Nella raccolta danni del II trimestre 2017 la principale forma di intermediazione in termini di market share si conferma essere il canale agenziale (76,6%), in lieve diminuzione rispetto a quanto rilevato alla fine del II trimestre del 2016 (77,9%).

In particolare i rami nei quali il canale agenziale risulta mediamente più sviluppato sono i rami R.C. Veicoli marittimi (93,9%), R.C. Auto (85,6%), Altri danni ai beni (83,1%) e il ramo R.C. Generale (82,9%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami Corpi veicoli aerei (4,3%), R.C. Aeromobili (12,8%) e Corpi veicoli marittimi (15,0%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 95,1%, 86,9% e 84,7%.

Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,4%. Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono il Malattia (20,2%), il Credito (20,0%), le Merci trasportate (39,1%) e i Corpi veicoli ferroviari (42,8%). Va evidenziato, comunque, che il peso dei broker è sottostimato, in quanto non considera una quota importante di premi (stimata per il totale danni nel 2016 in 25,8 punti percentuali) che tali intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche per il II trimestre 2017, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 50,8% mentre quella dei broker salirebbe a 34,2%.

Gli sportelli bancari con una quota di mercato del 6,5% (5,4% al II trimestre 2016), sono in aumento e sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi nei rami Credito (31,1%) e Perdite pecuniarie (50,0%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami Infortuni (12,6%), Malattia (15,1%), Tutela legale (9,7%), Incendio ed elementi naturali (9,6%) e Assistenza (9,0%).

La vendita diretta nel suo complesso (Direzione, Vendita telefonica e Internet) a fine giugno 2017 registrava un’incidenza dell’8,2% (era 8,5% la quota rilevata alla fine di giugno 2016). Facendo riferimento al dettaglio delle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che alla fine del secondo trimestre 2017, le agenzie in economia pesavano per il 3,7% (come nello stesso periodo del 2016), mentre pesava per il 3,4% il canale internet (come nel 2016); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta pari all’1,4%: in particolare nel settore Auto tale valore è pari al 2,5% mentre più bassa e prossima allo 0,2% è la stessa quota relativa agli altri rami danni. In particolare i rami in cui, anche se marginalmente, si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono le Perdite pecuniarie (0,2%), gli Infortuni (0,6%), la Tutela legale (1,5%) e l’Assistenza (1,9%).

Relativamente alle rappresentanze di imprese U.E. i principali canali di distribuzione sono stati i broker con una quota pari al 42,9% e gli agenti con una quota pari al 39,9%. In particolare nel settore Auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato dalle imprese con una quota del 64,4% mentre negli altri rami danni il canale di distribuzione prevalente è risultato essere quello dei broker (50,4%). Gli sportelli bancari risultano essere il terzo canale di vendita con una quota dell’8,9% (5,0% nel settore auto e 9,9% nei restanti rami). Risulta infine ancora nel complesso poco sfruttato l’utilizzo di internet (2,2%).

Fonte: ANIA