di Anna Messia
E’ Bdo l’advisor nominato a inizio settembre per definire senza più alcun dubbio il valore dell’opzione put sulla 50% di Popolare Vita che Banco Bpm dovrà acquistare da Unipol , entrando in possesso del 100% della compagnia bancassicurativa. Secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza il consulente è stato scelto dal gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri in una lista di possibili nominativi che è stata messa a punto dal Banco. L’advisor, chiamato a svolgere una funzione di arbitro, deve essere del resto il frutto di una designazione condivisa. Nei giorni scorsi i consulenti di Bdo, che svolgono sia il ruolo di società di revisione sia di attuari, hanno iniziato quindi a prendere in mano le carte della joint venture bancassicurativa e ora avranno poco più di due mesi di tempo per sciogliere una volta per tutte il nodo put. Una questione che va avanti da giugno scorso quando Unipol , facendo valere le clausole del patto firmato dieci anni fa, ha deciso di mettere fine alla partnership e di esercitare l’opzione di vendita. Il patto parasociale siglato all’epoca da FondiariaSai (poi confluita in Unipol ) prevedeva in particolare che Unipol potesse esercitare la put nel caso in cui i risultati raggiunti da Popolare Vita fossero stati inferiori di almeno il 20% rispetto agli obiettivi del piano. Così è stato e a fine giugno, quindi, è arrivata la disdetta e il conseguente esercizio della put. Ma i due ex alleati non sono riusciti a mettersi d’accordo sul valore dell’opzione e hanno dovuto chiamare un arbitro. Per Unipol il patto parasociale avrebbe già definito in modo puntuale e preciso le modalità di calcolo del valore dell’opzione che sarebbe di oltre 700 milioni. Mentre per il Banco, che ha iscritto la partecipazione a bilancio per 300 milioni, il valore sarebbe invece sensibilmente più basso. Secondo la banca, tenendo conto dell’attuale situazione di mercato, molto diversa rispetto a 10 anni fa, il valore potrebbe scendere a 500 milioni. Insomma si tratta di stime che divergono per centinaia di milioni e a questo punto la parola passa a Bdo. Il risultato della valutazione degli advisor è atteso in particolare nei primi giorni di novembre.
Intanto, però, il Banco ha iniziato a muoversi per trovare il nuovo partner assicurativo interessato a prendere il posto di Unipol nella distribuzione delle polizze Vita negli sportelli dell’ex Banco Popolare. A farsi avanti sarebbero stati in particolare i francesi di Coveà, già partner per gli sportelli della Popolare di Milano, che sarebbero interessati a estendere l’alleanza con l’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Oltre che i veronesi di Cattolica, che cercano nuovi alleati bancari dopo aver rotto con la Banca popolare di Vicenza. Ma prima di trovare il nuovo alleato il Banco dovrà chiudere il rapporto con il precedente e visti i tempi della perizia di Bdo non se ne parla probabilmente prima dell’inizio dell’anno prossimo. Una volta fissato il valore della put dovrà infatti concludersi la vendita del 50% da parte di Unipol , che richiederà il via libera a Ivass e Banca d’Italia. Visti i tempi tecnici delle autorizzazioni si arriverà quindi probabilmente a fine gennaio o inizio febbraio.
Ieri infine Mediobanca ha rivisto al rialzo, ad outperform, il giudizio su Unipol e ha alzato e il target price a 4,88 euro dopo la pulizia in bilancio della banca e il riassetto interno. Valutazioni che hanno fatto schizzare il titolo salito dell’6,7% a 3,76 euro. (riproduzione riservata)
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