di Roberto Miliacca 

 

Super semplificazione in arrivo per il nuovo Codice degli appalti. Il governo è infatti intenzionato a presentare un emendamento al testo del ddl delega sul riordino della disciplina vigente in materia di appalti e di contratti pubblici, ora all’esame della Camera (Ac 3194), per cancellare il regolamento generale sugli appalti.

 

Il regolamento, che oggi è composto di 345 articoli, una volta eliminato alleggerirebbe di molto il codice degli appalti, che sarebbe così composto unicamente dalle norme di attuazione della delega in materia di direttive Ue. Il ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, è da giorni al lavoro su questo emendamento e ha già fatto diversi incontri con i relatori della riforma per mettere a punto la norma, una vera e propria soft law che farebbe capo all’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Si tratterebbe di un bel segnale di semplificazione, quello impresso dall’esecutivo attraverso l’emendamento, che andrebbe nella direzione di quanto chiesto dagli esperti del settore, che Affari Legali ha sentito questa settimana per un primo giudizio sulla normativa approvata, in prima lettura dal Senato, nel giugno scorso. Avvocati che però chiedono anche che, a fronte di una totale riscrittura della normativa sugli appalti e sui contratti pubblici, non si generino nuovi «vulnus» al settore capaci di creare nuovi dubbi interpretativi per chi vuole operare nel settore, e chiudere i lavori nei tempi giusti.