“Abbiamo avuto mesi di distrazione. Guarderemo alla crescita organica, non ci sono necessità urgenti di acquisizioni. Non sono previste operazioni di M&A nell’immediato futuro”. 

Lo ha affermato Emmanuel Clarke, presidente di PartnerRe (controllata da Exor) nel corso di una conferenza stampa a Montecarlo, sottolineando che nella riassicurazione – oltre alle economie di scala – è importante la rilevanza della società. “Non è questione di grandezza in sé, ma di rilevanza, di essere grande abbastanza grandi da potere coprire rischi rilevanti”. 

Riguardo al business, Clarke ha voluto sottolineare che “la compagnia non avrà un modello ibrido” che comprenda assicurazioni e riassicurazioni. “Vogliamo rimanere riassicuratore puro per non ritrovarci a essere concorrente dei nostri clienti”.

In merito alle singole aree di business, Clarke ha sottolineato che “c’è un significativo incremento della domanda nel far east. La cosa importante è essere ben posizionati per cogliere le opportunità. La cosa importante è essere pronti a cogliere opportunità di business quando si concretizzano”. 

Da parte sua anche John Elkann, presidente di Exor ha confermato che “Non ci sono grandi investimenti all’orizzonte per Exor. La rivoluzione della societa’ e’ terminata”. 

Riguardo a PartnerRe, Elkann ha aggiunto: I prossimi 20 anni saranno altrettanto grandiosi se non migliori degli ultimi 20. Avremo una politica molto differente della distribuzione degli utili, molta parte degli utili rimarranno nella societa'”. Exor ha fatto sapere che investira’ nella compagnia di riassicurazione fino al 67% degli utili annui. 

“Per il resto – ha aggiunto – non ci saranno cambiamenti perché PartenerRe è già leader, per cui la prosecuzione del cammino è l’obiettivo che ci siamo posti. La ragione per cui abbiamo investito circa 7 mld dollari è che siamo molto ottimisti sul business”.