Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, mette un freno alle voci sulla creazione di un polo del risparmio gestito attraverso la fusione fra la controllata Eurizon e Pioneer (Unicredit). «Sul mio tavolo non ho niente», ha tagliato corto il numero uno di Ca’ de Sass.

Gros-Pietro, in un’intervista all’emittente televisiva Class Cnbc, ha parlato anche dello stato di salute della banca dopo la semestrale: «Continuiamo ad andare bene, a erogare crediti e a seguire il nostro piano industriale: anzi, siamo in vantaggio rispetto agli obiettivi che avevamo fissato. Mi fa piacere che, al di là dei risultati economici, ciò che stiamo facendo è cambiare radicalmente il contenuto della nostra attività».

Il presidente ha anche toccato il tema del credito, spiegando che Intesa nel primo semestre ha erogato nel medio-lungo termine crediti nuovi per 24 miliardi di euro, in crescita di circa il 24% rispetto all’anno scorso. A livello di governance, il sistema monistico «funziona in modo molto soddisfacente, abbiamo ottenuto i risultati che ci proponevamo».

Infine, sulla questione Npl, il fondo Atlante 2 «avrà un ruolo decisivo: aiuterà a creare nuovi parametri di prezzo per le diverse categorie di crediti deteriorati».

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