di Beatrice Migliorini 

Boccata d’ossigeno per ingegneri e architetti colpiti dalla crisi. Il consigli di amministrazione di Inarcassa (l’ente di previdenza di entrambe le categorie) ha, infatti, stabilito che, a partire dal 1° novembre, il mancato pagamento della contribuzione minima corrente (3.016 euro per il 2015), non sia più considerato come elemento di irregolarità grave e quindi ostativo al rilascio del certificato di regolarità contributiva indispensabile per partecipare a gare di appalto o per vedersi affidati incarichi e liquidati i compensi. La delibera del cda presieduta dal presidente Giuseppe Santoro ha anche stabilito che «la soglia di debito grave, sinora fissata a 100 euro, venga innalzata a 500 euro», ha fatto sapere Inarcassa tramite una nota, «e che il periodo di validità del certificato di regolarità contributiva passa da 90 a 120 giorni». A disposizione del professionista, inoltre, 15 giorni anziché sette per la regolarizzazione spontanea dei debiti o per l’omessa dichiarazione dei redditi». Nonostante le novità, restano comunque valide alcune delle regole in vigore in precedenza. E, infatti, considerato regolare l’associato che abbia presentato, per gli importi scaduti, un ricorso amministrativo o giurisdizionale ancora pendente alla data della richiesta del certificato. Così come resta inadempienza grave l’assenza della dichiarazione relativa al reddito professionale e al volume d’affari. «I nostri iscritti fanno grandi sacrifici per versare regolarmente i contributi alla Cassa, ben sapendo che si tratta del loro stesso futuro. Per questo dovevamo agevolarli», ha dichiarato Santoro, «con il perdurare della crisi economica non potevamo più consentire che un debito di soli 100 euro potesse impedire l’accesso a una committenza o l’incasso di crediti vantati verso la p.a., come è invece previsto dalle regole generali applicate agli appalti pubblici. La rimodulazione della irregolarità», ha concluso il presidente, «permetterà agli associati di accedere al lavoro in modo più semplice e flessibile. Ora predisporremo tutti gli strumenti informativi e di assistenza per essere operativi dal 1° novembre, data da cui saranno applicati i nuovi criteri».