Nel mese di luglio la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,5 mld (l’ammontare più basso da inizio anno), in diminuzione del 19,6% rispetto allo stesso mese del 2015 (contrazione in aumento rispetto a quella registrata nei due mesi precedenti).

Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 54,3 mld, l’11,4% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

E’ quanto emerge dalla statistica mensile ANIA, che evidenzia che il 38% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 37% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2015 e che il 44% delle imprese (per una quota premi pari al 45%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (-11,4%). Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 661 mln, pressoché dimezzato rispetto a quanto raccolto nel mese di luglio 2015, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 7,1 mld (-25,1% rispetto allo stesso mese del 2015), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 64,5 mld, l’11,8% in meno rispetto all’analogo periodo del 2015.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di luglio i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,6 mld (oltre il 70% dell’intera nuova produzione vita), in diminuzione del 14,2% rispetto allo stesso mese del 2015, la più alta contrazione registrata da inizio anno; si conferma dunque, anche per questo mese, il progressivo calo della raccolta di nuovi premi per le polizze di ramo I, iniziato dal mese di febbraio scorso.

Da gennaio la nuova produzione di ramo I ha raggiunto un ammontare pari a € 40,8 mld, con un aumento che si riduce al 3,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel mese di luglio le nuove polizze di ramo V sono state pari a € 104 mln (il 2% dell’intera nuova produzione), l’ammontare più basso da inizio anno, registrando, dopo le variazioni positive dei due mesi precedenti, un calo del 26,1% rispetto allo stesso mese del 2015; da inizio anno la contrazione del ramo raggiunge il 32,5% rispetto all’analogo periodo del 2015, per un volume di nuovi affari di € 1,1 mld. La restante quota della nuova produzione vita (il 27%) ha riguardato il ramo III (esclusivamente nella forma unit-linked) che nel mese di luglio, con una raccolta di nuovi premi pari a € 1,7 mld, registra ancora un ammontare in diminuzione (-30,9%) rispetto allo stesso mese del 2015; da gennaio il volume di nuova produzione è stato pari a € 12,3 mld, in calo del 38,8% rispetto all’analogo periodo del 2015.

I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 102 mln, sono risultati in lieve aumento rispetto a luglio 2015, raggiungendo da inizio anno un importo pari a € 679 mln, il 15,9% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel mese di luglio i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a € 59 mln, registrando ancora un discreto incremento rispetto all’analogo mese del 2015. Da gennaio tali polizze hanno raggiunto un ammontare di € 392 mln, il 43,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il 27% di questo ammontare, per un importo pari a € 107 mln, è costituito da coperture commercializzate in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo), in aumento del 21,2% rispetto a quanto raccolto nell’analogo periodo del 2015. Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,4 mln, in lieve calo del 2,2% rispetto all’analogo periodo del 2015.

Ancora con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da inizio anno la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi e a quasi il 60% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 36.100 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 2.500 e € 4.900.

Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi raccolto da inizio anno passerebbe da -11,4% a un risultato pressoché costante (-0,9%). Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’87% dei nuovi premi emessi.

La ripartizione dei premi per canale e per tipologia di premio evidenzia anche come le suddette reti abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di premi periodici. Calcolando i premi mediante la misura APE sopra descritta, lo scostamento della quota raccolta da inizio anno dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti bancarie, postali e finanziarie passa dall’87% all’81% mentre quella afferente alle reti agenziali sale dal 13% al 18%.