di Manuel Costa

Nuove operazioni a sostegno di export e investimenti per un valore totale di 1 miliardo di euro. È quanto ha allo studio Sace per il Mozambico, nei settori dall’oil e gas alle costruzioni, dall’agroindustria alle altre tecnologie industriali in vista della missione del vice ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in Mozambico e Congo, per aumentare la capacità di penetrazione delle imprese italiane in questi mercati di frontiera a elevato potenziale. Secondo le previsioni di Sace, che prenderà parte alla Fiera multisettoriale in questi giorni a Maputo, nei prossimi quattro anni l’export italiano in Mozambico riuscirà a mettere a segno una crescita del 5% medio annuo, trainata prevalentemente dalla meccanica strumentale nei suoi diversi comparti. Prospettive positive provengono in particolare dalle recenti scoperte di giacimenti di gas naturale al largo delle coste nazionali. Sace conferma anche la piena disponibilità a sostenere l’export e l’internazionalizzazione verso il Congo, mercato in cui i profili di rischio sono ancora elevati. Il contesto operativo, piuttosto complesso ed esposto al ciclo delle commodity, è tuttavia capace in prospettiva di offrire buone opportunità in una gamma differenziata di settori. Secondo le stime di Sace, l’export italiano verso la Repubblica del Congo potrebbe mettere a segno una crescita pari a circa 80 milioni di euro tra il 2015-2017. Driver principale delle opportunità per le imprese italiane è il piano di investimenti pubblici varato dal governo per sviluppare una rete di infrastrutture di base, trasporti ed energia. Vi è inoltre un buon potenziale per i settori delle costruzioni e del turismo anche sulla scia degli All-Africa Games, le olimpiadi africane, ospitati a Brazzaville proprio in questi giorni. A Brazzaville la delegazione visiterà il cantiere di Kintelè, il più grande progetto immobiliare e urbanistico del Congo, che coinvolge anche una filiera di aziende italiane (grandi e Pmi). (riproduzione riservata)