I Lloyd’s di Londra hanno chiuso il primo semestre con un utile imponibile di 1,19 mld di sterline, in calo del 28% rispetto ad un anno prima.

La volatilità finanziaria, i bassi tassi di interesse e la pressione tariffaria hanno pesato sui conti semestrali del mercato londinese.

Dal momento che la situazione dei mercati non sembra evolvere in senso positivo, i Lloyd’s non intendono assumere rischi supplementari per migliorare i rendimenti. Lo ha ribadito il direttore finanziario John Parry in occasione di una conferenza stampa.

I premi del semestre sono invece saliti del 7% a 15,51 mld di sterline grazie anche a favorevoli tassi di cambio, compensando così il calo delle tariffe.

Inoltre il periodo non è stato segnato da grandi catastrofi: l’esposizione al sinistro nel Golfo del Messico dovrebbe essere intorno ai 173 mln di sterline, mentre il crash dell’aereo Germanwings 9525 costerà ai Lloyd’s 39 mln di sterline, rivelandosi la seconda catastrofe più costosa del semestre.

In totale, i sinistri maggiori sono costati ai Lloyd’s 268 mln nel primo semestre, contro i 134 di un anno prima. Il combined ratio peggiora leggermente a 89,5% (contro 87,4%).

Nel semestre i costi sono cresciuti del 19% a 113 mln £ a causa degli investimenti supplementari  nella tecnologia e nelle risorse umane.