di Mariangela Pira

Si mostra ottimista sulla ripresa dell’Italia Tito Boeri intervenendo a un seminario a Pechino. «Il Paese ha sofferto più di altri della crisi, ora è in ripresa», ha affermato il presidente dell’Inps, «ma non è una ripartenza veloce. Al momento stiamo crescendo dello 0,7% ma il governo Usa sta rivedendo al rialzo le stime, allo 0,9%». «Per la Cina sono cifre ridicole», ha precisato, «ma non per noi, perché veniamo da una grave crisi.

C’è una ripresa dei consumi di beni durevoli, grazie ad alcuni fattori come la discesa del petrolio». Boeri ha ricordato come la produzione industriale guadagni terreno, del 2,7% rispetto a un anno fa. Il presidente dell’Inps ha spiegato più volte che ci sono buoni segnali di ripresa dell’Italia, «che quest’anno avrà il secondo, per dimensioni, surplus primario dell’Eurozona». Boeri ha partecipato al seminario di due giorni organizzato a Pechino dall’Unione Europea e dedicato alla previdenza. L’evento è stato teatro del lancio di un progetto in questo campo nella Terra di Mezzo, che guarda al modello europeo e in particolare a quello italiano per lo sviluppo della propria previdenza sociale. Più in dettaglio, l’Unione Europea fornirà al governo cinese tecnologie e know-how per lo sviluppo del sistema di welfare, uno dei temi al centro del prossimo piano quinquennale di Pechino. A tale scopo è stata annunciata una cooperazione tra l’Unione Europea e la Cina e, per la prima volta in un progetto da realizzare nel gigante asiatico, l’ente previdenziale pubblico coordinerà un consorzio formato dalle istituzioni pensionistiche di sette Paesi europei. Presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino è stato poi protagonista un incontro dedicato alle riforme e alla ripresa in Italia. «La riforma del mercato del lavoro, ha detto Boeri, «è stata sicuramente una delle più importanti, insieme a quella delle banche popolari». L’economista ha spiegato all’audience cinese come il governo italiano in questo momento stia lavorando alle riforme della legge elettorale e della Pubblica Amministrazione, necessarie a ridurre le inefficienze presenti nel nostro Paese. «La mia speranza è legata proprio all’ impatto di riforme ambiziose a partire da quella del mercato del lavoro, che sta cambiando il sentiment soprattutto sull’investimento in capitale umano e che dà il giusto incentivo sia all’impiegato che all’imprenditore». La liberalizzazione del credito secondo il presidente dell’Inps è il tema su cui il governo dovrebbe lavorare, così come sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo. (riproduzione riservata)