidente differenza rispetto alla tradizionale struttura a commissioni fisse in cui i manager sono remunerati in base al volume di attivi gestiti. Inoltre, un sistema di differimento (a lungo termine) fa sì che i compensi non maturati vengano restituiti ai clienti di Aperture Investors, assicurando che la redditività della società dipenda dal fatto che i clienti ricevano o meno ritorni superiori rispetto al benchmark nel lungo periodo.
«Aperture Investors rappresenta un’altra tappa importante nella strategia multi-boutique di Generali lanciata lo scorso anno», ha commentato Tim Ryan, ceo di Generali Asset Management. «Crediamo che l’innovazione non sia solo una leva essenziale per il nostro successo nel lungo periodo, ma anche un’opportunità per Generali di guidare il processo di cambiamento come leader del settore assicurativo e finanziario. Aperture Investors ci offre la capacità di sviluppare un nuovo modello che riguarda gli incentivi dei gestori, valorizzando al contempo anche l’inestimabile know-how nel nostro settore».

Da parte sua Carlo Trabattoni, head of Generali Investment Partners, ha sottolineato che «Peter Kraus ha una storia ventennale di successo nella gestione di organizzazioni finanziarie globali e la capacità di ispirare e attrarre talenti desiderosi di trasformare il business dell’asset management. Va considerato che il totale delle masse gestite in tutto il mondo supera gli 84 trilioni, molti gestori attivi stanno sottoperformando e la gestione passiva è in crescita; con Aperture vogliamo combinare l’interesse per la gestione passiva con i vantaggi della gestione attiva».

Lo stesso Kraus ha fatto notare che «l’asset management da tempo attende un cambiamento. Al momento ci sono troppi gestori attivi che gestiscono troppo denaro. Le commissioni fisse e una mancanza di reali vincoli alla capacity dei fondi hanno per molto tempo incentivato i gestori a far crescere gli attivi in gestione piuttosto che cercare di ottenere una sovraperformance. Questa struttura ha condotto ad anni di performance insufficienti che hanno eroso la fiducia del cliente nella gestione attiva. Questo è ciò che intendiamo cambiare, allineando gli incentivi di manager e clienti intorno alla sovraperformance. Lo facciamo addebitando commissioni simili agli Etf passivi quando la performance è in linea o al di sotto di un benchmark definito. Le commissioni aumentano solo quando generiamo sovraperformance». (riproduzione riservata)

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