Di Anna Messia

Alleanza Assicurazioni, la compagnia del gruppo Generali Italia, leader in Italia nel ramo risparmio Vita, è pronta ad entrare con forza nel Danni. Dopo aver lanciato nel 2014 i prodotti di protezione legati alla Vita, raccogliendo nel 2017 oltre 80 milioni di premi, l’assicurazione guidata da Davide Passero ha messo ora sul mercato un nuovo piano di protezione, legato alla salute, e in due mesi sono stati raccolti 3,5 milioni di euro con oltre 8.200 contratti. Negli ultimi quattro anni Alleanza, che per il suo modello distributivo rappresenta un unicum in Italia, con una rete composta da 4 mila dipendenti e 11 mila collaboratori, ha registrato una crescita della nuova produzione Vita di oltre il 34%, a fronte di un mercato in contrazione del 12,2% che ha consentito di passare dal nono al quinto posto tra le imprese vita. Da 1,7 miliardi del 2014, quando Passero prese il timone dopo aver contributo al lancio di Genertel (la compagnia diretta del gruppo Generali ), Alleanza è arrivata a fine 2017 a 2,2 miliardi. Crescita proseguita ancora nel primo semestre 2018, con una nuova produzione aumentata del 2,2% e che potrebbe ulteriormente accelerare nella seconda parte dell’anno.

Con i suoi 39 miliardi di attivi di bilancio la società rappresenta un pilastro portante di Generali in Italia, e proprio queste settimane Passero è a lavoro per mettere a punto gli obiettivi dei prossimi anni che confluiranno nel nuovo piano industriale 2019-2021 che il group ceo, Philippe Donnet, illustrerà al mercato il prossimo 21 novembre, in occasione dell’investor day del gruppo Generali che si terrà a Milano. «Gli obiettivi di crescita di Alleanza nella Protection Vita e Salute sono ambiziosi», dice Passero a MF-MilanoFinanza, sottolineando che proprio quest’anno la compagna compirà il suo 120esimo anniversario. «Dalla sua fondazione, nel 1898, Alleanza, forte di una rete capillare sul territorio, ha contribuito alla diffusione in Italia della cultura del risparmio, e ora vogliamo contribuire alla diffusione nel Paese delle assicurazioni della Salute, semplificando l’offerta e rendendo più consapevoli gli italiani dell’importanza di coprirsi dai rischi per colmare le differenze rispetto agli altri Paesi europei». Nei piani di Passero a favorire questo cambiamento culturale sarà anche l’imminente avvio della direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (Idd), che partirà il primo ottobre, che avrà con ogni probabilità l’effetto di aumentare la diffusione dei servizi di consulenza e di migliorare la qualità dell’offerta. In anticipo rispetto all’entrata in vigore delle nuove norme «da luglio Alleanza ha già rilasciato su tutta la rete di vendita sistemi e metodologie allineate con la Idd e ha investito oltre 40 mila ore di formazione sulla nuova normativa», continua Passero, «e per chi non si limiterà a guardare alle nuove norme come semplici regole aggiuntive ma piuttosto come un’evoluzione del mercato le occasioni di crescita saranno molte». Il piano di trasformazione lanciato dall’amministratore delegato nel 2014 ha previsto anche importanti investimenti sulla digitalizzazione della compagnia e oggi tre contratti su quattro sono offerti e firmati completamente in digitale, mentre nel frattempo c’è stato un riposizionamento nell’offerta vita, passando dalle polizze tradizionali a quelle ibride che oggi rappresentano l’80% della nuova produzione. Una manovra utile anche ai fini di Solvency II pari oggi per Alleanza al 292%, poco meno di tre volte il 100% minimo richiesto dalla normativa. (riproduzione riservata)

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