di Anna Messia
Se l’operazione andrà a buon fine rappresenterà il gran ritorno di Generali nella bancassicurazione. La compagnia assicurativa triestina, secondo
quanto risulta a MF-Milano Finanza, in queste settimane sta trattando in esclusiva per diventare partner nelle polizze del Credito Valtellinese. La
competizione era entrata nel vivo prima dell’estate e a recapitare offerte non vincolati agli advisor Kpmg e Equita erano state molte big del settore, da Cattolica ad Axa, oltre a Helvetia e Aviva. Ma a spuntarla sarebbe stata Generali, che sarebbe interessata in particolare a siglare l’alleanza tramite Genertel, la compagnia diretta del gruppo che di alleanze bancassicurative negli anni ne ha chiuse anche altre, come quel-
le con Emilbanca (del credito cooperativo) o con la Banca Popolare di Piacenza.

Una partita, quella delle polizze del Creval, che tra l’altro si incrocia nei tempi con la competizione che si è aperta per la partnership bancassicurativa con Banco Bpm dopo che Unipol ha deciso di chiudere l’alleanza. In quel caso la cifra in ballo potrebbe superare addirittura i 700
milioni e, come noto, i competitor più agguerriti sarebbero i francesi di Covéa (già partner di Bpm) e Cattolica Assicurazioni (si veda altro articolo a pagina 10). Ma a guardare il dossier sarebbero state anche le stesse Assicurazioni Generali, pronte a fare una mossa pure
in quella partita.
Il gruppo guidato da Philippe Donnet ha dichiarato più volte che l’attenzione di Trieste resta focalizzata sulla rete degli agenti, distribuiti in maniera capillare sul territorio, ma evidentemente senza voler trascurare le potenzialità della distribuzione bancaria. Nel caso del Credito Valtellinese in ballo c’è l’accesso ai circa 550 sportelli del gruppo guidato dal direttore generale Mauro Selvetti, che punterebbe a
chiudere la ricerca del nuovo partner rapidamente, firmando entro l’anno. Sul piatto ci sarebbe una partnership nei rami sia Vita che Danni, con
un’alleanza di dieci anni, rinnovabile per altri cinque. L’intenzione è quella di «ottimizzare l’attuale modello di bancassicurazione
con l’obiettivo di migliorare le performance del comparto anche attraverso un supporto commerciale alla rete di vendita», aveva scritto la banca
valtellinese nella relazione al bilancio 2016. La volontà, insomma, è aumentare la raccolta assicurativa per accrescere le commissioni incassate
dalla banca, ma anche monetizzare un valore già presente nell’istituto.

Perché fino a oggi il Creval ha operato nel settore assicurativo tramite una società di brokeraggio del gruppo, ossia Global Assicurazioni spa, che dal punto di vista legale è un’agenzia plurimandataria, che a sua volta opera con altre compagnie.
L’anno scorso la raccolta del risparmio gestito della banca era risultata complessivamente pari a 6,5 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto all’anno precedente, e la crescita era stata guidata prima di tutto proprio dalla polizze.

Un partner assicurativo stabile potrebbe quindi accelerare ancora di più questo processo già in atto e consentire alla banca allo stesso tempo di dare valore a quella relazioni. Genertel, tra l’altro, è una compagnia che opera già con il broker Global Assicurazioni e ciò potrebbe
rendere più semplici le cose.
Sul fronte borsistico c’è infine da segnalare che ieri a Piazza Affari il titolo Creval ha guadagnato il 4,56% a 3,988 euro e Generali l’1,51%
a 15,50 euro per azione. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf