di Anna Messia

Prima linea completata. In vista dell’imminente quotazione di Poste Italiane, attesa per fine anno, la compagnia del gruppo, Poste Vita, in questi giorni ha sistemato la squadra di manager che rispondono direttamente all’amministratore delegato, Maria Bianca Farina. Poltrone importanti per la società che rappresenta un asset fondamentale per il gruppo guidato da Francesco Caio e che nel primo semestre ha continuato a registrare risultati in crescita, con premi in salita del 10,9% a 11,2 miliardi e un utile operativo che a giugno ha raggiunto i 236 milioni (+7,3%).

Scegliere i manager giusti per Poste Vita ha quindi ricadute importanti per l’intero gruppo e la compagnia guidata da Farina non ha risparmiato energie nel muovere le pedine. Già prima dell’estate era stato chiamato dall’Ania Roberto Manzato, cui è stata affidata la responsabilità sia del business Vita sia di quello Danni. Nei giorni scorsi sono entrati nella compagnia altri due importanti manager. Entrambi arrivano tra l’altro dal gruppo tedesco Allianz, ma mentre uno proviene dalla controllata italiana l’altro arriva direttamente da Monaco. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il nuovo chief investment officer di Poste Italiane, in particolare, sarà Michele Gaffo, che ha lasciato lo stesso incarico in Allianz  Italia dove a inizio settembre è stato prontamente sostituito, con una designazione interna, da Carsten Quitter. Un manager, quest’ultimo, che dal novembre 2011 ha ricoperto l’incarico di chief investment officer e senior vice president di Allianz Life Insurance in Nord America e prima ancora era stato chief investment manager e capo del risk management in Allianz Suisse, in Svizzera.

Sempre da Allianz arriva il nuovo responsabile operation di Poste Vita, che risponderà direttamente a Maria Farina. Si tratta di Giovanni Paolo Bruno, che in Germania era a capo della linea Abs di Allianz Group. Si è completa così la prima linea, mentre qualche assestamento potrebbe arrivare nelle prossime settimane per quanto riguarda altre funzioni sottostanti, anche con possibili designazioni interne. Come è avvenuto per esempio a luglio con la nomina di Daniela Manuello a responsabile marketing e innovazione, chiamata da Poste Mobile, l’operatore di telefonia del gruppo.

La nuova squadra dovrà affrontare sfide decisive nei prossimi mesi. Dall’arrivo della nuove regole sul capitale Solvency II, che partiranno a gennaio, ai cambiamenti e che obbligano le imprese assicurative a efficientamenti nella gestione del rischio, ai cambiamenti che sta vivendo il mercato delle polizze Vita, alle prese con tassi d’interesse che offrono rendimenti non sufficienti a far fronte agli impegni presi con gli assicurati nelle polizze con rendimenti minimi garantiti. Poste Vita, in pochi anni di attività, ha raggiunto la leadership di mercato e la sua scelta è stata puntare in particolare sui prodotti tradizionali con gestione separata, che nel primo semestre hanno registrato una raccolta di 9,3 miliardi (8,2 miliardi a giugno 201), mentre il peso delle unit e delle index, che altre compagnie hanno invece riscoperto, per loro è stato marginale. (riproduzione riservata)