di Anna Messia
Poste Italiane studia il debutto nel settore delle polizze Rc Auto. Per ora è solo un fascicolo aperto dal gruppo postale, ma che ha già avuto conseguenze concrete. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha dato mandato ai consulenti di McKinsey per studiare il piano. L’operazione, qualora venisse confermata, avverrebbe tramite Poste Assicura, la compagnia Danni del gruppo (controllata direttamente da Poste Vita) e avrebbe effetti dirompenti nel mercato assicurativo.

Poste Vita, lanciata nel 1999, in pochi anni è riuscita a ottenere la leadership di mercato grazie alla potenza di fuoco della rete distributiva degli uffici postali. La crescita è continuata anche nel primo semestre di quest’anno, quando la compagnia, che da luglio scorso ha come amministratore delegato lo stesso Del Fante, ha raggiunto premi netti per oltre 11 miliardi, in crescita del 5,2% rispetto ai 10,6 miliardi dello stesso periodo 2016. Per la compagnia Danni Poste Assicura, lanciata nel 2010, lo sviluppo è stato meno dirompente ma comunque significativo: la produzione complessiva del ramo Danni nel primo semestre di quest’anno è stata pari a 73,3 milioni, in crescita del 28% rispetto ai 57,2 milioni di giugno 2016. Le strategie messe a punto nel piano industriale del comparto assicurativo prevedono sia il rafforzamento della leadership nel segmento Vita sia la crescita nel segmento della protezione e del welfare in quello Danni.

L’ingresso nel settore Rc Auto potrebbe quindi accelerare lo sviluppo di Poste Assicura, anche se l’attuale non appare un momento particolarmente positivo per le compagnie che operano nel comparto auto. Negli ultimi anni la competizione nel settore ha fatto scendere le tariffe e ridotto quindi i margini di guadagno delle imprese, che ora sfiorano combined ratio (il rapporto tra sinistri e premi incassati) del 100%. Poste sembra però pronta a dire la sua anche in questo settore dopo aver sbaragliato la concorrenza nel settore Vita. Già a ottobre 2015 nel prospetto informativo con il quale il gruppo aveva debuttato a Piazza Affari era stato annunciato al mercato che Poste Italiane avrebbe potuto operare anche nel ramo Rc Auto con un ingresso «graduale nel business, sfruttando tecnologia, nuovi servizi e un rapporto stretto con il cliente», era scritto nel documento. L’avvio del piano era stato previsto già nel 2017, con una crescita graduale negli anni successivi, in funzione dell’andamento delle condizioni di mercato e dell’evoluzione del quadro normativo e ovviamente solo dopo aver chiesto e ottenuto il via libera da Ivass, l’autorità di controllo guidata da Salvatore Rossi.

A scrivere quel prospetto era stato l’allora amministratore delegato del gruppo, Francesco Caio, che si era occupato dell’ipo e anche il precedente ceo, Massimo Sarmi, pare ci abbia riflettuto in più di qualche occasione. Ora sotto la gestione di Del Fante i tempi potrebbero essere finalmente maturi, anche se appare improbabile che Poste riesca a rispettare la scadenza del 2017 indicata nel prospetto informativo. Il via libera da parte dell’autorità di controllo richiederà infatti almeno due mesi dal momento dell’invio della domanda ad operare nel nuovo ramo di attività. Più probabile quindi che per il grande debutto si debba aspettare l’anno prossimo. (riproduzione riservata)
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