La quotazione di una seconda tranche di Poste italiane «rimane sul tavolo, con l’obiettivo di portarla a compimento entro l’anno, condizioni di mercato permettendo»: lo hanno precisato fonti del Tesoro interpellate dall’agenzia MF Dowjones, dopo che alcune indiscrezioni di stampa avevano parlato di un possibile slittamento. L’operazione, hanno aggiunto da via XX Settembre, si farà «compatibilmente con le condizioni di mercato» perché va nella direzione di valorizzare l’azienda. In luglio Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero dell’economia, aveva individuato proprio nel periodo autunnale la finestra temporale utile al collocamento della seconda quota del gruppo postale, fino al 29,7% del capitale in mano ancora al Tesoro. Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan aveva parlato di un introito di circa 2 miliardi di euro.

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